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Il wallet crypto di Telegram irrigidisce il KYC

Il wallet crypto integrato in Telegram sta subendo alcuni cambiamenti significativi, tra cui l’imposizione di regole più rigide per quanto riguarda il KYC (Know Your Customer).

In particolare i nuovi aggiornamenti prevederebbero per gli utenti del wallet l’obbligo di fornire nome, numero di telefono e data di nascita per poter utilizzare tutte le funzionalità del wallet. 

Il wallet crypto di Telegram e le procedure richieste di KYC

Tecnicamente il wallet crypto integrato su Telegram (@wallet) è un bot sviluppato da terze parti. 

Questo genere di app interne a quella di Telegram vengono chiamate Mini Apps, e consentono agli sviluppatori di creare delle app che si integrano all’interno della celebre app di messaggistica così da offrire agli utenti altre funzionalità. 

Il wallet crypto di Telegram è stato sviluppato sulla blockchain di TON (The Open Network), ovvero Toncoin, un progetto crypto in realtà lanciato dalla stessa Telegram sei anni fa e poi sviluppatosi in modo teoricamente indipendente. 

Questo wallet ad oggi supporta, oltre a TON, solamente Bitcoin e USDT, e ieri è stato annunciato che da oggi cambia il provider che lo gestisce. 

Ora a gestire il wallet crypto di Telegram sarà WOT Global Solution.

L’avviso della società

Il comunicato ufficiale afferma che i servizi del wallet saranno forniti da un’altra società. 

Il cambiamento fa parte degli sforzi continui di Telegram di fornire servizi di migliore qualità.

Il nuovo fornitore per l’appunto è WOT Global Solution Ltd., ed è proprio questo passaggio di consegne che costringe a modificare i termini del KYC. 

Il comunicato afferma che continuando ad utilizzare il wallet crypto di Telegram si accetta il ​​trasferimento dei propri dati personali a WOT Global Solution. Tra questi dati rientrano tutti i dati già forniti e le informazioni raccolte mentre si utilizza il wallet, in conformità con l’Informativa sulla privacy. 

In particolare si tratta di nome, indirizzo, numero di telefono, dati delle transazioni e qualsiasi altro dato che Telegram potrebbe avere sugli utenti. 

Inoltre continuando ad utilizzare il wallet dopo questo avviso, si accetta anche automaticamente il ​​nuovo Contratto con l’utente del Wallet.

L’unico modo per rifiutare queste modifiche è quello di smettere di utilizzare il wallet crypto di Telegram, prelevare tutti i fondi ed eliminare il proprio account sul wallet stesso.

I limiti

Con questi cambiamenti, a partire da lunedì 3 giugno tutte le funzioni del wallet richiederanno i dettagli dell’account aggiornati, tranne che per i prelievi. 

Non va dimenticato che il wallet crypto di Telegram non consente solo il semplice deposito o prelievo, ma anche gli acquisti di criptovalute o i pagamenti in app

Ovviamente sono abilitati anche i trasferimenti tra wallet di differenti utenti. 

Dal 3 giugno l’unica funzione che sarà disponibile agli utenti che non avranno il KYC aggiornato saranno i prelievi, mentre per utilizzare tutte le altre funzioni occorrerà completare la verifica dell’identità. 

Sulla guida online del wallet sono riportate tutte le informazioni riguardanti il processo di KYC. 

Il KYC richiesto dal crypto wallet di Telegram

Il KYC, o verifica dell’identità, servono per consentire il controllo dell’accuratezza dei dati forniti, la verifica della legittimità delle transazioni e dei trasferimenti, e per valutare i rischi legati al possibile utilizzo della piattaforma per il riciclaggio di denaro.

La procedura di verifica non include solamente la verifica dell’identità, ma può anche prevedere la conferma dell’indirizzo di residenza e della fonte dei fondi. 

Per quanto riguarda il wallet crypto di Telegram la verifica dell’identità è considerata una procedura standard come per tutti i servizi crypto custodial che operano in conformità con i requisiti normativi.

Sono tuttavia previsti differenti livelli di verifica, che aumentano i limiti disponibili per le operazioni sul wallet, in particolare per quanto riguarda le transazioni in entrata ed i depositi, gli acquisti utilizzando una carta bancaria e gli acquisti sul mercato P2P.

Il livello di verifica di base prevede solamente nome e cognome, data di nascita e numero di telefono, mentre il livello esteso prevede anche il caricamento di un documento di identità ed il superamento di un controllo anti-bot. 

Esiste poi anche un livello avanzato che prevede il caricamento un documento che conferma l’indirizzo di residenza. 

Per poter utilizzare tutte le funzionalità del wallet occorre obbligatoriamente superare almeno il livello di verifica di base, altrimenti si può procedere solo ai prelievi. Gli altri due livelli superiori servono solo ad alzare i limiti di utilizzo, ma non aggiungono nuove funzionalità. 

I wallet custodial

I wallet crypto custodial sono tutti quelli per i quali non è l’utente a possedere le chiavi private, ma il fornitore del servizio. 

Dato che il wallet crypto di Telegram non consente all’utente di possedere le sue chiavi private, o il seed, si tratta di un wallet custodial. 

Chi fornisce servizi di wallet custodial deve rispettare precise norme di legge, tra cui quella della verifica dell’identità degli utenti. 

Inoltre dovrebbe anche assicurarsi che i fondi degli utenti siano al sicuro, dato che in teoria chiunque possegga le chiavi private di qualsiasi wallet crypto può utilizzare liberamente tutti i fondi in esso custoditi. 

Esistono pertanto forme più sicure del wallet di telegram per custodire le proprie criptovalute, anche se sono decisamente più complesse da utilizzare.

I wallet custodial offrono maggiore facilità di utilizzo a scapito però della sicurezza, ammesso che gli utenti dei wallet non-custodial siano in grado di conservare in sicurezza il seed o le chiavi private senza perderli. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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