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BlackRock: possibile un ETF su Ethereum anche se ETH fosse una security

Ieri, il fondatore e CEO di BlackRock, Larry Fink, ha dichiarato di ritenere possibile il lancio di un ETF su Ethereum spot anche qualora la SEC riuscisse a far dichiarare ETH una security. 

Lo ha dichiarato durante un suo intervento in diretta a Fox Business.

L’ETF su Ethereum di BlackRock

BlackRock non ha solamente lanciato sulle borse USA quello che si appresta a diventare il maggior ETF al mondo su Bitcoin, ma qualche mese fa ha anche presentato alla SEC una richiesta per poter lanciare un ETF su Ethereum spot.

Sebbene BlackRock abbia una percentuale superiore al 99% di approvazione per le sue richieste di emissione di ETF, circolano dubbi sul fatto che la SEC accetti di approvarlo. 

Il problema è che la SEC ritiene ETH una security non registrata, e quindi scambiata sui mercati USA in modo illecito. 

Tuttavia non è l’agenzia governativa che può decidere se un asset vada considerato o meno una security, tanto che un tribunale l’anno scorso decise di dare torto alla SEC stessa che affermava che XRP era da considerare una security. 

A dire il vero la questione su XRP non sembra ancora essersi chiusa del tutto, sia perchè XRP è stato dichiarato non essere un contratto di investimento se acquistato sul mercato secondario, ma non è ancora stato deciso nulla per le vendite sul mercato primario, sia perchè la causa contro Ripple non è ancora terminata. Inoltre in altre cause simili altri giudici si sono pronunciati in modo differente. 

Per ora però nessun giudice si è ancora espresso in merito alla questione se ETH vada o meno considerato una commodity come Bitcoin, o una security non registrata. 

ETH come security

Il problema delle security è che negli USA possono essere vendute lecitamente solo dopo aver ricevuto l’approvazione della stessa SEC. 

ETH non ha ancora ricevuto questa approvazione, anche perchè non è mai stata richiesta. 

Fino all’anno scorso si riteneva che Ethereum fosse una commodity come Bitcoin, ma il passaggio a Proof-of-Stake con l’introduzione dello staking ha messo in dubbio questa definizione. 

È possibile immaginare che per arrivare ad una sentenza di un giudice che lo stabilisca una volta per tutte, ovvero l’unico modo per farlo, sarà necessario che la SEC in un primo momento bocci le richieste di emissione di ETF su ETH spot negli USA, con conseguente ricorso in aula dei richiedenti. 

Per Bitcoin d’altronde è successa una cosa simile, perchè nonostante fosse chiaramente una commodity la SEC in un primo momento ha bocciato le richieste di emissione di ETF spot su BTC negli USA. 

A quel punto Grayscale ha denunciato la SEC, ed un giudice ha poi dato ragione a Grayscale e torto alla SEC, spianando la strada verso la successiva approvazione. 

Entro fine maggio la EC dovrà necessariamente pronunciarsi in merito alle richieste di emissione di ETF su ETH spot, ed a questo punto pare probabile che opterà per una prima bocciatura, nell’attesa di un seguente pronunciamento esplicito di un tribunale che faccia chiarezza sulla natura di ETH come commodity o security. 

Il ruolo di BlackRock sull’approvazione dell’ETF su Ethereum 

Da notare che la situazione riguardante gli ETF su Bitcoin spot iniziò a sbloccarsi già a giugno dell’anno scorso, proprio quando BlackRock presentò la sua richiesta. Infatti era noto che il suo tasso di approvazione degli ETF era superiore al 99%. 

In seguito il tribunale si pronunciò a favore di Grayscale a fine agosto, sbloccando definitivamente la questione. 

Quindi le parole di ieri di Larry Fink sembrano proprio un mettere le mani avanti per cercare di anticipare le mosse della SEC. 

In altre parole è come se avesse dichiarato che la loro richiesta di emettere un ETF su ETH spot sulle borse USA andrà avanti anche se la SEC si rifiutasse di approvarla campando come scusa quella di considerare ETH una security non registrata. 

D’altronde sicuramente anche in BlackRock sanno benissimo che la SEC, in piena campagna elettorale per le presidenziali di novembre, potrebbe optare per una bocciatura a maggio, ma sanno anche perfettamente che la questione a quel punto si risolverebbe solamente davanti ad un giudice. 

BlackRock ormai si è buttata a capofitto nel settore crypto, addirittura lanciando un fondo tokenizzato proprio su Ethereum. 

Non va dimenticato che si tratta di un vero e proprio colosso, un gigante globale che gestisce più di 10.000 miliardi di dollari di asset essendo così il maggior gestore patrimoniale del mondo. 

Il prezzo di Ethereum

Infatti il prezzo di ETH, la criptovaluta nativa dell’ecosistema Ethereum, non ha risentito particolarmente dell’ipotesi che probabilmente la SEC boccerà gli ETF a maggio. 

Poco dopo la metà di ottobre il prezzo di ETH è entrato in una fase di bullrun, terminata il 13 marzo. 

Il prezzo è passato da meno di 1.700$ a più di 2.400$ già a fine 2023, per poi salire anche a 2.700$ a gennaio 2024, ed in seguito a quasi 4.100$ il 12 marzo. 

Si tratta di un notevole +150% in meno di cinque mesi, anche se in seguito c’è stata una correzione che lo ha riportato a 3.000$. 

Attualmente è risalito fino ad oltre 3.500$, ovvero un valore del 115% superiore a quello di prima che iniziasse la bullrun. 

Curiosamente però non è ancora riuscito ad aggiornare i massimi del 2021, quando arrivò a sfiorare i 4.900$. D’altronde gli TF stanno spingendo soprattutto Bitcoin, e probabilmente ci vorrà ancora un bel po’ prima che possano arrivare a spingere anche ETH. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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