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Morgan Stanley potrebbe aggiungere gli ETF su Bitcoin alla sua piattaforma

Due fonti anonime avrebbero dichiarato che Morgan Stanley sta eseguendo la due diligence per aggiungere gli ETF su Bitcoin spot alla propria piattaforma di intermediazione.

Morgan Stanley e il crescente interesse verso gli ETF su Bitcoin spot

Circola un’indiscrezione che, se confermata, potrebbe portare ad una nuova svolta sul mercato di Bitcoin. 

Il fatto è che Morgan Stanley è leader negli investimenti alternativi e nei mercati privati.

È una banca d’affari fondata a New York nel lontano 1935, ed ormai diventata una banca d’investimento multinazionale che offre vari servizi finanziari.

Si tratta di un vero e proprio colosso mondiale, con uffici in 41 paesi e più di 80.000 dipendenti. Tra i propri clienti conta anche governi ed istituzioni. 

È al 61° posto assoluto nella lista Fortune 500 del 2023 delle più grandi società degli USA per fatturato, e 30° nella classifica Forbes Global 2000 . 

Fattura più di 50 miliardi di dollari all’anno, ed ha un AUM che supera i 1.300 miliardi. 

La sua piattaforma di brokeraggio, E*TRADE, è una delle maggiori piattaforme di broker-dealer statunitensi, ed è classificata al primo posto dalle ricerche di Kiplinger e nella classifica del Benzinga’s 2023 Global Fintech Awards tra le piattaforme di trading. 

L’aggiunta degli ETF su Bitcoin alla sua piattaforma di trading li renderebbe disponibili a milioni di utenti, incrementando ancora di più il loro potenziale successo. 

L’impatto sul prezzo di Bitcoin

Sebbene gli ETF su Bitcoin spot siano stati lanciati sulle borse USA da più di un mese e mezzo, ed abbiano già attratto diversi miliardi di dollari di nuovi capitali, potrebbero spalancarsi nuove porte per loro se saranno offerti anche dalle grandi reti di consulenti per gli investimenti registrati (RIA) e dalle piattaforme di broker-dealer come quelle di Morgan Stanley, ma anche di Merrill Lynch , Wells Fargo ed altri.

Da notare che già nel 2021 Morgan Stanley fu la prima grande banca statunitense ad offrire ai suoi facoltosi clienti l’accesso ai fondi su Bitcoin, tanto da confermare durante l’incontro per presentare i dati degli utili del primo trimestre dello stesso anno che stava già offrendo ai suoi clienti della gestione patrimoniale un’esposizione a BTC grazie ad un paio di fondi esterni.

Quindi non solo è assolutamente plausibile che ora voglia aggiungere gli ETF su Bitcoin spot alla propria piattaforma di intermediazione, ma sembrerebbe persino strano che alla fine non lo facesse. 

Infatti risulta piuttosto difficile che la due diligence che sta conducendo possa portare a risultati negativi in tal senso. 

D’altronde già tre anni fa dichiararono esplicitamente che se avessero notato maggiore interesse da parte dei loro clienti nei confronti di Bitcoin avrebbero fornito “servizi appropriati”. 

L’aumento di interesse

Negli ultimi giorni tale aumento di interesse è più che evidente, quindi è giunta l’ora per Morgan Stanley di offrire questi “servizi appropriati”. 

È evidente che tra tali servizi debba per forza esserci la possibilità di comprare e vendere le azioni degli ETF su Bitcoin spot sulla loro piattaforma di trading, dato che altrimenti i clienti andrebbero a tradarli altrove. 

Il boom di scambi di ieri in borsa di questi titoli è stato clamoroso. 

A fronte dei record dei giorni scorsi per quanto riguarda il volume degli scambi giornalieri, ieri questi ultimi sono quasi raddoppiati. Sono arrivati a triplicare il volume del giorno di lancio, quell’11 gennaio in cui già sembravano molto elevati. 

Davanti a tali numeri non solo Morgan Stanley, ma anche tutte le altre grandi piattaforme di trading del mondo sembrano destinate a dover listare gli ETF su Bitcoin spot in futuro, pena la perdita di competitività. 

Anzi, potrebbe esserci domanda persino al di fuori degli USA, anche in quei luoghi in cui sono già disponibili prodotti derivati simili come gli ETN. 

Il fondo che investe in BTC

A tutto ciò va aggiunto che sempre Morgan Stanley sta anche lanciando un fondo europeo che investirà negli ETF su Bitcoin. 

Si chiamerà Morgan Stanley Europe Opportunity Fund, ed il documento di presentazione alla SEC contiene un intero paragrafo dedicato all’esposizione a Bitcoin. 

Affermano esplicitamente che il fondo potrà avere un’esposizione a Bitcoin indirettamente tramite future regolati in contanti o indirettamente tramite investimenti in veicoli di investimento in pool e prodotti negoziati in borsa che investono in Bitcoin (gli ETF). 

Il valore degli investimenti indiretti del fondo in Bitcoin sarà soggetto a fluttuazioni significative.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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