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A Berkeley la prima Initial Community Offer

Berkeley, in California, oltre ad essere sede di una prestigiosa università, è una comunità dalle radici fortemente liberali, in senso americano, cioè particolarmente attenta ai bisogni sociali, ma anche alle evoluzioni tecnologiche.

Uno dei temi principali che attanaglia la vita dei cittadini nell’area di San Francisco è l’altro costo delle abitazioni, dovuto alla straordinaria concentrazione di società del web di successo: in passato si è arrivati ad atti di rivolta con lanci di pietre contro i bus di Google.

Un problema aggravato da una serie di tagli ai finanziamenti per l’edilizia sociale.

La città di Berkeley ha quindi iniziato a valutare il lancio di una ICO, dove il termine ha però un significato leggermente diverso dal solito, “Initial Community Offer” cioè offerta iniziale della comunità.

Praticamente si tratta di un lotto di micro-bond, “Municipal Bond”caricato sulla blockchain, quindi di facile trasferibilità, con una resa molto contenuta, allineata ai titoli di Stato.

La finalità dell’emissione è quella di permettere il finanziamento di uno sviluppo urbanistico sociale e sostenibile, sul modello di quanto avveniva negli USA con i vari programmi di mutui sostenibili a chi aveva bassi redditi, successivamente depotenziati.

Questa settimana il progetto ha fatto un notevolissimo passo avanti, con l’approvazione all’unanimità da parte del consiglio comunale, avvicinandosi alla realizzazione pratica.

La realizzazione di questa iniziativa avrà delle ricadute importantissime, non solo sociali.

Infatti, il desiderio di andare al di sotto del normale taglio minimo da 5000 dollari, tipico dei municipal bond,  permetterà a un pubblico molto più ampio di parteciparvi.

La blockchain pubblica d’altronde, con identificazione all’entrata, permetterà la rapida identificazione degli acquirenti che, però, saranno anche possibilitati a trasferire facilmente, ed in modo sicuro, i titoli.

Si verrà a creare un nuovo settore di investimento aperto sia ai privati, sia agli operatori specializzati.

Per la realizzazione di questo progetto la giunta si è avvalsa della collaborazione della start-up Neighborly che vuole specializzarsi nell’assistenza a questo tipo di iniziative finanziarie.

Con questa  iniziativa la città spera di riuscire a dare una soluzione abitativa agli oltre 1000 homeless che attualmente vivono per le strade, incapaci di permettersi un’abitazione decente, riducendo così i propri costi nel settore sociale.

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