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Nuovo calo del prezzo di bitcoin

Si fa notare ancora bitcoin per un nuovo calo del prezzo: la discesa riporta le quotazioni sotto i 10.000 dollari, andando a testare i minimi di inizio mese. Questo conferma che il movimento al rialzo della scorsa settimana si può definire il classico rimbalzo tecnico prima di trovare dei livelli di supporto.

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Pertanto sarà necessario attendere l’evoluzione anche nei prossimi giorni. È importante per bitcoin mantenere i supporti costruiti con il recente rialzo con la prima estensione rialzista di inizio aprile. Al momento i prezzi di fine giugno sono i livelli più alti dai quali ora BTC è distante del 25%.

Fonte: COIN360.com

Non solo bitcoin, la giornata è negativa per l’intero settore, con prevalenza di segni rossi per oltre il 90% delle criptovalute. È lo specchio di quanti avvenuto nel fine settimana caratterizzato da discese in concerto per tutto il settore.

Questi movimenti oltretutto registrano scambi più elevati delle ultime due settimane, pertanto si muove un po’ il settore, accompagnando i ribassi con l’aumento dei volumi. 

Non si registrano particolari tensioni con massicce vendite, ma una prevalenza della lettera sulla poca presenza di denaro.

Fanno peggio di bitcoin tutte le altre altcoin, ad esempio Ethereum e Ripple, con una perdita del 45% dai massimi di giugno.

Grafico Ripple by Tradingview

Tra le big è proprio Ripple che accusa uno dei ribassi più pesanti con prezzi che tornano a testare i livelli che già a gennaio, febbraio e fine aprile avevano spinto gli attacchi ribassisti. Per Ripple i prezzi si trovano in un supporto importante in ottica di medio periodo e un’eventuale violazione potrebbe compromettere la struttura del ciclo annuale.

Oggi sono pochi i segni verdi. Emerge in controtendenza Japan Content Token (JCT) che, con 61 milioni di dollari, riesce a scalare e ad arrivare in 90° posizione con un ottimo rialzo odierno del +45%,

Anche LEO oggi cerca di uscire dalle acque torbide della scorsa settimana mettendo a segno un rialzo del 4% con valore a 1,5 dollari.

Per quanto riguarda la capitalizzazione, questa perde circa 100 miliardi di dollari dai massimi registrati a fine giugno e si tuffa sotto la soglia psicologica dei 300 miliardi: ora è a 278 miliardi.

La dominance di bitcoin si attesta al 66%, livelli più alti da aprile 2017. In questa fase così delicata di debolezza, bitcoin risulta essere crypto di rifugio, mentre invece l’affondo di Ethereum, che perde il 28% del valore in una settimana, porta la sua quota di mercato a 8,6%, il livello più basso raggiunto dallo scorso dicembre. Ne beneficia la dominance di Ripple al 4,6% dopo aver toccato il fondo la scorsa settimana a ridosso del 4%.

Grafico bitcoin by Tradingview

Calo del prezzo per Bitcoin (BTC)

Il calo del prezzo porta bitcoin oggi a testare un livello di supporto molto importante. 

Una rottura verso il basso dei minimi di area 9.800 dollari, potrebbe dare conferme dello sviluppo del doppio massimo disegnato con i valori del 26 giugno e 10 luglio. Un ulteriore affondo proietterebbe il prezzo di bitcoin a testare il supporto dei 9.200 dollari e il successivo livello ancora più delicato in un’ottica di medio periodo di 8.400 dollari. 

Al rialzo, in questa fase, il prezzo che potrebbe portare un po’ di sereno per BTC rimane distante, a 11.200 dollari, lontano del 15% dai valori odierni. Servirebbe nei prossimi giorni un colpo di coda del prezzo per riportare il sereno.

Grafico Ethereum by Tradingview

Prezzo Ethereum (ETH)

Per Ethereum l’affondo pericoloso avvenuto durante la notte riporta i prezzi a ridosso dei 200 dollari, livello abbandonato lo scorso 15 maggio: è il livello più basso degli ultimi due mesi. 

Con questo movimento ribassista Ethereum va a testare la prima soglia di supporto in un’ottica bimestrale in linea con la chiusura dell’attuale ciclo a due mesi iniziato con i minimi relativi del 10 giugno. 

È una fase molto delicata e non si escludono infatti ulteriori affondi per Ethereum, per poi individuare livelli di supporto dove segnare l’inizio del nuovo ciclo bimestrale. Una fase che rimane sicuramente più simpatica agli Orsi che ai Tori. 

In questa situazione è preferibile monitorare con attenzione la soglia tecnica e psicologica dei 200 dollari. Il primo segnale positivo è il ritorno sopra area 250-260 dollari, lontano 40-50 dollari dai livelli odierni. Per Ethereum è necessario mantenere la quota dei 200 dollari, l’ex resistenza che ha fatto da tappo per ogni attacco rialzista nei mesi di aprile e maggio.

Federico Izzi
Federico Izzi
Analista finanziario e trader indipendente – Socio S.I.A.T. & Assob.it. Opera attivamente sui mercati azionari e dei derivati (futures ed opzioni) dal 1997. Precursore dell’analisi ciclica-volumetrica è noto per aver individuato i più importanti movimenti al rialzo ed al ribasso sui mercati finanziari degli ultimi anni. Partecipa annualmente come relatore all’ ITForum di Rimini dall’edizione del 2010 ed InvestingRoma e Napoli dalla prima edizione del 2015. Interviene come ospite ed esperto dei mercati durante le trasmissioni “Trading Room” e “Market Driver” di Class CNBC, Borsa Diretta.tv e nel TG serale di Traderlink. Da luglio 2017 è ospite fisso su LeFonti.TV nell’unico spazio nazionale settimanale dedicato alle criptovalute insieme ai più importanti esperti internazionali del settore. Periodicamente pubblica articoli su ITForum News, Sole24Ore, TrendOnLine, Wall Street Italia. E’ stato intervistato in qualità di esperto di criptovalute per: Forbes Italia, Panorama, StartupItalia, DonnaModerna. E’ stato riconosciuto come primo analista tecnico italiano ad aver pubblicato la prima analisi ciclica secolare sul Bitcoin. Federico Izzi è… Zio Romolo
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