L’attuale bull run di Bitcoin sta generando meno balene di quanto abbiano fatto le altre bull run in passato.
Una recente analisi di Kaiko infatti mostra come il numero giornaliero di nuovi wallet milionari per ora è rimasto al di sotto dei duemila, mentre durante l’ultima bull run erano più di quattromila.
Summary
Il ritorno delle balene durante la bull run di Bitcoin
Il grafico pubblicato da Kaiko mostra che il numero di wallet che possedevano più di un milione di dollari in Bitcoin ha avuto un picco a fine 2021, come era lecito attendersi, e che poi nel corso del 2022 sia sceso parecchio.
La cosa veramente curiosa, invece, è che negli ultimi giorni si è mantenuto ancora molto distante dai picchi del 2021, in linea invece con quelli del 2023.
Gli analisti di Kaiko specificano che nel 2021 vi fu un enorme afflusso di capitali, dato che tutti i tori hanno cercato di trarre vantaggio dall’hype sulle criptovalute.
Stavolta invece le balene starebbero adottando un approccio più cauto, probabilmente aspettando di vedere se gli attuali livelli di prezzo terranno, prima di investire ulteriormente.
Ciò suggerisce che gli afflussi di nuovi capitali potrebbero dover ancora arrivare del tutto, oppure che alcune grandi balene stiano prendendo profitto sfruttando i nuovi massimi del prezzo di BTC.
Questa seconda ipotesi sarebbe anche supportata da altri dati, come un leggero aumento dei BTC presenti sugli exchange negli ultimi giorni.
Occorre sottolineare che la metrica usata da Kaiko in questa analisi non è quella dei wallet milionari, ma dei nuovi wallet milionari al giorno, e che le balene spesso conservano il loro asset presso dei custodi, piuttosto che in wallet di proprietà.
La bull run in corso
D’altronde è oltremodo evidente che l’attuale bull run sia molto diversa dalle precedenti.
Tutte e tre le grandi bull run precedenti (2013, 2017 e 2021) erano avvenute l’anno seguente all’halving, probabilmente scatenate proprio dagli effetti dell’halving stesso.
Questa invece è partita mesi prima dell’halving, e sta avvenendo di fatto con un anno di anticipo rispetto alla norma.
Non stupisce pertanto che si tratti di una bull run differente rispetto ad esempio a quella del 2021, anche perchè per la prima volta avviene con gli ETF su Bitcoin spot presenti sulle borse USA.
Questo ragionamento sembrerebbe anche supportare l’ipotesi che per ora la bull run possa essere ancora solamente nelle sue fasi iniziali, anche perché tutte e tre le grandi bull run passate hanno fatto segnare massimi storici enormemente superiori a quelli precedenti.
Se fosse così, anche l’ipotesi che il numero ancora relativamente contenuto di nuovi wallet milionari giornalieri possa essere dovuto a prese di profitto verrebbe rafforzata, dato che potrebbe significare che una volta terminate le prese di profitto l’offerta di BTC sui mercati potrebbe tornare a scendere.
A ciò oltretutto va aggiunto che l’halving dimezzerà i premi per i miner, e quindi il numero di Bitcoin che venderanno sui mercati.
Bull run ancora agli inizi?
Questa ipotesi è anche quella su cui sta ragionando il celebre analista PlanB.
Confrontando il grafico delle tre grandi bull run precedenti con quello della bull run attuale si percepisce immediatamente l’enorme differenza.
In particolare PlanB fa notare che in passato l’halving non era mai stato prezzato in anticipo di mercati.
Stavolta invece sembra proprio che i mercati lo stiano già prezzando, anche se sembra che PlanB non sia d’accordo con questa interpretazione.
Quindi se anche stavolta l’halving non è ancora prezzato, come in passato, c’è da attendersi un’ulteriore risalita del prezzo di BTC anche nei mesi successivi all’halving stesso, altrimenti c’è da attendersi probabilmente un ritracciamento post-halving, dato che l’effetto concreto sul prezzo di BTC del dimezzamento del premio per i miner avviene solitamente mesi dopo l’evento di dimezzamento.
È anche possibile che le balene stiano aspettando di capire se veramente i mercati stanno già prezzando gli effetti dell’halving oppure no, perchè ciò a cui stiamo assistendo nelle ultime settimane potrebbe anche essere solamente l’effetto dei nuovi ETF.
