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Crypto e DeFi possono combattere l’inflazione

Un recente report di IOV Labs ha evidenziato quale potrebbe essere il potere di crypto e DeFi nella lotta all’inflazione.

In particolare analizza come la DeFi sta rimodellando la finanza nei paesi dell’America Latina che soffrono di iperinflazione. 

L’iperinflazione

Con iperinflazione si identifica una situazione di inflazione particolarmente elevata tanto da indurre i cittadini ad utilizzare anche altre valute oltre a quella nazionale. 

Infatti in caso di iperinflazione l’aumento dei prezzi è così rapido e frequente che non conviene nemmeno più denominarli con la valuta locale.

Conviene, invece, denominarli con una qualche valuta dal valore più stabile, e poi effettuare la conversione in valuta locale solo al momento del pagamento. 

In genere basta un raddoppio dei prezzi nell’arco di tre anni per parlare di iperinflazione, e solitamente la causa è banalmente un aumento persistente della quantità di moneta in circolazione, eccessivo rispetto alla crescita del PIL.

In altre parole sono sufficienti tre anni con un’inflazione pari o superiore al 26% affinchè si possa parlare di iperinflazione. 

L’America Latina

In questo momento esistono ben cinque paesi dell’America Latina sopra questa soglia, ovvero Venezuela (318%), Argentina (138%), Suriname (54%), Cuba (37%), Haiti (31%), con in aggiunta la Colombia all’11% ed il Brasile al 5%. 

Il problema è che l’iperinflazione A volte arriva addirittura a minacciare la stessa sussistenza di una parte significativa della popolazione, risultando essere quindi una sfida cruciale da affrontare per gli Stati. 

Le tecnologie DeFi basate su criptovalute possono venir utilizzate per cercare di combattere il problema. 

Il report ad esempio evidenzia che più di un terzo degli abitanti di tutta l’America Latina ormai utilizza in alcuni casi le stablecoin per gli acquisti quotidiani, superando di gran lunga la media globale dell’11%.

Inoltre, le tecnologie basate su blockchain possono consentire agli istituti finanziari di risparmiare 10 miliardi di dollari in termini di riduzione dei costi delle transazioni transfrontaliere entro il 2030.

Tuttavia sebbene le società fintech dell’America Latina abbiano già ricevuto finanziamenti significativi negli ultimi anni, la regione deve ancora stabilire una sandbox normativa necessaria per testare prodotti DeFi innovativi in tal senso.

Le soluzioni basate su blockchain: crypto e DeFi per proteggersi dall’inflazione

La soluzione basata su blockchain di gran lunga più in uso già ora sono proprio le stablecoin. 

Il rapporto cita in particolare USDRIF, ovvero una stablecoin sviluppata su una sidechain di Bitcoin (Rootstock) che porta funzionalità di smart contract sulla rete Bitcoin, fornendo un asset stabile per individui e aziende che desiderano risparmiare o inviare denaro, ma che potrebbero essere disincentivati a causa dell’instabilità valutaria e dell’inflazione.

Il fatto è che in paesi come l’Argentina ormai sta avvenendo una sorta di dollarizzazione informale, ovvero emergente dal basso e non ancora imposta dall’alto. 

Tuttavia, le restrizioni all’acquisto di valuta estera spingono i cittadini o verso il mercato nero, dove i prezzi di cambio sono volatili, oppure sulle stablecoin. 

Al tempo stesso però i leader mondiali stanno tenendo d’occhio la DeFi, ufficialmente per affrontare problemi posti dall’attuale infrastruttura finanziaria, o per creare nuovi sistemi finanziari interoperabili, efficienti, convenienti ed accessibili, ma anche per provare a frenare il fenomeno quando avviene al di fuori dei controlli tradizionali. 

Probabilmente non vi è ancora un quadro normativo e tecnologico che consenta alle nuove soluzioni basate su blockchain di risultare un’arma efficace ad ampio spettro contro l’iperinflazione, ma le potenzialità sembrano esserci tutte. 

D’altronde una delle soluzioni tradizionali proposte ad esempio in Argentina è proprio la dollarizzazione imposta dall’alto, e quindi in teoria senza restrizioni. Con le stablecoin tali restrizioni non ci sono già ora. 

I commenti: l’utilità di crypto e DeFi contro l’inflazione

In merito al report, il responsabile dei servizi finanziari e dei servizi agli utenti, Toby Box, ha commentato dicendo: 

“Il nostro nuovo rapporto sottolinea il ruolo che le tecnologie blockchain e le stablecoin possono svolgere nell’aiutare le persone a salvaguardare i propri risparmi e ad affrontare le sfide dell’iperinflazione. Se vivi in un ambiente inflazionistico difficile , potresti cercare conforto nel dollaro USA. Man mano che le risorse digitali guadagnano terreno, stanno rapidamente diventando utili per le persone che hanno bisogno di trasferire valore in dollari statunitensi”.

Il CEO di IOV Labs, Daniel Fogg, ha aggiunto:

“Oggi, la blockchain di Rootstock è mantenuta, aggiornata e supportata da centinaia di ingegneri e costruttori impegnati in tutto il mondo. Per molti di loro, ottenere l’accesso ai dollari statunitensi, proteggere i beni dall’inflazione e garantire i risparmi dei malintenzionati non è un problema filosofico astratto, è una realtà quotidiana.

Ecco perché esiste Rootstock. Fungere da base migliore per una nuova economia. Progettato e costruito per le persone che hanno bisogno che questa nuova economia esista”. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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