Sabato è stato compiuto un piccolo passo in avanti verso l’approvazione degli ETF su Ethereum spot negli USA.
Infatti, la domanda di Franklin Templeton per l’emissione del Franklin Ethereum TR Ethereum ETF (EZET) è stata listata sul sito web di DTCC.
Summary
Il listing su DTCC: un passo verso l’approvazione degli ETF su Ethereum
Nonostante questa sia da considerare a tutti gli effetti una buona notizia, perlomeno in teoria, non significa però affatto che la SEC si stia orientando verso l’approvazione degli ETF su ETH spot.
Infatti la stessa DTCC ha specificato che si tratta solamente di una loro pratica standard per prepararsi all’eventuale lancio di nuovi ETF sul mercato, e che non ha a che fare con il processo di approvazione della SEC.
Sulla pagina del sito web di DTCC che elenca sia gli Exchange Traded Funds attivi che quelli in fase pre-lancio scrivono:
“Questo file include sia gli ETF attivi che possono essere elaborati presso DTCC sia gli ETF che non sono ancora attivi (“pre-lancio”) e, pertanto, non possono essere elaborati presso DTCC, a meno che e fino a quando tali titoli non abbiano ricevuto tutte le necessarie approvazioni normative ed altre”.
DTCC infatti non è una borsa in cui si possono scambiare titoli, ma una piattaforma tecnologica che fornisce servizi tecnici alle borse.
Quindi è più che logico che ben prima del reale sbarco in borsa si preparino per potersi fare trovare pronti nel caso in cui un ETF sia effettivamente in procinto di essere lanciato sui mercati.
Il caso degli ETF su Bitcoin
Anche per quanto riguarda il lancio degli ETF su Bitcoin spot sulle borse USA DTCC listò i nuovi titoli ben prima del lancio effettivo.
Era l’ottobre del 2023, ovvero tre mesi prima dell’approvazione da parte della SEC.
Da notare che in tutte le precedenti volte in cui la SEC aveva poi bocciato le richieste di emissione di ETF su Bitcoin spot non si era diffusa in precedenza la notizia del loro listing su DTCC.
Per questo motivo la notizia del listing di EZET sta facendo ben sperare alcuni, ma in realtà sarebbe scorretto interpretarlo come un effettivo buon segno nella direzione dell’approvazione.
La SEC sarà costretta a prendere una decisione già nel mese di maggio, e dopo l’approvazione degli ETF su Ethereum spot ad Hong Kong in molti si aspettano che anche la SEC finisca per approvarli.
Tuttavia la procedura potrebbe anche rivelarsi più lunga.
Infatti per quanto riguarda gli ETF su Bitcoin spot la SEC in un primo momento li bocciò tutti, salvo poi essere costretta a fare retromarcia solamente da una sentenza di un tribunale.
In teoria anche questa volta le cose potrebbero andare in modo simile. Ovvero, la SEC a maggio potrebbe bocciare la richiesta di emissione di ETF su Ethereum spot, adducendo come scusa il fatto di considerare ETH una security non registrata.
A quel punto qualcuno dei richiedenti potrebbe fare come Grayscale nel 2022 e denunciare la SEC. Il caso così finirebbe in tribunale, e dopo mesi di dibattimento toccherebbe ad un giudice pronunciarsi a riguardo.
Occorre sottolineare che la SEC non ha il diritto di decidere quali asset vadano considerati security non registrate, mentre i giudici sì. Quindi l’ultima parola spetterà al giudice, ma se si andrà per vie legali la sentenza potrebbe non arrivare prima della fine dell’anno.
L’influenza delle elezioni sull’approvazione degli ETF su Ethereum spot
Un punto chiave potrebbe essere che ad inizio novembre negli USA si terranno le elezioni presidenziali.
L’attuale presidente della SEC, Gary Gensler, fu nominato dall’attuale presidente democratico Joe Biden pochi mesi dopo l’inizio del suo incarico da presidente.
Gensler sembra molto vicino agli ambienti democratici, e difficilmente in questo anno di elezioni farà qualcosa che possa danneggiare il suo presidente.
I democratici USA sono in gran parte contrari alle criptovalute, e se si sono dovuti fare andare bene la decisione del tribunale dell’anno scorso che ha di fatto intimato alla SEC di approvare gli ETF su Bitcoin spot, potrebbero fare più difficoltà a digerire l’approvazione da parte della SEC di Gensler degli ETF su Ethereum spot.
Tuttavia appena concluse le elezioni le pregiudiziali elettorali dovrebbero cadere, anche perchè nel caso di vittoria di Biden inizierebbe il suo secondo mandato, rendendolo così non più candidabile in futuro.
Gli ETF crypto
Va infine ricordato che gli ETF su Bitcoin ed Ethereum spot non sono stati approvati solamente ad Hong Kong.
Sulle borse europee ad esempio già da diversi anni esistono prodotti simili (in gran parte ETN), e persino sulla borsa canadese di Toronto sono presenti ormai da anni.
Quella della SEC appare più una battaglia propagandistica, che una vera e propria lotta con il coltello tra i denti, anche perché si preannuncia comunque come una battaglia probabilmente già persa.
La stessa idea che ETH vada considerata una security non registrata, per via dello staking, in realtà fa acqua da tutte le parti, anche perchè XRP è già stata dichiarata da un giudice come una criptovaluta che non può essere considerata come un contratto di investimento, quando è scambiata sul mercato secondario (gli exchange).
In altre parole Gensler facilmente finirà per perdere su tutta la linea, ed è anche possibile che ne sia consapevole.
Quello che sta cercando di fare probabilmente è difendere la linea politica dei suoi referenti politici, nella speranza che in caso di riaffermazione di Biden possa essere confermato ai vertici dell’agenzia governativa.