HomeCriptovaluteDati Nansen: un miliardo di dollari in crypto usciti da Binance

Dati Nansen: un miliardo di dollari in crypto usciti da Binance

Dopo le notizie uscite ieri, i dati di Nansen rivelano che vi sono stati deflussi superiori al miliardo di dollari da Binance in varie crypto, escluso Bitcoin. 

Prendendo in considerazione solo ETH, nelle ultime 24 ore ci sono stati deflussi netti per 956 milioni di dollari, di cui 17 nella sola ultima ora. 

La riduzione dei fondi crypto su Binance secondo i dati di Nansen

Prendendo in esame il valore in dollari dei fondi totali detenuti, nelle ultime 24 ore si sono verificate anche riduzioni di ben 246 milioni di dollari in USDT, 76 milioni di dollari in BTC e 39 milioni di dollari in USDC. 

Alcune variazioni invece sono risultate essere positive, come BNB aumentato di 97 milioni di dollari, SOL aumentato di 34 milioni di dollari e LINK aumentato di 27 milioni di dollari, forse perchè alcuni detentori stanno depositando per vendere. 

Tuttavia, Nansen fa notare che in passato si sono verificati volumi di deflussi giornalieri anche superiori, come a giugno quando si diffuse la notizia della denuncia della SEC, o a dicembre 2022 dopo il fallimento di FTX. 

Quindi si tratta di deflussi significativi, ma non record. 

Stando ai dati di CoinMarketCap, che è di proprietà di Binance, ad oggi l’exchange risulterebbe detenere complessivamente poco meno di 73,5 miliardi di dollari di fondi, composti al 26,4% da BTC, al 26% da USDT, all’11,5% da BNB, 9% ETH, 4% di TUSD ed il restante 23% da altre criptovalute e token. 

Nansen fa notare che, alla luce di questi dati, i deflussi registrati nelle ultime 24 ore sono in realtà molto contenuti, anche perchè ci sarebbero ancora oltre 65 miliardi di dollari di asset presenti on-chain sulla piattaforma. 

I dati di Nansen pertanto differiscono da quelli di CoinMarketCap. 

I prossimi giorni secondo i dati Nansen: cosa accadrà al crypto exchange Binance?

Secondo gli analisti di Nansen, non si prevede un vero e proprio esodo di massa di fondi da Binance.

Si tratterebbe pertanto di un volume di deflussi non particolarmente anomalo, anche se maggiore rispetto alla norma. 

Inoltre, anche se BNB ha subito un crollo del prezzo del 10%, al momento il suo andamento sembra essere piatto (Binance ha 2,8 miliardi di dollari in BNB attualmente). 

In altre parole è possibile che i cali dovuti alla diffusione delle notizie di ieri si siano fermati. 

Il fatto, però, che il calo di ieri sembra ormai essersi arrestato non significa necessariamente nè che la situazione rimarrà stabile nel corso dei prossimi giorni, nè che vi sarà un rimbalzo. 

Semplicemente la tempesta innescatasi ieri si è esaurita, ed in assenza di eventuali nuove tempeste la situazione potrebbe in effetti rimanere stabile. 

Il futuro di Binance

Con l’accordo con le autorità statunitensi, l’uscita definitiva dal mercato USA, e la nomina del nuovo CEO Richard Teng, il futuro di Binance sembra incerto ma non necessariamente fosco. 

Anzi, i deflussi sostanzialmente contenuti di ieri fanno pensare che non siano in molti a scommettere sull’implosione dell’exchange. 

Da notare che sia Binance che CZ hanno insistito molto ieri sul fatto che nessuna delle autorità governative americane che hanno indagato sul loro conto abbia riscontrato problemi ad esempio riguardo la custodia dei fondi dei clienti. 

Si tratta pertanto di una situazione completamente diversa ad esempio da quella di FTX, tanto che Binance può continuare ad operare come exchange come se nulla fosse, al di fuori degli USA. 

Non si riscontrano nemmeno problemi o particolari rallentamenti nei prelievi da parte degli utenti, quindi l’operatività sembra sia stata mantenuta al 100%. 

Perdendo del tutto il mercato USA sicuramente Binance perderà anche parte della sua quota di mercato, ma potrebbe mantenere la leadership a livello mondiale in tal senso. 

Basti pensare che per volumi di scambio sui mercati spot, su un totale di circa 73 miliardi di dollari di ieri ben 14,7 si sono verificati su Binance. Al secondo posto tra gli exchange crypto per volumi spot ieri si è classificato Bybit con poco più di 3,2 miliardi, ovvero meno di quattro volte tanto. 

Binance rimane ad oggi il principale exchange crypto del mondo, nonostante tutto. 

Il futuro dei mercati crypto

Le cose però potrebbero cambiare quando in questo mercato arriveranno anche colossi come BlackRock, in particolare negli USA. 

Se ad oggi il mercato statunitense è dominato da Coinbase, dopo l’uscita di scena prima di FTX e poi di Binance (sebbene per differenti motivi), con l’approvazione degli ETF su Bitcoin e Ethereum spot la situazione potrebbe cambiare. 

Basti dire che già oggi il volume di scambio dei prodotti derivati sulle criptovalute è già nettamente superiore a quello dei mercati spot. 

Ad esempio la stessa Binance a fronte di 14,7 miliardi di dollari di volumi spot ieri ha fatto registrare 44,3 miliardi di volume di scambio di derivati crypto. 

Prendendo ad esempio come riferimento i volumi di scambio giornalieri medi degli ETF, si scopre che solo negli USA sono di circa 140 miliardi, ovvero in linea con i volumi di scambio di derivati crypto a livello globale. 

Pertanto il mercato degli ETF statunitense da solo è in grado di competere con l’interno mercato globale dei derivati crypto, e questo escludendo il mercato dei future e delle opzioni tradizionali. 

Con l’ingresso di colossi come BlackRock è possibile che il mercato crypto negli USA venga fagocitato dai mercati tradizionali, in cui gli exchange crypto avranno davvero poco potere. 

Quindi se da un lato la salute di Binance non sembra preoccupare, dall’altro invece potremmo essere di fronte ad un bivio che potrebbe portare i mercati crypto ad una nuova evoluzione in cui gli exchange conteranno sempre di meno. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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