Bitcoin viene sempre più visto come una asset class completamente nuova e strategica per i portafogli di investimento: a tal proposito di recente è intervenuta nel dibattito anche VanEck, con una previsione decisamente positiva.
Non si tratta di previsioni a breve termine su cosa potrebbe accadere al prezzo di BTC nei prossimi giorni, o nelle prossime settimane, ma nei prossimi mesi e soprattutto nei prossimi anni.
Summary
Crypto asset: la previsione di VanEck sul prezzo di Bitcoin
VanEck è una società che si occupa di investimenti fondata nel 1955 a New York.
È famosa soprattutto per i suoi fondi di investimento sull’oro, lanciati addirittura nel 1968, e per il suo ETF sull’oro lanciato nel 2006.
Da un po’ di tempo è attiva anche sui mercati crypto, tanto che è una delle società che ha richiesto alla SEC di poter emettere sul mercato USA un ETF su Bitcoin spot.
Sui mercati europei già da tempo ha lanciato diversi ETB crypto, e non solo su Bitcoin: ne ha emessi anche Ethereum, Polkadot, Solana, TRON, Avalanche, Polygon, Algorand, e Chainlink.
Pertanto non si tratta propriamente di una fonte imparziale quando parla di Bitcoin, ma data la sua pluridecennale esperienza è difficile immaginare che possa rischiare di esporsi troppo con previsioni inventate ad arte solo per promuovere gli investimenti in Bitcoin.
La previsione di VanEck sull’asset Bitcoin
In realtà di previsioni VanEck ne ha pubblicate due.
La prima, banalmente, riguarda il ruolo che potrà avere Bitcoin in futuro sui portafogli di investimento.
Affermano infatti che si tratta di una nuova asset class che ha il potenziale per alterare le dinamiche del tradizionale portafoglio 60/40.
Bitcoin infatti è proprio una nuova asset class come non se ne sono mai viste prima. È al tempo stesso una forma di protezione contro l’inflazione della massa monetaria, ma rimanendo un asset risk-on. L’oro da questo punto di vista è simile, ma è risk-off, e quindi non consente di ottenere guadagni significativi, nemmeno sul lungo periodo.
Una forma di protezione simile, ma risk-on, è qualcosa di diverso che potrebbe avere un ruolo completamente differente rispetto a tutte le altre asset class all’interno dei portafogli di investimento diversificati.
Ma la previsione più interessante è un’altra.
L’aumento del prezzo
Il consulente di VanEck Gabor Gurbacs ha scritto che l’approvazione degli ETF su Bitcoin spot negli USA potrebbe creare trilioni di valore.
Ritiene possibile che questi nel corso del tempo porteranno ad un afflusso di circa 10 miliardi di dollari di investimenti su Bitcoin, e porteranno ad un’ulteriore adozione di Bitcoin anche al di fuori degli ETF.
Di questi circa 2,4 miliardi dovrebbero arrivare già nel 2024, con la potenzialità di far tornare il prezzo di Bitcoin vicino ai massimi storici di 69.000$ già l’anno prossimo.
Da notare che anche nel 2020, ovvero l’anno in cui avvenne l’ultimo halving, il prezzo di Bitcoin tornò sui massimi storici, che allora erano di 20.000$. Solo che a fine dicembre salì ancora fino a quasi 30.000$, dando il via alla grande bullrun del 2021.
Il prossimo halving ci sarà ad aprile del 2024, quindi la storia potrebbe ripetersi.
Va comunque ricordato che questa potrebbe anche essere solo parte della campagna promozionale di VanEck per il suo ETF su Bitcoin spot che dovrebbe essere lanciato sul mercato ad inizio 2024.
L’altra ipotesi
Da qualche settimana a questa parte però circola anche un’altra ipotesi, differente da questa e sostenuta soprattutto da alcuni analisti tecnici.
Se la previsione di VanEck sembra per certi versi addirittura un po’ conservativa, dato che si tratta solamente di una replica del trend del 2020, quella di alcuni analisti crypto invece è decisamente molto ottimistica.
Si tratta dell’ipotesi che non sia necessario attendere la fine del 2024 prima che si inneschi una nuova grande bullrun, ma che questa si stia già innescando ora.
Perchè si inneschi una nuova grande bullrun già a dicembre 2023 occorrono però due passaggi importanti, per nulla scontati.
Il primo è il superamento di quota 45.000$ entro fine mese per il prezzo di Bitcoin. Nei giorni scorsi a dire il vero ci aveva già timidamente provato, portandosi a circa 44.700$, prima di tornare a 42.000$ oggi. Quindi questa risulta essere un’ipotesi tutt’altro che assurda.
Il secondo passaggio invece è decisamente più complicato, e consiste nell’avvicinamento già a gennaio del record storico ad oltre quota 60.000$.
Comunque sia, se invece da qui fino a fine anno il prezzo dovesse scendere, e non salire, questa ipotesi verrebbe immediatamente smentita. Il fatto è che il trend del prezzo di BTC a fine 2023 non assomiglia a quello di fine 2019 (l’anno precedente all’ultimo halving), ma a quello di fine 2016, ovvero l’anno del secondo halving.
Se infatti le cose nel 2024 dovessero andare come nel 2020 il prezzo di Bitcoin dovrebbe arrivare all’halving di aprile a circa 35.000$, ma già in questo momento è ampiamente oltre.