Ieri sera, presso gli studi ABC di Philadelphia è andato in onda il tanto atteso dibattito tra Donald Trump e Kamala Harris, scatenando la reazione inaspettata del prezzo di Bitcoin.
La democratica nella notte sembra aver accorciato le distanze con il repubblicano, portandosi addirittura in vantaggio secondo i dati Polymarket.
Mentre ci avviciniamo alle elezioni presidenziali USA di novembre, la situazione si fa sempre più calda e le previsioni iniziano ad avere un peso maggiore sull’industria crittografica.
Dove siamo diretti? Approfondiamo la questione di seguito.
Summary
La relazione tra il prezzo di Bitcoin e l’esito delle elezioni presidenziali USA: previsioni per novembre
Ormai è pubblicamente noto che lo scontro tra Donald Trump e Kamala Harris sta influenzando il prezzo di Bitcoin, determinandone la direzione nel breve termine.
La lotta alla supremazia in campagna elettorale in relazione alle prossime elezioni presidenziali USA del 18 novembre, influisce fortemente sul comportamento dei trader crittografici.
Di base c’è la convinzione che la vittoria del tycoon potrebbe favorire una crescita di Bitcoin e dell’intero settore crypto. Negli ultimi mesi Trump ha infatti più volte ribadito la sua simpatia per il settore affermando che, se eletto, sosterrà la “bitcoinizzazione” degli Stati Uniti.
Nei suoi piani c’è anche l’inserimento della criptovaluta all’interno del paniere degli asset di riserva della Treasury americana, viste le performance le sue performance storiche.
Dall’altro lato il potenziale ingresso in Casa Bianca di Kamala Harris sembra essere visto come una minaccia per l’industria delle crypto.
Da sempre i democratici si sono schierati contro l’innovazione tecnologico-finanziaria della blockchain, soprattutto durante l’attuale mandato Biden.
Indicativamente, anche se nel profondo a nessuno dei due candidati probabilmente interessa il futuro di Bitcoin, la vittoria di uno o dell’altro potrebbe portare ad esiti grafici completamente opposti.
Gli analisti di Bernstein si aspettano un rally della crypto in zona 80-90 mila dollari se a vincere sarà Donald Trump. Agli antipodi, la vittoria di Kamala Harris è prezzata in anticipo dagli esperti con un drop di prezzo fino a 30-40 mila dollari.
Nel mentre, fino a novembre, la moneta arancione potrebbe facilmente viaggiare nel macro range che va dai 50 ai 70 mila dollari.
Il collegio elettorale favorisce inizialmente il distacco di Donald Trump
Ieri sera, poche ore prima dell’inizio del dibattito elettorale tra Trump ed Harris, il prezzo di Bitcoin ha iniziato a salire rapidamente.
Dalle ore 18:00 fino alle 22:00 (UTC +2) i tori hanno fatto aumentare le quotazioni di circa il 2% portando BTC a ridosso dei 58.000 dollari.
Il motivo di questo breve pump, poi annullato nelle ore successive, sarebbe da attribuirsi ad un prospetto pubblicato dal giornalista e sondaggista Nate Silver.
Lo stesso ha infatti pubblicato sul proprio giornale “Silver Bulletin” un aggiornamento in merito alle previsioni dei voti dei vari collegi elettorali.
Mentre i dati dei voti popolari mostrano una situazione più neutra, con un leggero vantaggio per Harris, quelli dei collegi pongono Trump in netto vantaggio.
Nel dettaglio il repubblicano sarebbe favorito con una percentuale del 64,4%, contro il 35,3% della candidata democratica .
Fino a ieri sera, anche i dati del mercato di previsione Polymarket evidenziano il vantaggio di Trump con 52 punti percentuali contro 46 punti della Harris.
Addirittura il 6 settembre l’imprenditore miliardario raggiungeva il massimo vantaggio delle ultime settimane pre-elezioni allungando il divario a quota 53 punti.
Kamala Harris torna alla parità con Donald Trump e il prezzo di Bitcoin scende
Al termine del dibattito tra Trump ad Harris presso gli studi ABC, la democratica ha visto un forte rimbalzo delle previsioni elettorali, annullando il precedente rialzo del prezzo di Bitcoin.
Dopo oltre 90 minuti di discussioni ad alti toni, sorprendentemente la succeditrice di Joe Biden ha recuperato parecchio terreno perso.
Questa mattina infatti alle ore 5:15 AM (UTC+2) le probabilità di vincita dell’uno o dell’altro sono tornate in perfetta parità al 49%.
I dati Polymarket mostrano in questo momento invece un leggero vantaggio della Harris a 50 punti contro 49 punti di Trump.
Nelle prime ore del mattino il prezzo di BTC è conseguentemente crashato del 2,5%, tornando in zona 56.000 dollari.
Durante il dibattito Kamala Harris sembra aver avuto la meglio, con il popolo americano che ha preferito il suo atteggiamento su quello del contendente.
Nello scontro dialettico si è trattato di molti temi, come quello dei rapporti con l’estero, della sovranità degli Stati Uniti e della sicurezza pubblica.
In particolare Kamala ha accusato il tycoon di aver legami con i dittatori Putin e Kim Jong-un, e di non essere pronto ad affrontare il ruolo da Presidente.
Colpi bassi da parte della democratica che ha affermato quanto segue in diretta nazionale:
“Se Donald Trump fosse presidente, Putin sarebbe seduto a Kiev in questo momento, e capite cosa significherebbe, perché l’agenda di Putin non riguarda solo l’Ucraina”.
D’altra parte Trump non ha parlato di Bitcoin e di come la crescita del suo prezzo potrebbe avvantaggiare la situazione patrimoniale degli Stati Uniti.
In realtà nessuno dei due candidati ha trattato il tema crypto, rimasto ancora un argomento di nicchia. Trump piuttosto si è concentrato sulla sicurezza del Paese, accusando la vice Presidente di voler ridurre i fondi per la Polizia Statale.
Nel suo discorso il repubblicano si è appoggiato ad un recente fatto di cronaca avvenuto in Ohio, dove una donna immigrata avrebbe ucciso e poi mangiato un gatto in strada.