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La Fondazione TRON e Justin Sun chiedono l’archiviazione della causa della SEC, citando questioni di giurisdizione

La TRON Foundation, insieme al suo fondatore Justin Sun, ha compiuto un passo decisivo nella battaglia legale in corso con la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense. 

In un recente deposito presso la Corte distrettuale del Distretto meridionale di New York, gli imputati hanno chiesto l’archiviazione della causa, sostenendo che la SEC non ha dimostrato di avere giurisdizione sugli imputati stranieri.

Justin Sun vuole l’archiviazione della causa contro la SEC

“La SEC non è un’autorità di regolamentazione mondiale. I suoi sforzi di far leva su contatti molto attenuati con gli Stati Uniti, per estendere le leggi statunitensi sui titoli a comportamenti prevalentemente stranieri, sono eccessivi e devono essere respinti”,

si legge nella nota inviata alla corte. 

Al centro del caso, che risale al marzo 2023, ci sono le accuse di vendita e lancio di titoli non registrati, frode e manipolazione del mercato. 

Il Presidente della SEC Gary Gensler, al momento dell’archiviazione, aveva accusato Sun e le sue entità associate non solo di aver preso di mira gli investitori statunitensi, ma anche di aver coordinato il wash trading su una piattaforma di trading non registrata.

Gli imputati, tra cui Sun, TRON Foundation, BitTorrent Foundation e Rainberry, hanno contestato con veemenza le richieste di giurisdizione. Anche se il tribunale dovesse stabilire la giurisdizione, i convenuti sostengono che le richieste di risarcimento non sono valide per diversi motivi.

Rainberry, un’entità registrata in California, ha assunto una posizione diversa, non contestando la giurisdizione del tribunale, ma piuttosto chiedendo l’archiviazione per altri motivi, tra cui la mancanza di un giusto preavviso. 

Nella richiesta di archiviazione ha affermato che il perseguimento da parte della SEC di rivendicazioni relative a concorsi globali, omaggi, lanci aerei e scambi secondari di token mancava di una chiara autorizzazione del Congresso e quindi violava i principi di equità.

Un eccesso di potere secondo il fondatore di TRON

I convenuti hanno invocato la dottrina delle grandi questioni, un principio giuridico concepito per limitare l’eccesso di potere da parte del governo. Questa dottrina suggerisce che le agenzie di regolamentazione come la SEC devono operare entro limiti chiari stabiliti dal Congresso. 

I convenuti hanno sostenuto che il tentativo della SEC di espandere la propria autorità normativa nel mercato globale degli asset digitali senza un’esplicita autorizzazione del Congresso costituisce un’espansione trasformativa e quindi giustifica l’archiviazione.

La battaglia legale tra la TRON Foundation, Justin Sun e la SEC sottolinea le complessità e le sfide che circondano la regolamentazione degli asset digitali in un contesto globale. 

Man mano che le agenzie di regolamentazione cercano di affermare la propria autorità sulle tecnologie e sui mercati emergenti, è probabile che gli scontri sulla giurisdizione, sull’interpretazione delle leggi e sui principi di equità diventino sempre più frequenti.

L’esito di questo caso non solo avrà implicazioni significative per l’ecosistema TRON e i suoi stakeholder, ma servirà anche da precedente per il più ampio settore delle criptovalute. 

Poiché il panorama normativo continua a evolversi, le parti in causa monitoreranno attentamente il procedimento, riconoscendo le potenziali ramificazioni per il futuro della regolamentazione degli asset digitali.

Conclusioni

In conclusione, la controversia legale tra la TRON Foundation, Justin Sun e la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti sottolinea le sfide e le complessità inerenti alla regolamentazione degli asset digitali su scala globale. 

La mozione dei convenuti per respingere la causa per motivi di giurisdizione evidenzia le sfumature delle argomentazioni relative all’autorità di regolamentazione e al giusto preavviso. 

Con la continua evoluzione del settore delle criptovalute, gli scontri tra agenzie di regolamentazione e operatori di mercato sono inevitabili.

L’esito di questo caso non avrà solo un impatto sull’ecosistema TRON, ma stabilirà anche importanti precedenti per la regolamentazione degli asset digitali in tutto il mondo. 

Gli stakeholder del settore seguiranno con attenzione il procedimento, riconoscendo le potenziali implicazioni per i quadri normativi, la protezione degli investitori e la più ampia adozione della tecnologia blockchain. 

In ultima analisi, la risoluzione di questa battaglia legale modellerà la futura traiettoria della regolamentazione degli asset digitali e influenzerà il modo in cui le agenzie di regolamentazione approcceranno l’applicazione della normativa nel panorama in rapida evoluzione delle criptovalute e dell’innovazione blockchain.

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