Oggi, venerdì 20 settembre 2024, il prezzo di Bitcoin sale e non sembra voglia arrestare la sua corsa al rialzo.
A dire il vero, la risalita è iniziata addirittura lunedì 9 settembre, ma solo oggi è tornato a quota 64.000$, seppur solo per un breve momento.
Summary
Il rimbalzo del prezzo di Bitcoin: perché oggi sale?
Il momento di svolta è stato molto probabilmente il 5 di agosto.
Dal 14 di marzo, quando ha fatto segnare il nuovo massimo storico, è iniziato un lungo periodo di lateralizzazione, che aveva tenuto fino al primo di agosto. Questa lateralizzazione era caratterizzata da un bottom posto attorno ai 57.000$.
Invece a partire dal 2 di agosto è iniziata una forte e rapida discesa che ha portato il prezzo di Bitcoin addirittura sotto i 50.000$, anche se solo per un breve momento, proprio il 5 di agosto.
A quel punto sembrava che fosse iniziata una discesa, ed invece si è poi scoperto semplicemente che il periodo di lateralizzazione che durava ormai da mesi si era trasformato in una lateralizzazione discendente.
La cosa importante è che la reazione al crollo del 5 agosto è stata immediata, tanto che già il giorno successivo il prezzo di BTC era tornato attorno alla fatidica quota di 57.000$, e tre giorni dopo era già anche tornato sopra i 60.000$.
La risalita del prezzo di Bitcoin, oggi sale ancora
Nonostante ciò, ad inizio settembre c’era stata un’altra caduta, che aveva gettato un po’ nel panico i mercati crypto.
Infatti a partire dal 26 agosto il prezzo di BTC era prima tornato a 58.000$, per poi scendere anche sotto i 53.000$ per un breve momento.
Il momento della svolta è stato proprio lunedì 9 settembre, quando non solo il crollo di inizio settembre ormai appariva decisamente terminato, ma quando il prezzo riuscì a tornare a 58.000$, il giorno successivo.
A quel punto poteva però anche sembrare che potesse ripetersi la dinamica di agosto, con una breve risalita sopra i 60.000$ ed un nuovo calo.
Invece dopo essersi riportato a 60.000$ venerdì scorso, ha avuto solo una breve ricaduta a 58.000$ lunedì, per poi rimbalzare nuovamente ed iniziare l’ultima risalita.
La cosa che fa ben sperare è che dopo l’ulteriore ritorno a 60.000$ di martedì, il successivo calo si è fermato sopra i 59.000$, e già ieri, dopo le notizie del taglio dei tassi della Fed, il prezzo di BTC è riuscito a riportarsi sopra i 62.000$.
Oggi la risalita sta semplicemente proseguendo.
Il ruolo della Fed
Il fatto che i mercati finanziari avessero iniziato a scontare già in precedenza un taglio dei tassi di 50 punti base da parte della Fed, fa supporre che proprio la Fed abbia giocato un ruolo chiave nell’andamento degli ultimi giorni.
Infatti se si prendono come riferimento le borse USA, questo trend in realtà risulta essere iniziato proprio lunedì 9, quindi sono quasi due settimane che è in atto.
Il taglio dei tassi di interesse favorisce il credito, e quindi dovrebbe incrementare la liquidità in circolazione. I mercati finanziari dipendono ormai da tempo dalla liquidità, quindi se questa aumenta è molto probabile che i mercati reagiscano bene.
Inoltre mercoledì la Fed non ha solo tagliato i tassi, ma ha anche detto che molto probabilmente seguiranno altri tagli, a novembre e dicembre, e per tutto il corso del 2025.
Sebbene i mercati si aspettassero una decina di tagli, mentre la Fed ne prospetta sei o sette, alla fine i mercati si sono accontentati, anche perchè la Fed fa ancora in tempo a cambiare idea su questo specifico punto di vista.
I dati economico/finanziari che provengono dagli USA sono in buona parte positivi, tanto che il presidente della Fed ha dichiarato di non vedere una recessione all’orizzonte.
L’inizio della bull run
A questo punto tutte le attenzioni dei mercati crypto si spostano sul possibile inizio di una nuova bull run.
Sebbene non vi sia alcuna certezza a riguardo, le condizioni paiono esserci, ed in passato tutte e tre le volte che c’è stato un halving di Bitcoin è iniziata una grande bull run dopo le elezioni presidenziali negli USA.
Anzi, se nel 2012 ci furono prima le elezioni, poi il primo halving di BTC, e poi l’inizio della bull run, nel 2016 e nel 2020 ci fu prima l’halving, poi l’inizio della bull run a fine ottobre, e poi le elezioni ad inizio novembre.
Quest’anno le presidenziali negli USA si tengono il 5 novembre, quindi è possibile perlomeno immaginare che anche stavolta a fine ottobre potrebbe iniziare una nuova bull run.
La chiave di questa dinamica sembra essere legata al dollaro, che spesso dopo le elezioni si indebolisce, dato che prima delle elezioni tende a rafforzarsi un po’ troppo. Quest’anno a dire il vero l’indebolimento del dollaro è già iniziato mesi fa, ma non c’è ancora un vero e proprio forte calo.
La risalita di oggi comunque non sembra l’inizio di una bull run, anche perché manca ancora un mese all’ultima parte di ottobre. I mercati probabilmente cercheranno di anticipare questo andamento, se dovessero credere che le cose andranno effettivamente così, ma è un po’ difficile che cerchino di anticiparlo di un mese.