HomeBlockchainRegolamentazioneFrancia: la nuova tassazione di Gabriel Attal coinvogerà anche le crypto?

Francia: la nuova tassazione di Gabriel Attal coinvogerà anche le crypto?

Gabriel Attal, il Primo Ministro di Francia, ha annunciato che ci sarà una potenziale nuova tassa sulle rendite, ma non è ancora chiaro se coinvolgerà anche le crypto. 

Gabriel Attal e la nuova tassazione sulle rendite entro giugno in Francia: saranno coinvolte anche le crypto? 

Gabriel Attal, il Primo Ministro di Francia, ha annunciato al gruppo Renaissance dell’Assemblea Nazionale di voler presentare entro giugno una nuova proposta di tassazione sulle rendite.  

L’obiettivo è quello di ridurre il deficit del Paese, anche se non è ancora chiaro se la nuova tassazione coinvolgerà le rendite derivanti dal settore crypto. 

“Il Primo Ministro Gabriel Attal ha annunciato l’intenzione di presentare entro giugno una proposta di tassazione delle rendite per ridurre il debito del Paese. I titolari di polizze di assicurazione sulla vita o di conti di risparmio Livret A potrebbero essere tassati.”

A quanto pare, in Francia sono dunque tutti in movimento per capire quali saranno le categorie più colpite, compresa la community di crypto holder e trader. 

Sondando il terreno, c’è BFM TV che sembra aver avuto conferma dallo stesso Attal che la tassazione non colpirà gli individui:

“Gabriel Attal ci assicura che gli individui non saranno colpiti dalla tassazione delle rendite”

Gabriel Attal e la tassazione sulle rendite (forse anche crypto) per ridurre il deficit della Francia

La nuova proposta di Attal della tassazione sulle rendite (forse anche crypto) vuole raggiungere l’obiettivo di ridurre il deficit del Paese. 

A tal proposito, pare che il governo francese mira a ridurre il deficit al 3% del PIL entro il 2027, invece che il 5,5% registrato nel 2023. 

Ad ogni modo, in Francia esiste già una crypto tassa. In pratica, in Francia le eventuali plusvalenze derivanti dalla vendita di asset digitali come Bitcoin o altre criptovalute, sono tassate come profitti industriali e commerciali (BIC), nel caso facciano parte della prassi abituale. 

In merito alle plusvalenze occasionali, e cioè quelle generate dai privati, in Francia si segue l’articolo 41 della legge finanziaria per il 2019. 

Secondo l’articolo 150 VH bis del TUF, le plusvalenze generate complessivamente nell’arco dell’anno fiscale sono imponibili solamente se il totale delle vendite è superiore a 305€. Si tratta di una soglia così bassa che fa sì che praticamente tutte le plusvalenze risultino tassabili. 

Il sondaggio dell’AMF sull’adozione crypto in Francia

A fine 2023, l’Autorité des Marchés Financiers (AMF) ha condotto un sondaggio che ha rivelato che il 9% degli adulti in Francia è attivamente impegnato nel fiorente regno dell’adozione di investimenti crypto. 

Nel sondaggio sono stati coinvolti oltre mille nuovi investitori al dettaglio, rivelando che la tendenza distintiva per il settore crypto è più evidente tra i giovani, col 24% degli adulti francesi che partecipano a vari strumenti finanziari. 

Questa propensione indica una trasformazione generazionale nelle preferenze di investimento, con un evidente spostamento verso le soluzioni finanziarie digitali. 

Con un’età media di 36 anni e una rappresentanza sostanziale sotto i 35 anni, questi nuovi investitori presentano un profilo vario e giovanile. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS

GoldBrick