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Hack all’account social di Wiz Khalifa per promuovere una truffa memecoin: il crollo del token e la perdita di migliaia di dollari

Il profilo X di Wiz Khalifa è stato vittima di un hack per promuovere una memecoin truffa, ingannando milioni di fan tramite il token “WIZ”. L’evento ha sollevato allarmi sulla sicurezza online e sui rischi associati alle criptovalute.

Vediamo in questo articolo tutti i dettagli.  

L’hack e la truffa memecoin dal profilo X del rapper Wiz Khalifa, milioni di follower ingannati tramite il token fittizio 

Il recente attacco informatico all’account social X di Wiz Khalifa ha messo in evidenza i crescenti rischi legati all’uso improprio dei profili pubblici per le truffe in ambito crypto

Il 3 novembre, il rapper americano ha visto il proprio account compromesso da hacker che hanno promosso una memecoin fittizia, chiamata “WIZ”, tra i suoi 35,7 milioni di follower. 

Questo tipo di incidente non solo espone le vulnerabilità della sicurezza online, ma solleva questioni sui rischi economici a cui si espongono i fan di celebrità e gli investitori.

L’episodio è iniziato con un post ora cancellato, dove gli hacker, fingendosi Khalifa, hanno affermato di lavorare con un team per lanciare il token WIZ, destinato a tutti gli appassionati di criptovalute

La moneta digitale, presentata come un’opportunità speciale per i fan, ha immediatamente attirato l’attenzione. 

L’interesse suscitato dal coinvolgimento (apparentemente) diretto di Wiz Khalifa ha portato a un aumento esplosivo della valutazione della memecoin, che ha raggiunto un picco di 3,4 milioni di dollari entro 15 minuti dal lancio. 

Tuttavia, non appena i primi acquirenti hanno iniziato a vendere i loro token, il valore della moneta ha subito un drastico calo, arrivando a meno di 28.000 dollari. Secondo DEX Screener, il valore attuale del token è di circa 8.400 dollari.

I dati di Solscan rivelano che i due wallet principali coinvolti hanno acquistato più di 155 milioni di token WIZ al momento del lancio, investendo circa 19.100 dollari. 

In seguito, gli stessi wallet hanno venduto le monete, ottenendo un profitto complessivo di circa 160.000 dollari. 

Queste vendite hanno innescato un calo del valore della moneta, portando a enormi perdite per i piccoli investitori che avevano acquistato il token nel picco iniziale.

Lo schema dell’hack e le reazioni della comunità crypto

Nonostante l’identità dell’hacker rimanga sconosciuta, l’investigatore blockchain ZachXBT ha suggerito che lo stesso individuo potrebbe essere responsabile di un attacco simile avvenuto il 29 ottobre. 

Quel giorno, l’account X di Andy Ayrey, sviluppatore di Truth Terminal, è stato compromesso. Anche in quell’occasione, l’hacker ha sfruttato il profilo violato per promuovere memecoin fittizie, guadagnando circa 1,5 milioni di dollari in profitti illeciti.

“Non comprate il token WIZ Khalifa Pump Fun”, ha avvertito ZachXBT tramite un messaggio nel suo gruppo Telegram pubblico, cercando di allertare la comunità delle criptovalute sul rischio di partecipare a operazioni sospette. 

La sua denuncia ha contribuito a diffondere consapevolezza sui rischi associati a investimenti non verificati e sulla necessità di essere estremamente cauti con i token promossi tramite social media.

La connessione con Truth Terminal e il caso GOAT

Anche Truth Terminal è un bot AI noto nel settore crypto per aver creato la memecoin Goatseus Maximus (GOAT), che in passato ha raggiunto una valutazione di 940 milioni di dollari. 

Anche se la valutazione attuale è scesa del 39%, GOAT continua a essere una delle memecoin più discusse. 

Tuttavia, l’associazione di Truth Terminal con altre memecoin truffa ha posto domande sull’integrità di tali progetti e sui rischi di abuso delle tecnologie AI nel settore delle criptovalute.

Allo stesso modo, la violazione dell’account di Wiz Khalifa e la promozione della memecoin WIZ rappresentano un esempio dei rischi che le criptovalute comportano, specialmente quando vengono associate a celebrità senza il loro consenso. 

Gli investitori sono attratti dall’illusione di poter guadagnare rapidamente, ma spesso finiscono per subire gravi perdite economiche.

Inoltre, episodi come questo mettono in risalto l’importanza di misure di sicurezza più rigorose per i profili social e una maggiore consapevolezza su possibili truffe.

La vicenda di Wiz Khalifa solleva interrogativi su come i social media possono essere utilizzati (o sfruttati) per promuovere prodotti finanziari rischiosi. 

Con un numero crescente di casi simili, è evidente che il settore delle criptovalute necessita di regolamentazioni più severe per proteggere gli utenti dalle truffe. 

Allo stesso tempo, le piattaforme social potrebbero dover implementare misure di sicurezza avanzate per evitare il furto di account di persone influenti.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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