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Sentinel Protocol ha creato un database decentralizzato chiamato TRDB (Thread Reputation DB) che contiene l’elenco degli indirizzi di wallet o indirizzi IP ritenuti sospetti e altri dati relativi a malware per sconfiggere gli attacchi hacker ai danni degli exchange.
Gli hacking contro gli exchange sono una delle minacce maggiori per il mondo delle criptovalute.
Nello scorso mese sia Bithumb che Coinrail hanno subito attacchi con una perdita totale stimata in oltre 70 milioni di dollari. A febbraio anche l’exchange giapponese CoinCheck ha subito un attacco che ha provocato danni per 500 milioni di dollari in NEM.
I criminali usano anche altri strumenti per approfittarsi del mondo delle criptovalute: prima di tutto il computer hijacking: il vostro PC viene colpito da un ransomware che lo blocca sino al pagamento del riscatto, per poi passare a situazioni meno pericolose come i classici software per il mining nascosto.
I malviventi non spostano la propria refurtiva su exchange primari, come Binance o Coinbase, perché queste società utilizzano strumenti di KYC-AML sofisticati che rendono molto difficile, se non impossibile, l’anonimato. Al contrario, gli hacker utilizzano exchange decentralizzati (DEX), dove queste pratiche sono inesistenti e li utilizzano per convertire i token in BTC o ETH che poi possono essere facilmente spostati ed utilizzati.
E’ proprio per questo che il Sentinel Protocol della Uppsala Foundation di Singapore ha sviluppato un sistema di verifica e sicurezza basato sulla blockchain.
Il database è libero e può essere aggiornato da ogni società di security o dagli hacker buoni, i cosiddetti whitehat. In cambio della loro collaborazione attiva, questi ricevono i Sentinel Point, che attestano la loro importanza nella comunità della sicurezza informatica.
Questo database è accessibile a tutti gli exchange decentralizzati che in questo modo possono gestire in modo più attento le proprie procedure KYC.
Altri accordi sono stati raggiunti con BiBox, IDEX, DDEX e DEX.top. In futuro, la Uppsala Foundation prevede di allargare la funzionalità del Sentinel Protocol introducendo anche un sistema di intelligenza artificiale in grado di rilevare e registrare in modo automatico eventuali anomalie nelle transazioni.