Binance annuncia l’apertura a Malta, con l’obiettivo di risolvere alcuni problemi a Hong Kong e ottenere una partnership bancaria, per aggiungere le valute fiat e consolidare la propria leadership mondiale tra gli exchange di criptovalute.
La notizia potrebbe avere notevoli ripercussioni sull’intero mercato delle criptovalute. Infatti, Binance è il più grande exchange al mondo per volumi.
Ma non è tutto. Binance si appresta anche a creare un exchange decentralizzato che potrebbe avere un impatto molto significativo sugli scambi delle crypto.
Ultimamente il loro utility token (Binance Coin, BNB) ha registrato ottime performance: dal picco minimo di 7,17 $ del 9 marzo 2018 è salito fino ai 14,84 $ di sabato 24 marzo, con un guadagno del 107% in meno di due settimane.
Il CEO di Binance, Zhao Changpeng, in un’intervista ha dichiarato:
“Siamo molto fiduciosi di poter annunciare presto una partnership bancaria. Malta è molto progressista quando si tratta di crypto e fintech”.
Ecco, il punto potrebbe essere proprio questo: la partnership bancaria.
Ad oggi Binance tratta solo criptovalute e non gestisce moneta fiat: dollari o euro (solo Tether Dollars – USDT) e ha base ad Hong Kong, tuttora territorio cinese anche se gode di notevole autonomia.
Però, da qualche mese la Cina ha letteralmente bandito gli exchange di criptovalute; d’altro canto Binance sta avendo problemi nell’offrire i suoi servizi anche ai cittadini giapponesi, a causa del fatto che per poter operare nel Sol Levante è necessaria una licenza che ad ora Binance non ha.
Come soluzione Malta sembra il posto perfetto.
Già altri exchange hanno sede nell’isola mediterranea, ad iniziare dall’italiano The Rock Trading.
Il Primo Ministro maltese Joseph Muscat ha già dato il suo benvenuto ufficiale a Binance con un tweet:
“Il nostro obiettivo è quello di essere pionieri globali nella regolamentazione delle imprese basate su blockchain e, più in generale, per le aziende del fintech”.
Secondo il Malta Indipendent, il governo maltese ha rilasciato un documento politico volto a istituire l’Autorità per l’innovazione digitale di Malta. Obiettivo? Rilasciare normative che offrano certezza giuridica nell’ambito della tecnologia blockchain e a certificare le piattaforme DLT, ovvero quelle basate su un registro distribuito, come Binance Chain.
Operare a Malta con un exchange che tratti anche valute fiat è assolutamente possibile – se non semplice – è quindi abbastanza chiaro il motivo per cui Binance potrebbe aprire una sede sull’isola.
A questo punto si può anche facilmente immaginare che lo scopo di Binance sia quello di aggiungere le valute fiat alla propria piattaforma.
Questo non sarà possibile sull’exchange decentralizzato Binance Chain, ma probabilmente esisteranno due exchange diversi: il nuovo Binance Chain decentralizzato andrà ad affiancare il più tradizionale Binance.com centralizzato su cui verranno aggiunte le valute fiat.
Ed entrambi probabilmente listeranno anche Binance Coin (BNB).
Binance sembra così accingersi a diventare il vero e proprio dominatore di questo mercato a livello globale, potendo sfidare anche l’unicorno Coinbase che ha minori volumi di scambio, ma un maggior numero di utenti, ed è probabilmente il maggiore scambio al mondo di criptovalute in dollari americani.
La velocità con cui procede l’evoluzione di Binance fa supporre che in pochi mesi quanto descritto diventerà realtà.
L’aggiunta di valute fiat a Binance farebbe impennare l’utilizzo della piattaforma, attraendo magari grossi investitori anche istituzionali, cui sta puntando anche la rivale Coinbase che non sta certo a guardare.
Quest’ultimo exchange, infatti, dispone già di una licenza ufficiale britannica per operare in Europa, lista già valute euro e dollari e offre un servizio di conservazione sicura dei token per i grandi investitori.
Del resto Coinbase esiste da diversi anni, mentre Binance ha iniziato ad operare solo nel 2017.