Più di tutti accusa la flessione BitcoinGold (BTG) con un -82% da inizio anno, seguito da Cardano (ADA) e NEM (XEM) -78%, tallonate da Ripple (XRP) con un -76%.
Per trovare la migliore tra le top 20 delle altcoin, bisogna scendere al 16° posto occupato da Vechain (VEN) che limita la perdita con un -2%.
La regina delle criptovalute, il bitcoin (BTC), insieme alla sua rivale-alleata Ethereum (ETH), riescono a difendersi riuscendo a contenere le ferite a -49% dal primo gennaio.
Da notare che nelle ultime settimane il bitcoin (BTC) è tornato vicino al 50% della sua quota di mercato del settore cripto, a discapito anche di Ethereum (ETH), che torna al 14% lasciando dieci punti percentuali dai massimi di inizio febbraio. Per quest’ultima bisogna ricordare il suo miglior periodo registrato lo scorso metà giugno con oltre il 33% di dominance.
Bitcoin (BTC)
Aprile parte bene per il bitcoin (BTC), con i prezzi che recuperano il 15% dai minimi di domenica pomeriggio. Durante il giorno festivo, i corsi si sono spinti ai livelli di inizio febbraio. Poi, poco sopra i 6400 punti, è iniziato il recupero – attualmente ancora in atto – con valori sopra i 7300 dollari.
Il trend si trova comunque all’interno di un movimento ribassista (-45% dai primi di marzo). Per osservare i primi segnali positivi bisognerà attendere il recupero e il consolidamento sopra i 7500 punti, con eventuali allunghi sopra i 7900.
Livelli operativi:
AL RIALZO: Spinte sopra i 7500 punti sostenute dall’aumento dei volumi saranno il primo segnale positivo in ottica settimanale.
AL RIBASSO: Una diminuzione dei volumi con ritorno dei prezzi sotto i 6900 punti indicano di essere in un contesto tecnico di rimbalzo. Pericoloso un ritorno dei prezzi sotto area 6450.
Ethereum (ETH)
Da fine febbraio, i minimi e massimi inferiori indicano una chiara tendenza ribassista.
Con i minimi registrati domenica pomeriggio ($371), i prezzi di Ethereum accusano un ribasso che sfiora il -60% da inizio marzo.
Un’escursione che riporta i prezzi ai livelli di fine novembre annullando totalmente il vigoroso rally che tra dicembre e gennaio aveva visto triplicare la criptovaluta di valore.
Le notizie degli ultimi giorni e il contesto generale che nelle ultime settimane mette in cattiva luce molti nuovi progetti di ICO non aiutano. Tecnicamente sarà importante la tenuta del supporto di lungo periodo in area $350, altrimenti aumentano esponenzialmente le possibilità di ulteriori ribassi nelle prossime settimane, con prossime aree sotto la soglia dei 300 punti.
AL RIALZO: Si allontana area $580, primo vero livello di resistenza di medio periodo. Un ritorno dei prezzi sopra la soglia dei 400 punti entro le prossime ore, sarà un primo debole segnale.
AL RIBASSO: Discese sotto i minimi di domenica pomeriggio, area $370, continuerebbero a sostenere il trend ribassista.
Ripple (XRP)
La terza criptovaluta per capitalizzazione non riesce a reagire. I prezzi, infatti, continuano a scendere tornando a rivedere i livelli di inizio novembre. Una discesa che dai massimi assoluti di inizio gennaio ($3,40) segna il quarto peggior ribasso da inizio anno (-76%) tra le principali cripto.
Con il minimo di domenica pomeriggio ($0,4541) si conferma una tendenza ribassista che non riesce una valida base di supporto dalla quale ripartire.
AL RIALZO: Eventuale recupero dei prezzi oltre area $0,5190-0,52 darà un primo segnale positivo intraday.
AL RIBASSO: La mancata tenuta di area $0,48, oppure peggio, il ritorno sotto i minimi di domenica, si mantiene vivo il trend ribassista iniziato da circa 15 giorni.