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Indice Fear & Greed in calo dopo l’approvazione degli ETF spot su BTC

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L’approvazione degli ETF spot su BTC ha portato a un’impennata di valore di molti asset, in testa Bitcoin che ha raggiunto il massimo di due anni, toccando quasi quota $49.000. Successivamente ci sono state varie correzioni di prezzo, dovute alla diminuzione dell’hype collegato al prodotto. 

Ciò accade perché molti investitori stanno cercando di trarre profitto al momento, vendendo in gran parte i loro asset, quindi anche l’indice Fear&Greed inizia a calare, passando, nella giornata di ieri, da 76 a 60.

Nonostante questo, la prevendita di Bitcoin Minetrix sembra non conoscere crisi, infatti ha superato $8,4 milioni grazie proprio all’introduzione di un nuovo modo di fare mining di BTC attraverso lo staking del suo token nativo BTCMTX.

L’impatto degli ETF spot su BTC diminuisce 

Il sentiment nei confronti delle crypto sembra cambiare dopo l’approvazione degli ETF spot: non solo gli asset importanti come BTC calano di valore (oggi è sopra $42.600) rispetto a qualche giorno fa, ma anche l’indice Fear&Greed, un importante indicatore proprio del sentimento della comunità crypto, inizia a scendere.

Secondo Finbold, in particolare, ieri il calo è stato molto importante, ovvero si è passati da un 76 a un 60, registrando quindi un -21%, mentre oggi è sceso a 59, entrando quindi nella zona “neutra”.

Ricordiamo che questo indice è di grande importanza in quanto, se collocato sui valori più elevati, sta a segnalare che è l’avidità a dominare il mercato, mentre se si attiene a quelli bassi, ciò che prevale è lo scetticismo degli investitori.

Se, però, l’hype nei confronti degli ETF spot su BTC sembra essere notevolmente calato, l’attenzione è tutta concentrata su quelli su ETH, cosa che va a ripercuotersi sul valore di Bitcoin che è a $42.600 oggi e potrebbe anche scendere al di sotto della zona di supporto pari a $40.000.

Se, per alcuni, questo risultato fa porre delle domande sull’effettiva domanda di mercato per gli ETF spot, per altri invece non è una sorpresa, in quanto ritengono normale una correzione dopo il raggiungimento di un picco pari a quasi $49.000.

Bitcoin: cosa succederà?

In questo momento BTC è scambiato a $42.600, con una perdita superiore al 4% negli ultimi 7 giorni, per cui, dal momento dell’approvazione degli ETF spot, lo scorso 10 gennaio, il suo valore è crollato di quasi il 14%.

Da un punto di vista tecnico, l’asset è in questo momento caratterizzato da un sentiment al ribasso: secondo l’analisi di TradingView di ieri, gli indicatori giornalieri indicano un rating pari a 10, per quanto concerne la vendita, ma anche le medie mobili segnalano lo stesso sentiment, mentre gli oscillatori restano su una posizione neutra a 8.

Analisi tecnica di Bitcoin. Fonte: TradingView

Per concludere, quindi, con l’approvazione degli ETF spot l’hype su Bitcoin è calato come l’indice Fear & Greed che è in costante discesa. In questo scenario però non si ferma la prevendita di Bitcoin Minetrix, ora oltre $8,4 milioni, che offre a tutti l’opportunità di accedere al mining di BTC con lo stake-to-mine.

La prevendita di Bitcoin Minetrix continua oltre $8,4 milioni

Bitcoin Minetrix dimostra che Bitcoin, che cali o meno, viene considerato sempre un asset di grande importanza: la sua prevendita infatti non si ferma e supera $8,4 milioni, forte dello stake-to-mine, un nuovo modo per accedere al mining di BTC. 

Lo scopo del progetto è infatti quello di permettere a tutti di accedere a questa attività, tramite lo stake-to-mine, che mette insieme due elementi fondamentali per il settore, ovvero lo staking e il mining, per ottenere le ricompense in Bitcoin.

L’unico modo per partecipare al progetto è quello di accedere alla prevendita di BTCMTX, oggi a $0,0128, e di acquistare almeno $10 di token, da mettere successivamente in stake, per ottenere hashrate, potere di mining e, quindi, ricompense in BTC.

Anche se il progetto si serve del cloud mining, spesso un settore truffaldino che obbliga gli utenti a depositare denaro e non ricompensa con i Bitcoin minati, quello di Bitcoin Minetrix è verificato da Coinsult e non costringe a usare denaro fiat, ma offre lo staking di BTCMTX al suo posto.

Alla fine si otterranno crediti per il mining, token ERC-20 non negoziabili e sottoponibili a burning, per ricavare l’hashrate necessario per il mining di Bitcoin. 

Il progetto è destinato a tutti, anche agli investitori alle prime armi: questo si nota dalla dashboard semplice da usare e quindi comprensibile anche per i new entry. Il progetto offre inoltre un’ulteriore opportunità di guadagno, ovvero lo staking di BTCMTX, che si può mettere in atto prima del termine della prevendita, utilizzando ETH per l’acquisto.

L’APY al momento è del 77%, quindi un valore interessante per chi vuole ottenere qualcosa in più dal progetto. Chi vuole sfruttare altri mezzi di pagamento per l’acquisto di BTCMTX può anche con USDT, BNB, MATIC o una carta di credito/debito bancaria

Le previsioni per BTCMTX, nel momento del listing, sono molto positive e vanno da 10x a 50x, per cui vale la pena tenere d’occhio l’andamento della presale e valutare se investire anche solo $10 in questo progetto che permette di fare mining di BTC con lo staking.

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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