HomeAIArgentina: il Ministero della Sicurezza adotta l’AI per combattere il crimine

Argentina: il Ministero della Sicurezza adotta l’AI per combattere il crimine

In Argentina, il Ministero ha istituito l’Unità Intelligenza Artificiale (AI) Applicata alla Sicurezza (UIAAS) per combattere il crimine informatico.  

Argentina: adottare l’AI a livello governativo contro il crimine informatico

In Argentina, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (AI) è diventato governativo. Il Ministero della Sicurezza del Paese ha istituito l’Unità Intelligenza Artificiale Applicata alla Sicurezza (UIAAS) per combattere la criminalità informatica. 

La decisione è stata presa dal Presidente Javier Milei, e sta sollevando preoccupazioni tra gli esperti di diritti umani e privacy.

In pratica, saranno utilizzati algoritmi di machine learning per analizzare dati storici sui crimini e prevedere possibili reati.

Nel documento, c’è l’elenco delle 11 funzioni in cui l’AI sarà adottata:

a. Pattugliare le reti sociali aperte, le applicazioni e i siti Internet, nonché il cosiddetto “deep Internet” o “Dark-Web”, al fine di indagare sui reati e identificarne gli autori, nonché di individuare situazioni di grave rischio per la sicurezza, nel quadro della Costituzione nazionale e della legislazione vigente.

b. Identificare e confrontare immagini su supporti fisici o virtuali.

c. Analizzare le immagini delle telecamere di sicurezza in tempo reale per individuare attività sospette o identificare persone ricercate mediante un facile riconoscimento.

d. Utilizzare algoritmi di apprendimento automatico per analizzare i dati storici dei crimini al fine di prevedere i crimini futuri e contribuire a prevenirli.

e. Identificare modelli insoliti nelle reti informatiche e rilevare le minacce informatiche prima che si verifichino gli attacchi. Ciò include l’identificazione di malware, phishing e altre forme di attacchi informatici.

f. Elaborare grandi volumi di dati provenienti da varie fonti per estrarre informazioni utili e creare profili di sospetti o identificare collegamenti tra casi diversi.

g. I droni pattugliano vaste aree, forniscono sorveglianza aerea e rispondono alle emergenze.

h. Eseguire compiti pericolosi, come lo smaltimento di ordigni esplosivi, utilizzando robot.

i. Migliorare la comunicazione e il coordinamento tra le diverse forze di polizia e di sicurezza federali, garantendo così una condivisione rapida ed efficiente delle informazioni critiche.

j. Analizzare l’attività dei social media per individuare potenziali minacce, identificare i movimenti dei gruppi criminali o anticipare i disordini.

k. Rilevare transazioni finanziarie sospette o comportamenti anomali che possano indicare attività illegali.

Argentina e l’AI contro il crimine: i motivi dietro tale decisione e le critiche

Analizzando il documento, ci sono dei punti che descrivono anche i motivi dietro la decisione dell’Argentina di adottare l’AI contro il crimine, a livello governativo. 

E infatti, l’Argentina ha considerato l’AI come tecnologia al servizio della sicurezza seguendo l’esempio di altri Paesi come gli Stati Uniti d’America, la Cina, il Regno Unito, Israele, la Francia, Singapore, l’India. Tali Paesi sarebbero già dei pionieri nell’uso dell’Intelligenza Artificiale nelle loro aree di governo e nelle Forze di Sicurezza.

Non solo, nello specifico, tali Paesi utilizzerebbero l’AI nell’analisi video e nel riconoscimento facciale, nella previsione dei crimini, nella sicurezza informatica, nell’analisi dei dati, nei droni e nella robotica, nella comunicazione e nel coordinamento. La descrizione segue con gli assistenti virtuali e nell’automazione, nell’analisi dei social network e nell’individuazione di frodi e anomalie.

Nello stesso tempo, però, tale decisione del governo di Javier Milei ha scatenato le critiche, soprattutto dalle diverse organizzazioni per i diritti umani. E infatti, Amnesty International Argentina avverte che una sorveglianza su larga scala potrebbe limitare la libertà di espressione, incoraggiando l’autocensura.

Anche il Centro argentino per gli studi sulla libertà di espressione ha detto che teme che la tecnologia possa essere usata per profilare indebitamente accademici, giornalisti e attivisti.

L’Osservatorio argentino di diritto informatico ha sottolineato che la risoluzione di sicurezza “giustifica la misura invocando esperienze comparative, di cui non viene mai fatta la minima analisi”. Nello stesso tempo, però, ha chiesto:

I sistemi di sicurezza della Cina o dell’India sono davvero paragonabili a quelli della Francia o di Singapore e, allo stesso tempo, tutti a quello dell’Argentina?”.

Cosa succede nel Regno Unito?

Di recente, è emerso che il governo del Regno Unito starebbe ripensando alla propria strategia di investimento sull’adozione della tecnologia AI. 

Nello specifico, il Regno Unito starebbe privilegiando il sostegno del settore pubblico rispetto agli investimenti diretti del settore, mentre emergono pesanti deficit delle finanze pubbliche. 

In pratica, al centro della discussione vi è la cancellazione di un fondo da 1,3 miliardi di dollari che era dedicato all’esplorazione di tecnologie correlate all’Intelligenza Artificiale. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
RELATED ARTICLES

Stay updated on all the news about cryptocurrencies and the entire world of blockchain.

MOST POPULARS