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Cosa sono le criptovalute green: ecologia e asset digitali si uniscono per ridurre l’impatto ambientale

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Una delle principali preoccupazioni riguardo alle principali criptovalute come Bitcoin ed Ethereum è il loro elevato impatto ambientale.

Secondo il Cambridge Bitcoin Electricity Consumption Index, il funzionamento e il mining di Bitcoin consumano oltre 140 terawattora all’anno, ovvero più dell’energia consumata dalla Norvegia in un anno e circa la metà di quella utilizzata dal Regno Unito.

Il livello di potenza di elaborazione dei computer necessaria per il mining è sempre fonte di preoccupazione per gli ambientalisti e i trader consapevoli. In effetti, il processo di mining necessita di computer di alta fascia necessari per la convalidazione dei blocchi sulla rete del Bitcoin.

Per farlo, occorrono grandi quantità di energia elettrica, spesso presa da fonti non rinnovabili come il carbone, il combustibile fossile più sporco.

Il Bitcoin Electricity Consumption Index, gestito dal Centro per la finanza alternativa dell’Università di Cambridge, ha rivelato che il mining di Bitcoin ha un consumo di energia maggiore ogni anno rispetto alla Malesia o alla Svezia.

Sembra inoltre che l’impatto ambientale elevato del mining dipende dal fatto che la maggior parte dell’attività avviene in Cina, un paese che fa un forte utilizzo del carbone come fonte di energia.

Il Bitcoin ha un valore attuale di circa 43.000 dollari e potrebbe crescere ulteriormente nel 2024. 

L’halving del Bitcoin previsto per la prossima primavera potrebbe giovare all’ambiente, in quanto la riduzione delle ricompense per il mining solitamente genera un ricambio tra i miner.

Gli utenti con un’attrezzatura obsoleta saranno costretti a cambiarla con hardware di ultima generazione, meno impattante sui consumi.  

Tuttavia, va detto che le criptovalute stanno diventando sempre più popolari, quindi è probabile che in futuro ci saranno sempre più persone interessate al mining del Bitcoin.

Di conseguenza, ci sarà un maggiore impatto ambientale a causa di questa attività, specialmente se svolta in paesi che sfruttano fonti di energia non rinnovabili.

Non tutte le criptovalute però sono dannose per l’ambiente. Ad esempio, Ethereum si basa su un meccanismo Proof-of-Stake per la convalida dei blocchi che non necessità di computer di fascia alta. 

Lo staking infatti si può fare semplicemente bloccando i token acquistati per un determinato periodo di tempo.

Inoltre, ci sono nuove criptovalute green come eTukTuk che puntano a migliorare la qualità della vita nei paesi in via di sviluppo.

eTukTuk

eTukTuk è un progetto green che unisce la mobilità sostenibile con la tecnologia blockchain e l’intelligenza artificiale. Il servizio di trasporti si basa su tuk tuk elettrici e sul token nativo TUK.

Il progetto metterà a disposizione dei paesi in via di sviluppo come lo Sri Lanka una flotta di veicoli ecosostenibili che ridurranno l’inquinamento atmosferico e acustico, migliorando la qualità della vita nelle città.

Inoltre, eTukTuk prevede la creazione di una rete di punti di ricarica alimentati da energie rinnovabili, permettendo agli autisti di fare rifornimento facilmente, riducendo l’impatto ambientale.

Il token nativo TUK servirà per pagare le corse e ricaricare i veicoli. Tutte le transazioni all’interno dell’ecosistema eTukTuk saranno registrate sulla blockchain, un registro pubblico e immutabile che garantisce trasparenza e sicurezza a tutti gli utenti.

 Al momento, il TUK si può acquistare in presale a 0,02625 dollari. Inoltre, comprando con BNB, USDT o carta di credito, sarà possibile fare subito staking con un APY del 273%.

eTukTuk ha raccolto più di 800.000 dollari in presale, con il prossimo obiettivo fissato a circa 844.000 dollari. Il listing del token sugli exchange è previsto nel 2024, con il lancio del servizio di etuktuk in Sri Lanka.

Il team del progetto è composto da professionisti con profilo verificabile su Linkedin, mentre lo smart contract del token è stato verificato da Coinsult.

Al lancio del servizio, etuktuk metterà a disposizione un’app per i conducenti e una per i passeggeri.

L’utilizzo di veicoli elettrici e l’implementazione di energie rinnovabili contribuiranno a ridurre l’inquinamento e a migliorare la qualità dell’aria, specialmente nelle città con traffico ad alta densità.

I tuk tuk elettrici offrono un’alternativa economica e sostenibile ai tradizionali veicoli a benzina, aprendo nuove opportunità di lavoro e di guadagno. 

I passeggeri potranno godere di un servizio di trasporto efficiente, sicuro e conveniente, con la possibilità di pagare con la criptovaluta TUK, per un’esperienza di viaggio accessibile.

Inoltre, gli etuktuk saranno potenziati da un’intelligenza artificiale integrata. Questa IA potrà ottimizzare i percorsi e ridurre i consumi, oltre a monitorare lo stato del veicolo per migliorare la manutenzione.

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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