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Kraken lancia un suo wallet crypto non-custodial

Il noto exchange crypto americano Kraken ha lanciato un suo wallet non custodial. 

Si tratta di un app per iOS (iPhone) che consente agli utenti di conservare e custodire in proprio le criptovalute. 

Il nuovo crypto wallet Web3 di Kraken

Purtroppo non sono ancora molti gli exchange crypto che hanno lanciato un wallet non-custodial. 

Il più celebre forse è quello di Coinbase, il maggior exchange crypto americano, che lo lanciò diversi anni fa. Più di recente ne ha lanciato uno anche Binance, che però non sembra essere del tutto self-custodial. Binance però possiede l’azienda che ha sviluppato Trust Wallet, uno dei wallet non-custodial più utilizzati al mondo. 

Invece il wallet crypto non-custodial di Kraken non solo è totalmente self-custody, dato che il seed lo possiede solamente l’utente, ma è anche open-source e privo di KYC. 

Nella pagina ufficiale relativa alla privacy del nuovo wallet di Kraken c’è scritto che le uniche informazioni dell’utente che memorizza sono gli indirizzi IP e gli indirizzi pubblici utilizzati. 

Inoltre scrivono:

“Quando utilizzi i nostri servizi, miriamo a raccogliere la quantità minima possibile di dati personali da te. La tua privacy è la nostra priorità”.

Specificano che la raccolta dei dati sugli IP e sugli indirizzi è necessaria per la conformità normativa. 

In particolare raccolgono automaticamente gli indirizzi IP degli utenti che risultano collegati da paesi sanzionati, mentre tutti gli altri indirizzi IP non vengono archiviati. 

Inoltre registrano gli indirizzi pubblici di tutti gli utenti che utilizzano il wallet, ma non li collegano ad alcun dato personale, a meno che l’indirizzo IP non risulti provenire da ​​un paese sanzionato. 

Si tratta pertanto non solamente di un classico wallet crypto non-custodial, ma anche senza KYC. 

Le altre caratteristiche del crypto wallet non-custodial di Kraken

Kraken definisce questo suo nuovo wallet come semplice, sicuro e potente.

Si tratta di un wallet multi-chain che per ora supporta le blockchain di Bitcoin, Ethereum, Solana e Dogecoin, oltre ai layer-2 di Ethereum Polygon, Arbitrum, Optimism e Base. 

Curiosamente Base è il layer-2 lanciato dalla concorrente Coinbase. 

Quindi non supporta nè Tron, nè soprattutto BSC della rivale Binance. Quest’ultima assenza potrebbe giocare un po’ a sfavore, perchè è in assoluto la terza blockchain più usata in ambito DeFi dopo Ethereum e Tron stessa. 

Tuttavia specificano che queste sono le blockchain “inizialmente” supportate, e questo fa pensare che in futuro potrebbero aggiungerne altre. 

Inoltre essendo un wallet non-custodial e senza KYC può essere utilizzato da tutti, anche da coloro che non sono ancora registrati all’exchange Kraken, che è un CEX ovvero un exchange centralizato. 

Essendo però un wallet non-custodial non consente la compravendita e lo scambio di criptovalute diretto tramite il CEX. Anzi, per ora non sembra nemmeno consentire swap interni diretti, anche se consente la connessione con diversi DEX per poter effettuare lì gli scambi. 

Supportando la rete Solana e il layer-2 di Ethereum come Arbitrum, può essere utilizzato anche su DEX che hanno costi di commissione molto bassi, risolvendo in questo modo il problema dovuto all’assenza di un servizio di swap interno. 

La sicurezza

I punti chiave su cui Kraken insiste maggiormente sono la sicurezza e soprattutto il servizio clienti. 

In genere infatti i wallet non-custodial non hanno un servizio clienti. Invece quello di Kraken Wallet risulta essere attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno. Di fatto consentono agli utenti del wallet di utilizzare il servizio clienti dell’exchange. 

Questo potrebbe essere un vantaggio competitivo non da poco rispetto ad altri wallet non-custodial, soprattutto per quanto concerne gli utenti alle prime armi. 

A dire il vero gli utenti alle prime armi spesso preferiscono di gran lunga i wallet custodial, come quelli integrati all’interno dei CEX, perchè risultano essere più semplici da utilizzare e soprattutto non richiedono di assumersi la responsabilità della conservazione in via esclusiva del seed. 

Tuttavia prelevare i propri fondi dai CEX per conservarli su un wallet non-custodial mette al riparo dalla chiusura o dal fallimento del CEX, come già accaduto diverse volte in passato ad esempio con il caso FTX. Il rovescio della medaglia è che se il seed viene conservato in modo non adeguato potrebbe cadere nelle mani di malintenzionati che con quel seed possono svuotare il wallet dell’utente. 

Sebbene per i produttori dei wallet non-custodial non vi sia alcun modo di proteggere il seed degli utenti, lasciando esclusivamente all’utente stesso il compito di proteggerlo, un servizio clienti sempre attivo potrebbe lo stesso aiutare anche i meno esperti ad iniziare ad utilizzare queste tecnologie così innovative e diverse rispetto a tutte le altre precedenti. 

Per sottolineare l’importanza della sicurezza del wallet, Kraken ha deciso di rendere open-source il suo codice. È in assoluto il primo grande exchange crypto che rilascia un suo wallet open-source. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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