C’è molta attesa per l’halving di Bitcoin che dovrebbe avvenire il 20 di aprile: per questo motivo fioccano le previsioni in merito ai movimenti di prezzo che potrebbe subire BTC in conseguenza di questo importantissimo evento.
Tuttavia in tutte e tre le occasioni precedenti (2012, 2016 e 2020) l’effetto dell’halving sul prezzo di Bitcoin si è verificato solamente diversi mesi dopo l’avvenimento, ed anche questa volta potrebbe non essere differente.
Summary
Le previsioni sul prezzo di Bitcoin a breve termine prima dell’halving
Un’ipotesi che circola molto di questi tempi è che prima dell’halving il prezzo di Bitcoin potrebbe tentare di far registrare nuovi massimi.
Infatti è possibile che la bull run degli ultimi mesi sia stata influenzata proprio dall’attesa per l’halving, e per le sue conseguenze sul prezzo di Bitcoin, ma molti potrebbero non aver capito che tale effetto potrebbe anche arrivare diversi mesi dopo.
Quindi è possibile che da mesi vi sia una sorta di FOMO latente e serpeggiante da parte di chi vuole acquistare BTC prima dell’halving nella convinzione che dopo il suo avvento il prezzo possa salire.
Invece, sebbene diversi analisti sostengano che prima dell’halving il prezzo potrebbe ancora crescere grazie all’attesa dell’evento ed a questa sorta di FOMO serpeggiante, c’è il rischio che l’evento in sè risulti essere deludente per chi si aspetta una risalita del prezzo dopo il suo avvento.
A tal proposito l’ipotesi che circola è che nell’ultima decade di aprile il prezzo di Bitcoin potrebbe addirittura scendere, anche perchè maggio spesso non è un mese particolarmente positivo per i mercati finanziari globali.
Quindi sul medio-breve periodo l’ipotesi che sembra circolare di più è quella che la bull run iniziata più di cinque mesi fa possa continuare fino all’halving, per poi interrompersi bruscamente.
Post-halving: Le previsioni a lungo termine sul prezzo di Bitcoin (BTC)
Le cose però cambiano se ci si sposta sul medio-lungo periodo.
Infatti è possibile che, così come nelle tre occasioni passate, qualche mese dopo l’halving inizino a manifestarsi i segni positivi delle sue conseguenze sul prezzo di Bitcoin.
Ad esempio, secondo l’ultimo report Bitfinex Alpha pubblicato ieri, gli effetti dell’halving sul prezzo di BTC potrebbero spingere il prezzo del token su del 160% nei prossimi 12-14 mesi, per fargli raggiungere e forse superare i 150.000$.
Questa previsione è stata effettuata basandosi sull’analisi dei precedenti eventi ed utilizzando modelli statistici.
Gli analisti di Bitfinex però evidenziano anche che vi sono alcune differenze fondamentali tra l’attuale ciclo e quelli precedenti, in particolare a causa del fatto che mai prima d’ora il prezzo di Bitcoin aveva fatto registrare nuovi massimi storici nei mesi appena precedenti all’halving.
Inoltre vi sono anche altri fattori chiaramente diversi rispetto al passato, come le dinamiche della domanda dei nuovi ETF, ed il comportamento di chi ha acquistato BTC di recente a prezzi molto alti.
Sul breve termine gli analisti di Bitfinex ad esempio ipotizzano che i prezzi rimangano volatili ma compressi tra 65.000$ e 71.000$.
Il commento
Al loro ragionamento gli analisti di Bitfinex hanno aggiunto questo commento:
“Il ciclo attuale si distingue da tutti gli altri cicli precedenti poiché il prezzo di Bitcoin ha già raggiunto un nuovo massimo storico (ATH), anche prima dell’halving. Questa anomalia potrebbe essere interpretata come un indicatore rialzista, ma introduce anche un livello di incertezza nelle dinamiche del mercato.
Inoltre, circa 1,875 milioni di BTC, che rappresentano il 9,5% dell’offerta circolante, sono stati acquistati al di sopra dei 60.000 dollari, con una parte significativa attribuita ai detentori a breve termine, inclusi nuovi acquirenti spot e circa 508.000 BTC in ETF spot statunitensi. Ciò sottolinea l’impegno attivo dei detentori di titoli a breve termine a prezzi più elevati, riflettendo l’evoluzione delle dinamiche di proprietà nel contesto dell’attività di mercato e dell’influenza istituzionale attraverso gli ETF spot. L’aumento dei movimenti delle entità suggerisce uno spostamento del ciclo verso la graduale distribuzione dell’offerta dormiente e delle prese di profitto”.
Il paragone con il 2021
Anche nel 2021, ovvero l’anno dell’ultima grande bull run, il prezzo di Bitcoin era salito molto da novembre fino ad aprile.
Il 17 di aprile fece registrare il nuovo ATH, a circa 64.000$, per poi iniziare una discesa che si protrasse anche per tutto maggio riportando il prezzo a circa 30.000$.
Fu un vero e proprio crollo, che fu ingigantito dal nuovo ban cinese sul mining.
Tuttavia se sul breve periodo i miner cinesi spensero le macchine, e si generò panico, sul medio-lungo termine il problema fu completamente riassorbito. Infatti a novembre dello stesso anno BTC fece registrare un nuovo ATH a circa 69.000$.
Bisogna sempre distinguere tra il comportamento di chi acquista Bitcoin come investimento, e chi invece lo acquista solo per scopi speculativi. Ovvero bisogna distinguere tra chi lo acquista solo per sperare di rivenderlo a breve a prezzo più alto, e chi invece lo acquista per inserirlo in portafoglio con obiettivi di lungo periodo.
I cosiddetti holder, ovvero coloro che acquistano per tenere, hanno una maggiore capacità di non farsi prendere dalle emozioni, mentre gli speculatori spesso semplicemente non vedono l’ora di rivendere ciò che hanno acquistato.