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Crypto news, le migliori notizie della settimana: Musk e l’influenza su Dogecoin, gli NFT di Bitcoin e altro ancora

Importanti crypto news: le migliori notizie per quanto riguarda il mondo blockchain hanno investito l’intero comparto nell’ultima settimana. Nello specifico, parliamo della previsione del prezzo di Dogecoin, per cui Elon Musk ha pubblicato una foto del suo cane su Twitter. 

La domanda sorge spontanea: Elon sta comprando più DOGE? Inoltre, sono arrivati anche gli NFT di Bitcoin, i quali hanno portato ai massimi risultati l’attività della rete. Anche in questo caso, viene da chiedersi quale impatto avranno sul prezzo di BTC. E non finisce qui. 

Crypto news: Elon Musk e Dogecoin tra le migliori notizie della settimana 

Il prezzo di Dogecoin ha guadagnato il 3% recentemente, raggiungendo $0,08881, nel contesto di un aumento complessivo dell’8% per il mercato delle criptovalute. 

Anche DOGE è salito del 6,5% negli ultimi 30 giorni, grazie soprattutto al continuo sostegno che Elon Musk, proprietario di Tesla, SpaceX e Twitter, fornisce alla principale memecoin del mercato

Dopo aver indossato una maglietta di Dogecoin al Super Bowl, Musk ha scatenato una nuova discussione online pubblicando una foto del suo cane Shiba Inu (la mascotte di Dogecoin) su Twitter. 

Tuttavia, dato che DOGE è salito meno di altri token importanti nelle ultime ore, è probabile che il miliardario non abbia acquistato altre monete meme, contrariamente a quanto molti avevano pensato dopo aver visto l’ultimo tweet del magnate dei razzi.

Gli indicatori di DOGE suggeriscono che potrebbero esserci ulteriori rialzi all’orizzonte per l’altcoin. Il suo indice di forza relativa è passato dal valore 40 di qualche giorno fa al quasi 60. Il suo livello attuale significa che non è ancora nella zona di ipercomprato e che quindi potrebbe registrare ulteriori guadagni.

Allo stesso tempo, la media mobile a 30 giorni continua a salire al di sopra di quella a 200 giorni e non sembra ancora aver raggiunto il suo picco. Se DOGE riuscirà a superare la soglia di 0,09 dollari, potrebbe registrare guadagni sostenuti.

Sembra che il rialzo di DOGE nelle ultime ore sia dovuto principalmente al recente rally di mercato, che ha trascinato con sé anche il token meme. 

Tuttavia, c’è da sottolineare che il rialzo arriva anche dopo che Musk ha pubblicato un altro dei suoi caratteristici tweet, nel quale fa una vaga allusione a Dogecoin, senza però mostrare alcuna prova concreta di aver aumentato le sue partecipazioni.

Questo tweet sembra aver provocato un brevissimo rally in cui DOGE è salito fino al livello di resistenza di 0,09 dollari, ma poi è rapidamente sceso di nuovo mentre le altre monete continuavano a salire. Per questo motivo, si potrebbe facilmente sostenere che Musk l’abbia usato per pompare brevemente DOGE in modo da scaricare parte delle sue partecipazioni.

Altra crypto news tra le migliori notizie della settimana: gli NFT di Bitcoin 

Il nuovo protocollo Bitcoin NFT è denominato Ordinals. Secondo i dati della società di analisi crypto Glassnode, dopo il loro arrivo, la media mobile esponenziale (EMA) a 14 giorni del numero di transazioni sulla rete Bitcoin ha raggiunto all’inizio del mese il livello più elevato dall’aprile 2021.

Secondo quanto riferito dalla società crypto BitMEX, il 7 febbraio è  stato effettuato il minting di oltre 13.000 Ordinal NFT sulla blockchain di Bitcoin. 

Alcuni analisti sono preoccupati che gli Ordinal NFT, per cui molti blocchi di Bitcoin hanno superato il limite di 4MB, possano esercitare una pressione al rialzo sulle fee di rete. Finora, però, secondo i dati di Glassnode, non c’è stato ancora alcun aumento delle fee.

Inoltre, non tutti sono entusiasti dell’implementazione degli NFT original sulla blockchain di Bitcoin. Alcuni sostengono che sia in contrasto con la visione del creatore Satoshi Nakamoto, secondo cui la blockchain di Bitcoin sarebbe stata creata solo per scopi finanziari. 

Alcuni ritengono che, se gli NFT Original dovessero portare a un aumento, questo potrebbe essere positivo per i miner, con conseguente beneficio per la sicurezza della rete di BTC. Tuttavia, dato che le fee al momento non sono ancora aumentate, le entrate dei miner di Bitcoin rimangono basse.

Infatti, lo Z-Score a quattro anni di Glassnode relativo alle entrate dei miner resta vicino ai minimi toccati da luglio 2021. Ad ogni modo, è certo che gli NFT di Bitcoin in un modo o nell’altro potrebbero influenzare il prezzo di BTC. 

Gli NFT Ordinal hanno avuto finora un impatto ridotto sulle fee di rete, quindi si può supporre che sia stato minimo anche sul valore di BTC. Nonostante sia aumentato il traffico delle transazioni, il numero di utenti giornalieri sembra rimasto invariato.

Sembra quindi che l’arrivo dei Bitcoin NFT, tramite il protocollo Ordinals, non abbia ancora avuto un impatto sull’aumento dell’attività di rete e sull’adozione di Bitcoin tale da influenzare il prezzo. Tuttavia, si tratta di una tecnologia nuovissima e l’effetto sulla rete è ancora da verificare.

SEC in merito alle crypto: limitare l’esposizione degli hedge fund alle criptovalute 

La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha proposto una bozza di regolamento che renderebbe più difficile agli hedge fund, ovvero le società di private equity e i fondi pensione, lavorare con le società di criptovalute.

La proposta renderebbe quasi impossibile, alle società di criptovalute, di detenere gli asset digitali per conto dei loro clienti in qualità di “depositari qualificati”, una designazione che consente alle società di detenere gli asset dei clienti. 

Lo ha riferito martedì Bloomberg, citando persone che hanno familiarità con la questione. Un gruppo di cinque membri della SEC voterà sulla proposta nei prossimi giorni per decidere se questa potrà passare alla fase successiva. 

Se approvata, la proposta potrebbe essere modificata con un feedback, se necessario. Gli hedge funds, alcune società di venture capital e i fondi pensione, devono utilizzare “depositari qualificati” per custodire i beni dei loro clienti. 

La nuova modifica delle regole potrebbe costringere alcune di queste società a cambiare il proprio depositario. Nello specifico, il rapporto afferma che: 

“Se finalizzata, la norma potrebbe significare che i fondi istituzionali che si sono dedicati alle criptovalute potrebbero dover spostare altrove le partecipazioni dei loro clienti. Potrebbero anche dover affrontare controlli a sorpresa relativi ai loro rapporti di custodia o altre conseguenze.” 

Già nel 2020, la SEC aveva deliberato sulla questione di chi dovesse essere obbligato a essere un depositario qualificato di criptovalute. Tuttavia, il recente fallimento di FTX, una volta il terzo exchange di criptovalute più grande al mondo, avvenuto nel novembre dello scorso anno, ha costretto l’agenzia a esaminare la questione con rinnovata gravità.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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