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Pando Asset, il gestore di fondi svizzero, avanza con la domanda di ETF Bitcoin spot presso la SEC

Il gestore di asset svizzero, Pando Asset, ha recentemente presentato una richiesta di approvazione per un ETF Bitcoin spot presso la SEC.

Vediamo di seguito tutti i dettagli e le future implicazioni di questa notizia. 

News dal gestore svizzero: Pando Asset richiede l’approvazione per un ETF Bitcoin

Come anticipato, il gestore patrimoniale svizzero Pando Asset AG ha ufficialmente avanzato la richiesta per l’approvazione di un Exchange-Traded Fund (ETF) basato su Bitcoin presso la Securities and Exchange Commission (SEC). 

L’ETF proposto, denominato Pando Asset Spot Bitcoin Trust, mira a essere quotato sul Cboe BZX Exchange, con Coinbase designato come custode.

Il documento presentato da Pando Asset sottolinea l’intenzione di utilizzare il tasso di riferimento CF Bitcoin della CME per stabilire i prezzi del Bitcoin all’interno dell’ETF. 

Ricordiamo che Pando Asset è già attiva nel mercato delle criptovalute, offrendo prodotti negoziati in borsa per le principali criptovalute sul SIX Swiss Exchange.

La società, con sede in Svizzera, è stata fondata da un team di esperti nel settore finanziario, della tecnologia blockchain e delle criptovalute, vantando partnership con aziende di rilievo come Huobi Group, 21 Shares AG e Deutsche Boerse AG

La collaborazione con Coinbase, uno dei principali custodi di criptovalute, è finalizzata a garantire operazioni sicure e completamente garantite.

Tuttavia, nonostante l’ottimismo generale, alcuni pionieri nel campo degli Exchange-Traded Fund (ETF) legati alle criptovalute esprimono prudenza riguardo all’ingresso nel mercato. 

Citano infatti preoccupazioni sulla potenziale concorrenza, costi elevati legati alla regolamentazione e al marketing e una possibile mancanza di domanda come motivi per il loro scetticismo.

Secondo quanto riportato da Reuters, sebbene ci sia un interesse significativo per un ETF basato su Bitcoin, con potenziali investimenti che potrebbero raggiungere i 3 miliardi di dollari nei primi giorni di negoziazione, alcuni esperti nel campo della blockchain e delle criptovalute preferiscono adottare un approccio cauto. 

Il loro scetticismo suggerisce che l’entusiasmo per un ETF legato a Bitcoin potrebbe essere eccessivo e che la redditività di tali prodotti potrebbe risultare incerta per alcuni emittenti.

La SEC ritarda le decisioni sugli ETF Bitcoin: possibili blocchi all’orizzonte

Di recente, alcuni analisti hanno suggerito che la Securities and Exchange Commission (SEC) potrebbe imporre ostacoli prima di concedere l’approvazione agli ETF Bitcoin all’inizio del 2024, in seguito alle decisioni anticipate e ritardate riguardanti le richieste di due possibili emittenti.

La SEC degli Stati Uniti ha infatti posticipato la sua valutazione delle richieste di ETF spot su Bitcoin avanzate dal colosso della gestione patrimoniale, Franklin Templeton, e dalla società cripto-nativa Hashdex

Secondo documenti datati 28 novembre, la SEC sta cercando nuovi commenti per la revisione di questi ETF Bitcoin. Questa mossa è seguita all’annuncio dell’autorità di estendere il periodo di contributo pubblico a metà novembre 2023.

La data originale per la decisione su entrambe le proposte era fissata per il 1° gennaio 2024, rendendo il ritardo della SEC noto settimane prima della scadenza. 

L’esperto di ETF James Seyffart ha suggerito che questo primo aggiornamento potrebbe indicare una coordinazione della SEC in preparazione alle approvazioni per tutti e dodici gli emittenti, tra cui BlackRock e Grayscale.

Nonostante queste incertezze, la possibile data di approvazione rimane fissata per le prime settimane di gennaio, basandosi sulle procedure della SEC. 

Tuttavia, va notato che tali previsioni sono considerate plausibili e non rappresentano una tempistica definita per la decisione.

In risposta a questa notizia, il prezzo di Bitcoin (BTC) è aumentato del 3%, superando i $38,000 su piattaforme di scambio come Binance. Questo incremento si inserisce in un periodo di tre mesi consecutivi di performance positiva, alimentato dall’entusiasmo attorno agli ETF Bitcoin.

Joshua Lim, ex capo dei derivati presso Genesis, ha infatti osservato che gli operatori istituzionali stanno assumendo posizioni lunghe in previsione di una possibile approvazione da parte della SEC.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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