“In meno di sei mesi abbiamo fatto molto più di quello che immaginavo”, dice Marco Polci, il CTO (Chief Technical Officer) di Eidoo, oltre che co-founder insieme a Natale Massimo Ferrara.
In effetti, da quando si è chiusa la ICO (16 ottobre 2017) molte cose sono cambiate.
“Eidoo si sta trasformando, è un progetto sempre più ampio”, sottolinea Polci, “su diversi servizi legati al mondo delle criptovalute. La nostra app è il portale d’accesso a questi servizi”.
Dott. Polci, è cambiata anche la filosofia, rispetto alla partenza?
“Direi di no, si è evoluta. La funzione principale dell’app in questo momento resta la gestione dei propri asset ethereum, su mobile, purché Android o iOS, e su desktop, Mac e Linux. Tra poco saremo pronti anche per Windows. Volevamo creare un wallet facile da usare, innanzitutto per i dispositivi mobili, partendo da ETH per poi aprirlo al bitcoin e alle altre crypto. Procede tutto nel migliore dei modi”.
Può indicare alcune caratteristiche specifiche di Eidoo?
“Una delle caratteristiche della app che ci rende primi, e anche unici, è che il nostro wallet è in grado di riconoscere e gestire un token Ethereum in modo automatico, mentre altri lo fanno in modo molto più complicato. Lavoriamo su Ethereum da oltre due anni, si può dire che abbiamo iniziato poco dopo la sua nascita.”
Non va dimenticato che il fenomeno delle ICO è esploso intorno a Ethereum, che ha offerto la possibilità di generare token con estrema facilità. E noi, già nel 2016, ne avevamo capito le potenzialità”.
Qual è l’obiettivo principale di Eidoo?
“La nostra ossessione tecnologica, se posso chiamarla così, è semplificare l’esperienza di utilizzo di Eidoo, renderla user-friendly. Ci stiamo riuscendo. Un piccolo esempio? Abbiamo la storia delle transazioni, abbiamo curato molto questa parte. Poi mi viene in mente l’interfaccia semplificata per le ICO: prima per partecipare mettevi sul sito il tuo indirizzo online, per ogni wallet, per ogni cosa.
Era molto complicato.
Diversamente, su Eidoo c’è una lista delle ICO alle quali puoi partecipare, devi solo decidere con quanto denaro. Questo aumenta la sicurezza, perché la prassi di pubblicare il proprio indirizzo su più siti web creava vari problemi. Lo sappiamo bene: ci sono state ICO che compromettevano l’utilizzo dei server e poi, all’ultimo momento, cambiavano indirizzi al volo, così la gente mandava gli ETH su altro indirizzo”.
Truffe?
“Certo, erano truffe. Con Eidoo metti il tuo indirizzo solo una volta.
Inoltre, offriamo un meccanismo crittografico per cui certe sorprese non possono accadere. Tra le varie semplificazioni, abbiamo automatizzato le impostazioni di gas price e di gas limit. Ora sono calcolate in automatico, in base alla congestione della rete e altro. In sostanza è il meccanismo delle fee, sono valori che ovviamente non dipendono dal wallet”.
Qualche numero sulla app?
“La nostra app ha avuto più di 200.000 download, gli utenti effettivi, ovvero quelli che la stanno usando, sono circa 150.000. Ovviamente potranno crescere molto quando metteremo a disposizione i bitcoin e le altre crypto. Sono sicuro che succederà.”
Poi è nata anche Eidoo ICO Engine, per fare cosa?
“E’ stata una vera ideona, se è consentito dirlo. Per l’utente facilita la partecipazione alle ICO, inoltre offre una serie di servizi a chi la ICO la propone.
Non a caso, ci tempestano di proposte ogni giorno per lanciare nuove ICO. Lo dico sottovoce: per fortuna non tocca a me occuparmene, mi creda, ne sentiamo di ogni.”
E per le ICO che decollano che succede?
“Da qualche tempo qui in Svizzera, ci sono più regole. Ad esempio, è obbligatorio il KYC col quale gli utenti vengono riconosciuti.
In pratica chi raccoglie fondi deve sapere da chi li riceve. Come Eidoo ICO Engine raccogliamo le registrazioni degli utenti, verifichiamo i documenti. Poi facciamo un controllo di qualità dell’azienda che propone la raccolta. Provando a evitare pasticci e che tutto sia trasparente. Ovviamente, comunque, non abbiamo il controllo diretto sulle decisioni delle aziende, quindi non possiamo dare garanzie”.
Quali le prossime novità che si possono raccontare? Cosa bolle in pentola?
“A breve, intendo dire nei prossimi giorni, rilasceremo l’app per Windows da installare sul pc, dopo quelle per Mac e Linux che sono già disponibili. Il passo successivo sarà l’exchange, mentre poi per il mese di maggio puntiamo ad avere il bitcoin sul wallet”.
Qualche piccola anticipazione?
“Posso dire solo che sarà un exchange decentralizzato che vive sulla blockchain e sfrutta le caratteristiche della blockchain. Sarà integrato nella app Eidoo, l’utente avrà sempre il controllo dei suoi asset, non saremo una sorta di…banca. Ma per ora mi fermo qui”.
Tempi lunghi?
“Nel giro di qualche settimana rilasceremo la prima beta su una app separata per evitare bug ed eventuali problemi della app principale. Nel momento in cui l’exchange uscirà dalla fase di beta testing, l’exchange sarà integrato appieno nella app Eidoo che conosciamo”.