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Situazione ETF BTC: il GBTC scarica oltre 80.000 Bitcoin in 12 giorni mentre i rivali ne accumulano 118.000

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Secondo le statistiche, il Bitcoin Trust di Grayscale (GBTC) ha perso un’ulteriore quantità di Bitcoin, per cui le partecipazioni del fondo sono scese dai 552.681,22 Bitcoin di martedì al totale di 536.694,93 Bitcoin di mercoledì. Nell’ultimo giorno, il fondo ha registrato un deflusso di 15.986,29 Bitcoin, secondo i dati del sito ufficiale.

A differenza di Grayscale, gli altri possessori di un ETF spot su BTC invece hanno accumulato 118.000 BTC. Se l’approvazione di questo prodotto ha comportato un crollo del mercato delle crypto, con in testa Bitcoin, ci sono invece alcune prevendite che non conoscono sosta: quella di Bitcoin Minetrix ha superato $9,2 milioni.

Il Bitcoin Trust di Grayscale riduce le partecipazioni di oltre 15.900 Bitcoin in un solo giorno

Stando ai dati di ieri 24 gennaio, le partecipazioni del fondo di Grayscale ammontano a 536.694,93 BTC, per un valore di circa 21,01 miliardi di dollari. Il giorno precedente, il saldo del fondo era pari a 552.681,22 BTC, per cui martedì si è assistito a un esodo di 15.986,29 BTC, equivalenti a oltre 635 milioni di dollari.

Tornando al 12 gennaio scorso, il GBTC possedeva 617.079,99 BTC, per cui la perdita è stata di 80.385,06 BTC, che si traduce in un valore di 3,19 miliardi di dollari. Martedì, ancora una volta, GBTC ha guidato il volume degli scambi tra i dieci fondi ETF spot su BTC, registrando ben 762 milioni di dollari.

Il volume complessivo di tutti e dieci gli ETF ha raggiunto 1,6 miliardi di dollari il 23 gennaio, con FBTC di Fidelity al secondo posto, raggiungendo 357 milioni di dollari in volume totale di trading. Per quanto riguarda Blackrock, l’aggiornamento di mercoledì mostra che IBIT possiede attualmente 44.004,52 BTC, per un valore di circa 1,74 miliardi di dollari in base agli attuali tassi di cambio di BTC.

La FBTC di Fidelity detiene 38.149,16 BTC, per un valore di circa 1,51 miliardi di dollari. Secondo l’ultimo aggiornamento del suo sito, BITB di Bitwise ha 11.858,63 BTC nelle sue casse. Si dice inoltre che l’ETF HODL di Vaneck abbia attualmente circa 2.715,77 BTC.

L’EZBC di Franklin Templeton comprende 1.305 BTC, mentre quello di Ark Invest 12.255 BTC. Si presume infine che Invesco, pur non rivelando il numero esatto di BTC detenuti, possieda 6.339 BTC nel suo Invesco Galaxy ETF BTCO, valore che si deduce da quello del suo patrimonio in gestione (AUM).

Il 24 gennaio scorso, l’ETF BTCW di Wisdomtree aveva 191 BTC e l’ETF BRRR di Valkyrie gestiva 2.201,50 BTC. In totale, questi nove ETF spot su Bitcoin detengono ben 118.019,58 BTC, per un valore di 4,69 miliardi di dollari, secondo i tassi di cambio attuali.

Se l’andamento degli ETF spot appare positivo al momento, lo stesso non si può dire degli asset come BTC, che è riuscito però a recuperare quota e a risalire a $40.000. La sua importanza come asset fa sì che le prevendite a lui collegate vadano bene: quella di Bitcoin Minetrix ha raggiunto il traguardo di $9,2 milioni.

Bitcoin Minetrix tocca $9,2 milioni in presale grazie allo stake-to-mine

In un momento di grande incertezza del mercato delle crypto, un’ondata di freschezza arriva dalla presale di Bitcoin Minetrix, che prosegue molto bene e supera i $9,2 milioni, grazie all’introduzione di un nuovo modo di fare mining di BTC con lo staking del suo token nativo BTCMTX.

Questa pratica assume il nome di stake-to-mine e permette di ottenere ricompense in BTC senza dover partecipare a pool di mining ma usando lo staking, e senza dover emettere depositi in denaro fiat.

Per accedervi infatti basta acquistare una quota minima, pari a $10, di token in prevendita, ora al costo di $0,013, e metterli in stake, per poter accumulare hashrate, potere di mining e infine ottenere le ricompense in BTC. 

Non è una pratica dispendiosa anche perché Bitcoin Minetrix ha un cloud mining verificato da Coinsult, un settore nel quale vuole investire, in base a quanto riportato nella sua roadmap, per rendere il suo progetto ancora più sicuro e duraturo.

Con lo staking di BTCMTX, gli utenti otterranno crediti per il mining, che sono token ERC-20 non negoziabili, da sottoporre al meccanismo di burning, per raggiungere l’hashrate necessario per il mining di Bitcoin. 

Il progetto è pensato per tutti, per cui la dashboard è di facile comprensione e non costringe ad avere competenze in materia. Lo stake-to-mine si accompagna a un’altra possibilità di guadagno, ovvero lo staking di BTCMTX, che oggi conta su un APY del 71%.

Chi acquista in presale utilizzando ETH (e non USDT, MATICA, la BNB o una carta bancaria) e paga una fee di $0,015, può iniziare da subito con le due attività, senza dover aspettare il termine della prevendita per guadagnare. 

Le prospettive per BTCMTX, considerando anche l’imminente halving di BTC, sono positive, tanto che gli analisti sostengono che possa fare tra 10x e 50x nel momento del listing sugli exchange. Vale quindi la pena valutare se investire in un progetto così promettente.

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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