Grayscale, il colosso degli ETF Bitcoin, ha di recente introdotto un nuovo fondo dedicato al crypto staking. In particolare, il Grayscale Dynamic Income Fund includerà inizialmente APT, TIA, CBETH, ATOM, NEAR, OSMO, DOT, SEI e SOL nel suo portafoglio.
Vediamo di seguito tutti i dettagli.
Summary
La strategia di Grayscale per massimizzare i guadagni attraverso il crypto staking
Come anticipato, Grayscale, l’azienda di investimento dietro il più grande ETF di Bitcoin, ha lanciato recentemente un nuovo fondo orientato alle criptovalute per generare reddito.
Il Grayscale Dynamic Income Fund (GDIF) possiederà inizialmente asset di nove blockchain.
Tra questi vediamo: Aptos (APT), Celestia (TIA), Coinbase Staked Ethereum (CBETH), Cosmos (ATOM), Near (NEAR), Osmosis (OSMO), Polkadot (DOT), SEI Network (SEI) e Solana (SOL).
L’obiettivo principale sarà quello di distribuire premi in dollari statunitensi su base trimestrale.
Rappresentando la prima iniziativa di fondo a gestione attiva, il GDIF rappresenta una significativa espansione della gamma di prodotti di Grayscale.
Nello specifico consentendo agli investitori di partecipare allo staking multi-asset attraverso un unico veicolo di investimento conveniente e familiare.
Michael Sonnenshein, CEO di Grayscale, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa in un comunicato:
“Lo staking gioca un ruolo cruciale nel funzionamento di alcune blockchain, mentre la rete Bitcoin si basa sul proof-of-work, le reti proof-of-stake, come Ethereum, consentono ai proprietari dei token di impegnare i loro beni per il funzionamento della rete, generando reddito per i proprietari.“
Questa mossa di Grayscale riflette l’opportunità di introdurre nuovi prodotti crypto nel mercato, soprattutto considerando il recente record del prezzo del Bitcoin, che ha superato i 69.000 dollari.
Parlando del momento favorevole delle criptovalute, Zach Pandl, responsabile della ricerca di Grayscale, ha dichiarato che le valutazioni dell’Ether di Ethereum (ETH) e della maggior parte degli altri token rimangono al di sotto dei massimi del precedente ciclo delle criptovalute.
Ha anche sottolineato che, nonostante la possibilità di ulteriori aumenti delle valutazioni dei token, fattori macroeconomici potrebbero rappresentare un vento contrario.
Deflussi record: la riduzione del 33% delle partecipazioni in BTC di Grayscale
Negli ultimi mesi, gli exchange-traded fund (ETF) statunitensi legati al Bitcoin hanno segnato nuovi massimi storici, raggiungendo flussi e volumi di scambi giornalieri senza precedenti.
Tuttavia, dietro questa frenesia si nasconde una notizia meno positiva per Grayscale e il suo ETF GBTC.
Il 4 marzo, gli ETF hanno raggiunto un notevole volume di scambi di 5.5 miliardi di dollari, con l’iShares Bitcoin Trust (IBIT) di Blackrock che ha contribuito significativamente superando gli 11 miliardi di dollari di AUM.
Nonostante ciò, il GBTC di Grayscale ha visto deflussi consistenti, un trend che si è protratto dall’11 gennaio 2024, data della sua conversione in ETF.
Nello specifico, mentre gli ETF spot su BTC hanno registrato un flusso netto positivo di 562 milioni di dollari, il GBTC ha segnato un deflusso di 368 milioni di dollari.
Da gennaio, il GBTC ha accumulato deflussi record di 9.266 miliardi di dollari, corrispondenti a una riduzione del 33% nella detenzione di BTC.
I motivi di questa tendenza includono le commissioni elevate imposte da GBTC, che differiscono significativamente rispetto agli altri ETF, rimanendo fisse all’1.5%.
Inoltre, alternative più economiche e la vendita massiccia di partecipazioni da parte di società di criptovalute in bancarotta, come FTX e Genesis, hanno contribuito alla riduzione delle partecipazioni in BTC di GBTC.
In questo contesto di cambiamenti significativi, la comunità degli investitori sta ora cercando di comprendere le implicazioni a lungo termine di questa diminuzione delle partecipazioni in BTC da parte di Grayscale.
