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PayPal e Venmo integrano i domini blockchain di Ethereum Name Service 

PayPal e Venmo hanno accettato di integrare i domini blockchain di Ethereum Name Service (ENS). Gli utenti potranno utilizzare i loro nomi ENS per inviare e ricevere le crypto su queste piattaforma di pagamento tradizionali. 

PayPal e Venmo e l’integrazione dei nomi blockchain di ENS

ENS Labs, la principale azienda sviluppatrice del protocollo di nomi di dominio Ethereum Name Service (ENS), ha annunciato di aver integrato la sua soluzione su PayPal e Venmo.  L’integrazione sarà disponibile prima per gli utenti degli Stati Uniti.

“Siamo entusiasti di annunciare che @ensdomains è ora supportato da @PayPal & @Venmo!Questa nuova funzione porta la potenza di ENS a milioni di persone, rendendo i trasferimenti di criptovalute più facili e sicuri che mai, a partire dagli USA.”

ENS è noto alla crypto community per fornire agli utenti di Ethereum un nome semplice e leggibile dall’uomo, invece del classico indirizzo lungo e alfanumerico della blockchain associato ai loro crypto wallet. 

Dunque, gli utenti dei due colossi dei pagamenti tradizionali di PayPal e Venmo, potranno ora inserire i loro indirizzo ENS quando vogliono trasferire le loro crypto. Difatti, ora le due piattaforme saranno in grado di identificare l’indirizzo del crypto wallet associato al nome ENS. 

PayPal e Venmo: disponibili i domini su blockchain di ENS per le transazioni crypto

Andando più nello specifico, ENS ha sottolineato come potrà essere utilizzata la sua soluzione sulle due piattaforme. 

In pratica, gli utenti potranno inserire il proprio nome ENS quando si inviano le crypto su PayPal e Venmo e le due piattaforme saranno in grado di associarlo automaticamente all’indirizzo di wallet corretto. 

Il beneficio principale è che gli utenti non dovranno più copiare e incollare lunghi indirizzi, ma potranno effettuare transazioni crypto facili anche sulle piattaforme di pagamento tradizionali. 

Non solo, ENS spiega che con la nuova funzione Rubrica, sarà possibile salvare e richiamare i nomi ENS e gli indirizzi dei portafogli più utilizzati per trasferimenti, in modo ancora più rapido.

Il nuovo servizio sarà offerto inizialmente solo negli Stati Uniti, ma l’intenzione è di espanderlo presto in altri Paesi. 

La proposta di lanciare una propria dapp in una rete layer-2

Lo scorso maggio, ENS ha fatto parlare di sé per aver presentato una proposta di governance in cui chiede alla community di lanciare un proprio layer-2. 

Nello specifico, la società ENS Labs vorrebbe che la dapp ENS sia sviluppata in una nuova blockchain del tipo layer-2, EVM compatibile. 

In quel momento, non sono stati svelati troppi dettagli anche sul prototipo, ma solo i futuri benefici che avrebbe ottenuto il protocollo. 

Tra gli altri, ENS ha elencato una migliore scalabilità con tariffe del gas ridotte, oltre che l’introduzione di nuove funzionalità avanzate. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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