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VanEck: le previsioni vedono Bitcoin a $2,9 milioni entro il 2050

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Il gestore patrimoniale VanEck ha pubblicato ieri un report in cui effettua previsioni sul prezzo di Bitcoin entro il 2050.

In base a determinati fattori analizzati come i crescenti squilibri economici, l’ondata di sfiducia verso le istituzioni e l’aumento dell’onere del debito si è ipotizzato un valore futuro della crypto pari a 2,9 milioni di dollari.

Se questa previsione vi sembra ottimista, restate fino alla fine perché questo è solo il “base case” in ottica neutra: il ”bull case” di VanEck vi farà fare i salti di gioia.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

VanEck e le previsioni di prezzo su Bitcoin nel 2050

VanEck, nota società statunitense di gestione patrimoniale, ha pubblicato un report molto interessante in cui fa una previsione su Bitcoin per l’anno 2050.

Supponendo che vengano eliminati alcuni ostacoli piuttosto elevati, il fornitore di ETF crittografici ha ipotizzato un prezzo base di 2,9 milioni di dollari.

Nel rapporto è scritto che Bitcoin potrebbe diventare una parte centrale dell’attuale sistema monetario internazionale, visto il crescente deterioramento della fiducia del popolo verso le istituzioni.

In particolare VanEck crede che vari squilibri economici, tensioni geopolitiche e l’aumento dei costi del debito porteranno a valorizzare Bitcoin come asset strategico.

Un altro fattore che guiderà l’adozione mondiale della criptovaluta sarà verosimilmente il declino del PIL globale relativo agli attuali leader economici come Stati Uniti, UE, Regno Unito e Giappone.

Matthew Sigel, responsabile della ricerca sulle risorse digitali presso Van Eck e uno degli autori del rapporto, ha commentato questo passaggio alla CNBC mercoledì:

“Pensiamo che molte di queste distorsioni derivino da … una massiccia allocazione errata del capitale dalla crisi finanziaria globale poiché i governi del G7 hanno abusato della stampa, spendendo denaro preso in prestito per obiettivi impossibili”.

Il portavoce dell’asset manager crede che una previsione milionaria di Bitcoin sia giustificata in quanto la moneta rappresenta una copertura verso questa forte incoscienza fiscale.

Come parte della previsione, è inclusa l’ascesa di Bitcoin come una valuta fondamentale per il commercio locale e globale. Nello scenario di base del rapporto è scritto che la criptovaluta rappresenterà nel 2025 il 10% degli insediamenti commerciali internazionali e il 5% del PIL.

Inoltre la crescita del settore layer-2 renderà la blockchain di Bitcoin sempre più efficiente e scalabile,  tale da rendere BTC assimilabile a una moneta di scambio.

Se le cose andranno come ipotizzato da VanEck, il prezzo del bitcoin aumenterà di valore di 44 volte, con un incremento annuo del 16% rispetto al suo valore attuale.

La sua capitalizzazione di mercato si attesterebbe intorno ai  61 trilioni di dollari: per rendere l’idea l’oro capitalizza 15,9 trilioni di dollari.

Bitcoin come valuta di riserva in USA e nel mondo

Nelle previsioni di VanEck per il 2025 è inclusa la teoria secondo cui Bitcoin diventerà una risorsa chiave nelle riserve valutarie estere.

In base a quanto ipotizzato sulla base delle tendenze mutevoli del sistema monetario internazionale, Bitcoin guadagnerà parte della quota di mercato delle monete FIAT.

In particolare VanEck crede che raggiungerà un peso del 2,5% nelle riserve valutarie internazionali, a spese di dollaro USA, euro, sterlina britannica e yen.

Fonte: https://www.vaneck.com/us/en/blogs/digital-assets/matthew-sigel-bitcoin-2050-valuation-scenarios-global-medium-of-exchange-and-reserve-asset/#bitcoin-scaling-and-l2s

A rafforzare ancora di più questa teoria ottimista per il futuro di Bitcoin nei prossimi 26 anni è l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Negli ultimi giorni si stanno infatti diffondendo molti rumors in cui si evince che l’attuale candidato repubblicano potrebbe rendere Bitcoin un asset di riserva strategico.

Questo sabato parlerà alla Bitcoin Conference di Nashville e già da lì potrebbe annunciare qualcosa scuoterebbe l’intera industria crittografica.

Uno dei maggiori esponenti di questa teoria è Bryan Courchesne, CEO e fondatore della società di investimento in criptovalute Daim, che in una recente intervista ha dichiarato quanto segue:

“Il Dipartimento di Giustizia detiene circa 200.000 unità di bitcoin quindi gli Stati Uniti sono il più grande detentore di bitcoin, e quindi potrebbero facilmente trasferire ciò al Dipartimento del Tesoro e iniziare da lì e avere 13 miliardi di dollari di bitcoin nel bilancio. Quindi è una mossa possibile, potrebbe solo essere difficile da realizzare”.

Non è escluso dunque che gli USA diventeranno a tutti gli effetti un holders di Bitcoin, allontanandosi dal comportamento di altri governi come quello tedesco.

Ciò indubbiamente, oltre a togliere supply dal mercato rendendo indisponibile per le vendite, creerà maggiore fiducia e prestigio nella moneta. 

In questo caso il prezzo di Bitcoin potrebbe facilmente arrivare ai valori previsti da VanEck.

Il “caso bullish” nella previsione di VanEck

Se pensate che la previsione di VanEck di 2,9 milioni di dollari per Bitcoin nel 2050 sia eccessivamente ambiziosa, non avete ancora visto lo scenario bullish.

Quanto appena descritto nei paragrafi precedenti è infatti lo scenario di base che tiene conto di forze in gioco neutre sul futuro della moneta crittografica.

Se però Bitcoin avrà la fortuna dalla sua parte, il suo prezzo potrebbe vedere un valore decisamente più significativo di quello immaginato.

Sulla base di  tre componenti chiave, PIL del commercio locale e internazionale, fornitura circolante di BTC e velocità di BTC; è possibile valutare il possibile movimento futuro dei prezzi.

Secondo le proiezioni del “bull case”, Bitcoin raggiungerà la folle cifra di 52,3 milioni di dollari nel 2050. Per arrivare a queste valutazioni incredibili dovrebbe però rappresentare circa il 20% di tutti gli scambi mondiali e il 10% del Domestic GDP.

Fonte: https://www.vaneck.com/us/en/blogs/digital-assets/matthew-sigel-bitcoin-2050-valuation-scenarios-global-medium-of-exchange-and-reserve-asset/#bitcoin-scaling-and-l2s

Nelle previsioni di VanEck, come indicato in figura c’è però anche un “bear case”.

L’asset manager ha infatti messo in guardia gli investitori sui potenziali rischi che potrebbero soffocare la crescita di domanda per Bitcoin.

Innanzitutto la domanda di energia da parte dei minatori richiede innovazione, mentre i loro ricavi necessitano di crescere a ritmo alto per compensare il dimezzamento quadriennale dell halving. A questo va aggiunto il pericolo che i governi possano mettere fuorilegge la criptovaluta, anche se ora con l’avvio degli ETF in USA sembra improbabile.

Inoltre anche i rischi della concorrenza delle altre valute e l’eccessivo controllo da parte dei grandi istituti finanziari potrebbero mettere un forte freno all’ascesa di Bitcoin.

In questo scenario macabro, la moneta arriverebbe nel 2025 ad un prezzo di 130.000 dollari.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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