Nexo e Sphere rispondono all’attuale impennata dell’inflazione in America Latina, con una partnership volta a migliorare i pagamenti transfrontalieri. L’idea è integrare soluzioni di pagamento basate su blockchain, come le stablecoin, soprattutto a beneficio delle imprese.
Summary
Nexo e Sphere: le soluzioni blockchain per i pagamenti transfrontalieri in America Latina
Nexo ha stretto una nuova partnership con Sphere, leader nei pagamenti transfrontalieri in giornata, per creare una soluzione blockchain-based per l’America Latina.
In pratica, l’obiettivo è quello di migliorare i pagamenti commerciali internazionali, integrando soluzioni di regolamento basate su blockchain. In questo modo, le transazioni diventano più veloci (da giorni a ore), efficienti in termini di costi e conformi alle normative, a beneficio soprattutto delle imprese nelle regioni soggette a pressione inflazionistica.
Non solo, la nuova soluzione firmata Nexo e Sphere dovrebbe riuscire a snellire la gestione della tesoreria e fornire alle aziende una conversione di stablecoin quasi immediata.
E dunque, in regioni come il Messico, il Brasile e l’Argentina, dove l’adozione di stablecoin è in crescita, con le API di Sphere, le aziende fintech possono accedere a una conversione valutaria efficiente e quasi istantanea per i pagamenti transfrontalieri.
Nello stesso tempo, l’integrazione di Nexo con Sphere consente pagamenti transfrontalieri più rapidi e convenienti per gli utenti aziendali.
Stablecoin per i pagamenti transfrontalieri in America Latina grazie a Nexo e Sphere
Il nuovo accordo vuole combinare l’infrastruttura all’avanguardia di Sphere e l’esperienza di Nexo nel settore degli asset digitali, per modernizzare ulteriormente i pagamenti aziendali internazionali.
A tal proposito, Arnold Lee, CEO di Sphere, ha detto:
“Con le economie dell’America Latina alle prese con una notevole inflazione e volatilità delle valute, la nostra alleanza con Nexo si prospetta come una vera e propria svolta. Unendo le forze, possiamo offrire un ambiente sicuro e semplificato per tutto, dalle transazioni B2B di tutti i giorni ai regolamenti su larga scala, riducendo in modo significativo i tempi e le spese generali che le aziende devono affrontare”.
In America Latina, ancora oggi le imprese devono affrontare una serie di problemi quando inviano denaro all’estero: molteplici intermediari, commissioni elevate e tempi di regolamento che vanno da tre giorni a una settimana.
Con questo scenario, sono emerse le stablecoin come uno strumento così potente da arrivare a rappresentare fino al 75% del volume totale delle transazioni on-chain.
La regolamentazione delle stablecoin negli USA
Proprio oggi, si è parlato anche che alla prima audizione della Senate Banking Subcommittee on Digital Asset degli USA, la regolamentazione delle stablecoin è stato il tema dominante.
Tra i partecipanti di rilievo, sono stati elencati Tim Massad, ex Presidente della CFTC, Jai Massari, CLO di Lightspark e Jonathan Jachym, responsabile delle politiche di Kraken.
Anche la senatrice Cynthia Lummis era presente, aprendo l’audizione parlando di regolamentazione bipartisan e cioè che sappia dare certezze agli operatori di settore senza soffocare lo sviluppo tecnologico.
Ad ogni modo, al momento, da quello che è emerso, pare che da un lato si voglia avere chiarezza normativa di settore per limitare rischi e illeciti, e dall’altro che ci sia flessibilità per il continuo sviluppo di queste tecnologie.