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Bitcoin crolla a $66.000: liquidazioni per oltre $240 milioni

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Lunedì il valore di Bitcoin ha subito un brusco calo, scendendo leggermente al di sopra della soglia dei $66.000. Martedì, attorno alle 6:30, questo crollo è proseguito, fino a quando BTC ha raggiunto il minimo intraday di 65.480 dollari per unità. 

Il calo del 10% di Bitcoin ha quindi innescato liquidazioni di mercato, per un ammontare di oltre $240 milioni, mettendo in risalto quanto sia più probabile in questo momento una certa volatilità, proprio poco prima dell’halving.

Se, in ogni caso, alcuni ipotizzano che Morgan Stanley potrebbe portare Bitcoin a un nuovo ATH, ci sono prevendite legate a BTC che proseguono molto bene, come quella di Bitcoin Minetrix, che ha superato $12,8 milioni grazie all’introduzione dello stake-to-mine, un nuovo modo per fare mining di BTC esteso a tutti gli investitori.

Bitcoin crolla a $66.000

Il prezzo di Bitcoin ha subito un crollo a partire dal 1 aprile, che è proseguito anche il giorno successivo, e che lo ha fatto scendere fino a 66.000 dollari prima di recuperare leggermente a circa 66.300 dollari di oggi. Questo calo rispetto all’ATH di circa 73.500 dollari, registrato il 14 marzo, rappresenta un crollo di circa il 10%.

BTCUSD, calo dei prezzi dal massimo storico: (Fonte: Trading View) BTC/USD, calo dei prezzi dal massimo storico: (Fonte: Trading View)

Questo calo avviene a soli 18 giorni dal quarto evento di halving di BTC, che ridurrà i premi da 6,25 Bitcoin a 3,125 Bitcoin per blocco. Questa tendenza al ribasso si manifesta anche mentre gli osservatori del mercato anticipano i prossimi passi della Federal Reserve americana, che dovrebbe mantenere tassi di interesse elevati. 

Le azioni della Federal Reserve hanno storicamente avuto un impatto sugli asset rischiosi, anche se l’ultima decisione della Fed ha avuto un impatto minimo sui prezzi di BTC, a differenza delle occasioni precedenti. 

La decisione della Federal Reserve avverrà tra soli 29 giorni: lo strumento Fed Watch del CME mostra attualmente una probabilità del 95,5% che i tassi di interesse rimangano invariati.

Il crollo di Bitcoin innesca liquidazioni per $240 milioni

Stando ai dati di Coinglass, il crollo del valore di BTC ha innescato una raffica di liquidazioni nell’ecosistema degli asset digitali, con posizioni chiuse per oltre 240 milioni di dollari nelle ultime 12 ore. 

Infatti è stata liquidata l’incredibile cifra di 190 milioni di dollari di posizioni long, che ha superato significativamente i circa 50 milioni di dollari di liquidazioni short; inoltre quasi 400 milioni di dollari sono stati liquidati in tutti gli asset nelle ultime 24 ore.

Mappa termica di liquidazione: (Fonte: Coinglass) Heatmap delle liquidazioni (Fonte: Coinglass)

I dati di Coinglass, inoltre, riportano che Bitcoin ha fatto la parte del leone, con 88,43 milioni di dollari di liquidazioni totali, delle quali ben 63 milioni di dollari costituiscono la chiusura di posizioni long. Questo segna il più grande evento di liquidazione di lunga durata di Bitcoin dal 19 marzo, sottolineando la situazione di volatilità che continua a tormentare il principale asset digitale.

Nonostante il calo, il mercato delle criptovalute ha registrato tuttavia un aumento del volume del 40%, raggiungendo i 141,17 miliardi di dollari nelle ultime 24 ore, di cui 41,39 miliardi di dollari sono rappresentati da BTC. 

Martedì, le coppie di trading più attive per BTC sono state USDT e FDUSD, seguite da vicino dalle negoziazioni in USD, USDC e KRW. Il won coreano ha rappresentato il 2,69% del volume totale degli scambi di BTC e, sebbene il prezzo medio globale si aggiri appena sopra i 66.000 dollari, BTC sta raggiungendo i 71.295 dollari in Corea del Sud.

Le previsioni relative a BTC, inoltre, sollevano il morale e danno una spinta in più a prevendite di tipo 2.0, come quella di BTCMTX, che ora è sopra i $12,8 milioni.

La prevendita di Bitcoin Minetrix continua la scalata e supera $12,8 milioni

Nonostante il deciso crollo di BTC a poche settimane dall’halving, la prevendita di Bitcoin Minetrix vola a $12,8 milioni, con un BTCMTX, token nativo, ora a $0,0144. Questo accade perché c’è sempre grande fiducia nell’asset e in tutto ciò che a lui è collegato: BTCMTX, con lo stake-to-mine, rende il mining disponibile per tutti.

Per ottenere ricompense in BTC, tramite il progetto, basta quindi partecipare alla prevendita ovvero collegare il proprio wallet alla pagina ufficiale di Bitcoin Minetrix, acquistare un minimo di $10 di BTCMTX, e poi mettere in stake i token acquistati, per maturare alla fine token ERC-20 non negoziabili, ovvero crediti per il mining, che potranno essere sottoposti a burning.

Bruciando i crediti, gli investitori potranno ottenere hashrate, potenza di calcolo e le ricompense in Bitcoin, senza far altro, quindi, che staking di BTCMTX.

Bitcoin Minetrix infatti usa il cloud mining, un settore che di solito è ricco di truffatori, che però qui certificato da Coinsult, quindi da considerarsi sicuro, e che non richiede depositi in denaro.

Il progetto permette a tutti di accedere facilmente al mining di BTC anche attraverso una dashboard molto intuitiva; chi vuole ottenere altri tipi di entrare può inoltre sfruttare anche lo staking, per cui, chi lo vuole, potrà bloccare i propri BTCMTX, contando su un APY attuale del 55%

Sarà inoltre possibile accedere da subito ai meccanismi di ricompensa, comprando i token in prevendita con ETH e corrispondendo una tassa di $0,015; ma sarà anche possibile scambiare USDT, MATIC, usare la BNB chain o una carta bancaria, con la condizione però di dover attendere il termine della presale per staking e stake-to-mine.

Stando anche a ciò che, su base storica, ha comportato l’halving di BTC, BTCMTX potrebbe esplodere con il listing, facendo da 10x a 50x, secondo gli esperti del settore, e naturalmente se le condizioni di mercato lo consentiranno: chi è interessato può quindi restare aggiornato e valutare se investire anche soli $10 in Bitcoin Minetrix.

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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