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Bitcoin: colloqui tra Argentina e El Salvador

El Salvador è il primo Stato al mondo ad aver dichiarato Bitcoin valuta a corso legale, ed il nuovo Presidente dell’Argentina in campagna elettorale promise che avrebbe preso in considerazione l’ipotesi di seguire il loro esempio.

Dal momento della sua elezione ormai sono passati diversi mesi, ma per ora Milei non ha ancora fatto nulla che riguardi Bitcoin. 

Le cose però potrebbe essere sul punto di cambiare. 

Peso: Il problema della valuta locale

El Salvador non ha più una sua valuta locale dal 2001. Da allora ha sempre utilizzato il dollaro americano come valuta fiat a corso legale, quindi non è stato particolarmente difficile decidere ad un certo punto di aggiungere anche Bitcoin tra le valute a corso legale del Paese. 

Per l’Argentina invece il discorso è un po’ più complesso. 

Infatti il Paese ha ancora una sola valuta a corso legale, il suo Peso argentino (ARS). 

Tuttavia si tratta di una valuta che, sebbene circoli ancora effettivamente in Argentina, ha perso e sta perdendo molto del suo potere di acquisto. 

Il problema è che l’inflazione in Argentina è salita quasi al 300%, mentre un anno fa era al 114%, ed a fine 2020 era al 36%. 

Per tornare però a valori ritenuti comunemente più accettabili bisogna risalire addirittura a fine 2015, quando era già comunque superiore al 14%. Per tornare al 5% bisogna risalire al 2009, e per tornare al 3% addirittura al 2003, ovvero ben 21 anni fa. 

Con un tale ritmo di svalutazione interna la perdita del potere di acquisto del peso argentino è un problema sempre più grave, soprattutto per chi ha redditi fissi. 

Per cercare di contenere il problema ormai molti argentini semplicemente utilizzano dollari americani al posto dei peso, ma la sostituzione totale è ancora lungi dal poter avvenire. 

La soluzione di Milei

La soluzione proposta dal nuovo presidente Javier Milei è semplice: fare come in El Salvador e smettere di utilizzare la valuta locale, abbracciando appieno la dollarizzazione del Paese. 

In El Salvador in effetti ha funzionato, perchè utilizzare una valuta stabile, anche se estera, è molto meglio che utilizzare una valuta locale che continua a perdere gran parte del suo potere di acquisto. 

Tuttavia sebbene Milei avesse promesso in campagna elettorale la chiusura della banca centrale argentina (Banco Central de la República Argentina, BCRA), e la dollarizzazione del Paese, non è ancora riuscito ad intraprendere questo percorso, perchè in Parlamento non ha una maggioranza assoluta che lo appoggi. 

Il Parlamento argentino però potrebbe presto rendersi conto che per gli argentini utilizzare una valuta fiat estera ma stabile potrebbe comunque essere molto meglio rispetto a dover utilizzare una valuta nazionale che continua a perdere valore, e quindi prima o poi Milei potrebbe riuscire ad ottenere dal Parlamento il via libera alla chiusura della BCRA ed allo stop all’utilizzo del peso argentino. 

A quel punto la dollarizzazione sarebbe inevitabile, come lo fu agli inizi degli anni duemila in El Salvador. 

Argentina: Bitcoin come stessa soluzione di El Salvador

Una volta avvenuta la dollarizzazione, l’Argentina potrebbe decidere di seguire El Salvador anche nell’iniziativa di aggiungere Bitcoin alle valute a corso legale nel Paese, così da avere dollaro e BTC al posto del Peso. 

A tal proposito, le autorità di regolamentazione argentine di recente hanno parlato con le loro controparti in El Salvador proprio dell’adozione di Bitcoin, come confermato direttamente dalla National Securities Commission of Argentina (CNV) e dal governo del paese con un comunicato stampa ufficiale

Nel comunicato stampa si dice che il presidente e la vicepresidente della CNV, Roberto E. Silva e Patricia Boedo, hanno incontrato il presidente della Commissione Nazionale per gli Asset Digitali (CNAD) di El Salvador, Juan Carlos Reyes.

Il comunicato aggiunge anche in modo esplicito ed inequivocabile: 

“si sono rivolti al esperienza del Paese centroamericano di essere stato il primo al mondo ad adottare Bitcoin come moneta avente corso legale”.

Quindi non solo il tema dell’incontro era proprio quello di esplorare la possibilità che anche l’Argentina possa dichiarare Bitcoin valuta a corso legale, ma sembra proprio che l’iput di questa iniziativa sia stato governativo, ovvero arrivato proprio da Milei in persona. D’altronde il nuovo presidente non ha mai nascosto il suo giudizio favorevole di Bitcoin. 

Il presidente della CNV, Roberto Silva, ha dichiarato: 

“El Salvador è emerso come uno dei paesi leader, non solo nell’uso di Bitcoin, ma si è anche distinto nel mondo degli asset crypto.

Ha creato una commissione specifica, la Commissione Nazionale per i Beni Digitali (CNAD), e quindi dispone di un’esperienza molto preziosa per la CNV in questo momento. 

Vogliamo rafforzare i legami con la Repubblica di El Salvador e per questo esploreremo la possibilità di firmare accordi di collaborazione con loro”.

Queste dichiarazioni fanno davvero pensare che in Argentina stiano facendo sul serio, anche se è ancora decisamente troppo presto per immaginare una reale dichiarazione di Bitcoin come valuta a corso legale nel Paese. 

La vicepresidente Patricia Boedo oltretutto è stata anche in visita ufficiale a El Salvador di recente, ed ha dichiarato di aver avuto l’opportunità di scambiare esperienze durante quella visita, tanto da ritenere essenziale continuare a rafforzare i legami con una Repubblica che è pioniera in materia e che ha ormai una vasta esperienza. 

Dato che El Salvador sta diventando l’hub crypto principale di tutta l’America Latina, non è da escludere che l’Argentina voglia provare a fare qualcosa di simile. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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