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Il web3 e la blockchain: nuove frontiere per l’intelligenza artificiale (AI) nel cloud

Le vulnerabilità delle reti centralizzate stanno accelerando la transizione verso il Web3, il quale, con tecnologie innovative come BOCC, garantisce una sicurezza senza precedenti per dati sensibili e applicazioni di intelligenza artificiale (AI). 

Vediamo in questo articolo tutti i dettagli. 

Sicurezza e trasparenza: il cloud del futuro è decentralizzato grazie a web3 e AI 

Come anticipato, le reti centralizzate, un tempo pilastro dell’infrastruttura digitale globale, stanno mostrando crepe sempre più profonde. Questi sistemi, gestiti da un’unica entità, soffrono di vulnerabilità strutturali che li rendono bersagli ideali per cyber attacchi.

Nel 2024, i danni causati da crimini informatici hanno raggiunto la cifra strabiliante di 10 trilioni di dollari, colpendo governi, aziende e utenti individuali.

In altre parole, la centralizzazione dei dati rappresenta un rischio critico per la sicurezza informatica. Con un solo punto di errore, una violazione può compromettere intere banche dati. 

Le brecce recenti includono, per esempio, AT&T, con dati sui clienti e registri delle chiamate violati. Snowflake, che ha visto sottratti 700 milioni di recordc aziendali. RockYou24, dove sono state compromesse 10 miliardi di password uniche.

Non solo il settore privato è vulnerabile: anche infrastrutture governative e nazionali sono state prese di mira. Ad esempio, 22 milioni di record dell’Office of Personnel Management negli Stati Uniti e 1,1 miliardi di dati biometrici di cittadini indiani sono stati violati.

Nonostante gli investimenti di centinaia di miliardi di dollari in sicurezza informatica, gli attacchi stanno aumentando sia in frequenza che in scala, evidenziando l’inefficacia dei sistemi tradizionali.

L’intelligenza artificiale, in rapida evoluzione, richiede un accesso sicuro a dati sensibili per offrire applicazioni avanzate. Tuttavia, la potenza di calcolo necessaria per l’elaborazione di modelli complessi non può essere soddisfatta dai dispositivi consumer.

Di conseguenza, gran parte del lavoro si sposta sul cloud, dove piattaforme come AWS elaborano enormi quantità di dati.

La soluzione web3: BOCC

Il modello di cui sopra, però, presenta sfide significative. In primo luogo per la privacy e sicurezza, in quanto gli utenti non possono verificare che i dati sensibili non vengano registrati o manipolati.

In secondo luogo per la trasparenza del runtime: I fornitori non divulgano dettagli operativi chiave, lasciando gli utenti senza strumenti per verificare la correttezza del servizio.

Infine, per il singolo punto di errore, ovvero l’accesso privilegiato richiesto dagli amministratori che crea rischi di abuso o violazione accidentale.

Anche Apple, nel recente lancio di Apple Intelligence, ha evidenziato questi limiti, dichiarando che il modello cloud tradizionale non è più sostenibile.

Il passaggio al Web3 offre un’alternativa radicale. Le piattaforme BOCC (Blockchain-Orchestrated Confidential Cloud) combinano tecnologie blockchain con hardware riservato per creare reti più sicure e trasparenti.

Un esempio di spicco è Super Protocol, una piattaforma off-chain costruita su ambienti di esecuzione sicura (TEE) e orchestrata interamente tramite smart contract on-chain. Questa architettura innovativa affronta direttamente le criticità del cloud tradizionale. 

In questi casi infatti gli smart contract pubblici permettono agli utenti di verificare che i loro dati siano stati trattati come promesso, garantendo la trasparenza.

Inoltre, la rete assicura che l’hardware, il software e i dati siano correttamente utilizzati, con informazioni registrate on-chain per essere consultate da chiunque.

Poi, solo i proprietari delle risorse possono accedervi tramite chiavi private, limitando l’esposizione in caso di compromissione.

Applicazioni oltre l’AI

Sebbene il settore dell’intelligenza artificiale sia il principale beneficiario delle piattaforme BOCC, le loro applicazioni vanno oltre. 

Infrastrutture critiche come reti elettriche, sistemi di voto digitale e difesa militare possono trarre vantaggio da un sistema più sicuro e decentralizzato.

Ad esempio, nelle elezioni digitali, l’utilizzo della blockchain può garantire la privacy dei votanti e l’integrità del processo elettorale. 

Nel settore energetico, un cloud decentralizzato può proteggere le reti elettriche da cyber attacchi, assicurando una gestione più sicura e resiliente delle risorse.

In altre parole, il Web3 non rappresenta solo un’evoluzione tecnologica, ma una trasformazione culturale nella gestione dei dati. 

L’approccio decentralizzato elimina la dipendenza da singoli punti di errore, offrendo una sicurezza senza precedenti. La blockchain non è più una promessa per il futuro: è già una realtà, pronta a ridefinire il modo in cui interagiamo con il cloud e con l’intelligenza artificiale.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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