Read this article in the English version here.
Risveglio pesante per tutto il settore che alle prime luci dell’alba registra un affondo per la maggior parte delle principali criptovalute.
Questa mattina tra le prime 20 della lista l’80% è sotto la parità con ribassi medi oltre il 5%, rispecchiando l’andamento del resto delle oltre 1750 criptovalute attualmente quotate su Coinmarketcap.
Tra le peggiori spicca VeChain (VEN), al 19° posto, con un ribasso di oltre il 16%. Seguono Monero (XMR), Tron (TRX), Neo (NEO), Ethereum Classic (ETC) e Stellar (XLM) che scivolano del 7-8% dai livelli, già bassi, di ieri.
Binance Coin (BNB) continua a remare controcorrente riuscendo a navigare in territorio positivo per il secondo giorno consecutivo con un rialzo giornaliero del +3%.
Simile performance anche per IOTA (MIOTA) che dopo aver toccato il fondo nelle ultime ore, il livello più basso dell’anno, ha innescato importanti ricoperture facendo esplodere i volumi in acquisto respingendo al rialzo i prezzi di oltre il 20% in meno di un’ora.
La capitalizzazione totale del settore torna a sfiorare i 260 miliardi di dollari scendendo di oltre 40 miliardi ed arretrando del 15% dai massimi della scorsa settimana.
Non perde terreno, invece, il dominio del Bitcoin che continua a salire arrivando a sfiorare il 49%. Il livello più alto da inizio anno.
Era dallo scorso marzo che non veniva registrato un movimento ribassista della durata di oltre cinque giorni consecutivi.
L’attuale correzione, iniziata dai massimi relativi di domenica mattina, con i prezzi in area 8400 dollari, arriva a colorare di rosso la sesta candela consecutiva.
La statistica chiama una prova di reazione del toro nelle prossime ore. Se avverrà, sarà necessario capire se ancora ha voglia di tornare a correre oppure lasciare nuovamente il comando a un orso che non sembra intenzionato ad abdicare.
Bitcoin (BTC)
La discesa in corso vede i prezzi poggiarsi su un primo livello cruciale di medio periodo, area 7300 dollari.
Si rientra nel blocco di congestione che per tutta la terza settimana del mese di luglio aveva creato il trampolino di lancio per il secondo allungo rialzista che con i massimi del 25 luglio ha registrato un rialzo di circa il 50% dai minimi più bassi dell’anno.
L’attuale correzione erode il 45% del rally di luglio, mantenendo ancora intatto il trend al rialzo.
Un eventuale proseguimento verso il basso, con prezzi sotto i 7100 dollari, inizierà ad intaccare la struttura costrigendo ad alzare le barriere a difesa dei 6800 dollari, ex-resistenza tecnica che la rottura di metà luglio ha innescato la miccia rialzista.
Ethereum (ETH)
E’ riuscito l’obiettivo dei ribassisti di tornare a testare i minimi di fine giugno.
Il mancato approdo sopra i 480 dollari tentato all’inizio della scorsa settimana, ha rinforzato l’azione di riprendere la soglia dei 500 dollari, livello che nel medio periodo rimane decisivo per rivedere il ritorno degli acquisti.
Dove aver violato con facilità i 440 e 420 dollari, i prezzi ora si trovano a testare la soglia dei 400 dollari, supporto più psicologico che tecnico.
Sotto questo livello sono friabili gli ostacoli a difendere il minimo di inizio aprile in area 355 dollari.
