HomeBlockchainRegolamentazioneGli USA hanno votato per il ban della CBDC della Fed?

Gli USA hanno votato per il ban della CBDC della Fed?

Ieri la Camera dei deputati del Congresso USA ha votato a favore del ban nei confronti della Fed per l’emissione di una CBDC. 

I favorevoli sono stati 216, ovvero il 57% dei votanti, quindi il ban è stato approvato dalla Camera con una maggioranza netta ma non schiacciante.

Hanno votato a favore tutti i 213 deputati repubblicani, mentre tra i democratici 192 hanno votato contro e solo 3 a favore. Però ci sono stati anche 18 democratici che si sono astenuti, e 4 repubblicani. 

Il CBDC Anti Surveillance State Act: il ban della Camera degli USA per la Fed

L’atto approvato ieri dalla Camera degli USA è stato chiamato CBDC Anti Surveillance State Act (H.R.5403).

La proposta è stata avanzata dal repubblicano Tom Emmer, già salito agli onori della cronaca l’anno scorso per aver proposto la rimozione forzata di Gary Gensler dalla presidenza della SEC con un’iniziativa parlamentare che però poi si è arenata. 

Il CBDC Anti Surveillance State Act si propone di modificare il Federal Reserve Act per vietare alla Fed statunitense di utilizzare una valuta digitale della banca centrale per la sua politica monetaria e per altri scopi.

Il passaggio alla Camera di ieri è stato però solamente il primo passaggio in aula, perchè ora dovrà andare all’approvazione del Senato. 

Data la maggioranza solida ma non schiacciante ottenuta alla Camera, non è però del tutto scontato che passi anche al Senato. 

Inoltre mentre alla Camera hanno la maggioranza i repubblicani, con 217 seggi su 453, al Senato la maggioranza ce l’hanno invece i democratici con gli indipendenti, con 51 seggi complessivi su 100. 

Tuttavia i repubblicani sono 49, quindi è sufficiente che un paio di indipendenti (che sono tre in totale) voti a favore perchè la legge passi. 

Nel caso in cui passasse anche al Senato dovrebbe poi solo venire firmata dal Presidente per diventare legge. 

La campagna elettorale

Non bisogna però dimenticarsi che gli USA sono in piena campagna elettorale per le elezioni presidenziali di novembre. 

Il voto favorevole dei repubblicani nei confronti del CBDC Anti Surveillance State Act alla Camera potrebbe anche essere una mossa propagandistica, soprattutto nel caso in cui i democratici dovessero riuscire a bocciare la proposta di legge al Senato. 

In questa campagna elettorale i repubblicani sembrano essere maggiormente schierati a favore della protezione delle libertà individuali di quanto non lo siano i democratici, e ciò sembra essere confermato dalle parole della deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene pronunciate ieri in aula durante le votazioni. 

Greene, che è salita agli onori della cronaca in passato per avere dato credito alla teoria del complotto QAnon, ha dichiarato che lo Stato con la CBDC vuole controllare i soldi dei cittadini in modo da poter controllare i cittadini stessi.

Ha anche affermato che il governo non dovrebbe mai essere in grado di vedere come gli americani spendono i loro soldi, o avere la possibilità di disattivare il loro potere di spesa quando lo ritengono opportuno.

Ha aggiunto: 

“L’idea di una valuta digitale della Banca Centrale è terrificante”.

Questi sono evidentemente toni da campagna elettorale, tanto che il video del suo intervento alla Camera è stato ripreso e condiviso da molte persone su X. 

Le conseguenze

Per ora, in assenza del voto favorevole del Senato, il CBDC Anti Surveillance State Act non è ancora legge. 

Qualora anche il Senato dovesse approvarlo, e qualora anche il Presidente desse il suo assenso, di fatto impedirà ai “burocrati non eletti di emettere una valuta digitale della banca centrale” negli USA, così come si legge nel comunicato stampa ufficiale della Camera. 

Il comunicato afferma anche che la CBDC minaccerebbe il diritto degli americani alla privacy finanziaria.

Il presidente della Camera, il repubblicano Patrick McHenry, ha affermato che esistono già al mondo governi che hanno utilizzato il proprio sistema finanziario come arma contro i propri cittadini, come ad esempio il Partito Comunista Cinese che sta cercando proprio di utilizzare una CBDC per monitorare le abitudini di spesa dei suoi cittadini. 

McHenry rivela che i dati raccolti dal governo cinese grazie all’utilizzo della loro CBDC vengono utilizzati per creare un sistema di credito sociale che premia o punisce le persone in base al loro comportamento.

Ha dichiarato: 

“Questo tipo di sorveglianza finanziaria non trova posto negli Stati Uniti”. 

Ha anche accusato esplicitamente l’amministrazione democratica di Joe Biden di non essere d’accordo con queste affermazioni, citando un ordine esecutivo della Casa Bianca del 2022 che spingeva proprio per la ricerca e lo sviluppo delle CBDC. 

Ha però anche aggiunto che, qualora il CBDC Anti Surveillance State Act diventasse legge, semplicemente imporrebbe l’autorizzazione obbligatoria del Congresso per l’emissione di una qualsiasi CBDC negli USA. 

Quindi non si tratta di un ban totale vero e proprio, ma solo del divieto per la Fed di emettere una propria CBDC senza l’autorizzazione del Congresso. In futuro, con maggioranze differenti, non è affatto da escludere che il Congresso possa autorizzare l’emissione di una CBDC. 

Anzi, dato che spesso i politici cambiano idea a seconda delle loro necessità, non è nemmeno da escludere che coloro che oggi si dicono contrari un domani possano diventare favorevoli. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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