Nel panorama in rapida evoluzione delle tecnologie blockchain, la necessità di soluzioni che uniscano semplicità di lancio e piena sovranità è sempre più sentita.
Canopy, azienda impegnata nello sviluppo di un framework di nuova generazione per Layer 1 (L1), ha presentato Progressive Autonomy, un modello innovativo che promette di trasformare radicalmente il modo in cui vengono create e gestite le blockchain.
Summary
Progressive Autonomy: la soluzione al dilemma tra semplicità e sovranità
Tradizionalmente, i team che desiderano lanciare una blockchain si trovano di fronte a una scelta difficile: optare per la facilità di implementazione offerta dai Layer 2 (L2) rollup, sacrificando però la piena autonomia e la capacità di trattenere il valore generato, oppure affrontare la complessità e i costi elevati necessari per costruire una L1 sovrana.
Questa situazione ha spesso costretto gli sviluppatori a compromessi penalizzanti. Con Progressive Autonomy, Canopy elimina questa dicotomia.
Il nuovo modello consente ai team di avviare rapidamente una sub-chain protetta dalla rete di validatori di Canopy, personalizzare la propria blockchain man mano che cresce e, quando pronti, migrare verso una L1 indipendente senza dover riscrivere l’infrastruttura o raccogliere budget aggiuntivi per la sicurezza.
Sicurezza condivisa e flessibilità senza precedenti
Uno degli elementi chiave di Progressive Autonomy è la sicurezza condivisa. Tutte le chain lanciate su Canopy beneficiano della protezione offerta da una rete di validatori professionisti, già attiva sulla Betanet della piattaforma e composta da oltre 20 operatori di primo piano.
Questo approccio consente ai nuovi progetti di essere sicuri fin dal primo giorno, senza dover ricorrere a meccanismi come l’inflazione dei token o mercati di sicurezza esterni.
La condivisione dei validatori elimina la necessità, per i progetti nelle fasi iniziali, di creare e incentivare un proprio set di validatori, riducendo così sia i tempi di lancio sia la complessità operativa.
Inoltre, l’architettura senza VM di Canopy permette agli sviluppatori di utilizzare qualsiasi linguaggio di programmazione e di adattare l’ambiente di esecuzione alle esigenze dell’applicazione, senza dover intervenire sul consenso o modificare la rete sottostante.
Dal lancio alla piena indipendenza: un percorso senza interruzioni
Quando un progetto raggiunge la maturità desiderata, può separarsi dalla sicurezza condivisa di Canopy e diventare una L1 sovrana a tutti gli effetti, portando con sé la propria storia, stato, comunità ed economia.
Questo percorso di aggiornamento garantisce continuità sia agli utenti sia agli sviluppatori, offrendo al contempo pieno controllo su governance, performance e cattura del valore.
Secondo Adam Liposky, CEO di Canopy, “i team erano costretti a scegliere tra semplicità e sovranità. Con Canopy abbiamo eliminato questo compromesso. La sovranità deve significare che gli sviluppatori controllano l’economia della propria rete e possono trattenere il valore generato. Progressive Autonomy permette di lanciare rapidamente, mantenere la proprietà a lungo termine e costruire un futuro fatto di centinaia di sub-chain specializzate, possedute dalle rispettive comunità”.
Un cambiamento strutturale per l’ecosistema blockchain
La proposta di Canopy rappresenta un vero e proprio cambiamento strutturale per il settore. Invece di dover scegliere fin dall’inizio tra un L1 o un L2, i team possono ora evolvere naturalmente da una fase di incubazione a una piena indipendenza, seguendo le proprie esigenze di crescita.
Andrew Nguyen, co-fondatore e CTO di Canopy, sottolinea: “Progressive Autonomy permette agli sviluppatori di concentrarsi esclusivamente sulla creazione di applicazioni utili e performanti, senza doversi preoccupare dell’infrastruttura. Il nostro obiettivo era rendere invisibili gli oneri legati alla sicurezza e all’operatività tipici della creazione di una L1. Quando la sovranità diventa accessibile, tutto l’ecosistema ne trae beneficio”.
Una Betanet già attiva e una mainnet in arrivo
La Betanet di Canopy è già operativa e supportata da validatori di rilievo come PierTwo, Stakely, Rhino, Lavender Five, Nodes.Guru, Kingnode, Easy2Stake e altri ancora, a testimonianza dell’interesse crescente verso l’approccio della sicurezza condivisa.
Il lancio della mainnet è previsto per il 2026, al termine di oltre 18 mesi di sviluppo dedicati sia al protocollo core sia alle infrastrutture di supporto.
Canopy Network: semplicità, interoperabilità e sicurezza
Alla base della visione di Canopy c’è la volontà di rendere il lancio di una blockchain sovrana semplice quanto la creazione di un’applicazione.
I team possono deployare in pochi giorni, mantenere il controllo sull’economia della propria rete e connettersi ad altre chain senza necessità di bridge o asset “wrapped”. Grazie a NestBFT e alla mesh security layerless, Canopy offre protezione condivisa e swap atomici integrati per ogni chain presente sulla rete.
Gli sviluppatori beneficiano di costi prevedibili, template di lancio rapidi e interoperabilità fin dal primo giorno, elementi che rendono Canopy una soluzione ideale per chi vuole innovare senza barriere tecniche o finanziarie.
Verso un futuro di blockchain sovrane e specializzate
Il modello Progressive Autonomy proposto da Canopy si candida a ridefinire gli standard del settore, abbattendo le barriere che finora hanno limitato la diffusione di blockchain realmente sovrane e specializzate.
Con una combinazione unica di sicurezza condivisa, flessibilità e percorso di crescita senza soluzione di continuità, Canopy offre agli sviluppatori e alle comunità la possibilità di costruire e possedere il proprio futuro digitale, senza compromessi.

