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Tutti i fallimenti del settore della crypto-cannabis

Gli USA e soprattutto il Canada sono stati percorsi da una vera e propria frenesia per gli investimenti nel settore della crypto-cannabis dopo che, a giugno, ne è stato legalizzato l’uso della marijuana.

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Le azioni legate al settore hanno avuto un vero e proprio ciclo di boom and bust molto rapido, portando a guadagni – e perdite – veramente impressionanti.

Per spiegare meglio questo andamento si puó prendere di esempio due aziende del settore, Tilray e Cronos, ed analizzarne l’andamento del valore azionario.

Qui la prima su base mensile:

Quindi la seconda, su base semestrale:

Dai grafici si evince come si sia assistito alla nascita ed all’esplosione di una vera e propria bolla, sull’onda delle grandissime aspettative nate dall’attesa legalizzazione Canadese, secondo Paese al mondo a fare questa scelta dopo l’Uruguay.

Il settore della cannabis guarda da lungo tempo alle criptovalute sia come mezzo di finanziamento sia come mezzo di pagamento legittimo in una situazione confusa come quella degli U.S.A. dove la normativa federale non ha ancora legittimato il settore.

Secondo un’analisi svolta da Cryptoslate, i token legati al settore sono ben 31, molti dei quali non hanno neppure raggiunto gli exchange.

Di questi, solo 14 hanno quotazione attiva e sono: GreenMed, BudBo, BlazerCoin, SativaCoin, Smoke, KushCoin, Cannation, Marijuanacoin, CannaCoin, HempCoin, Paragon, Growers International, CannabisCoin, Tokes, DopeCoin, e PotCoin, ma nessuno di questi progetti supera attualmente i 7 milioni di capitalizzazione, con i maggiori, HempCoin e PotCoin che si muovo fra i 6 ed i 7 milioni.

I volumi di scambio sono minimi e questo è anche sintomo di uno scarso uso come sistema di pagamento: per dare un’idea, Potcoin scambia 22mila dollari giornalieri, mentre HempCoin 8500 e Tokes 1500 (dati da Coinmarketcap).

Tutti questi progetti hanno subito un andamento Boom and Bust simile alle altre crypto, con una sopravvalutazione a gennaio seguita da un andamento fortemente calante che, al contrario di altri progetti, però, non ha avuto in questi mesi nessuna variazione.

Anzi, la fine della bolla delle società legate al cannabis legale sembra essersi trasmessa perfino alle criptovalute, deprimendone maggiormente gli scambi.

Fabio Lugano
Fabio Lugano
Laureato con lode all'Università Commerciale Bocconi, Fabio è consulente aziendale e degli azionisti danneggiati delle Banche Venete. E' anche autore di Scenari Economici, e conferenziere ed analista di criptovalute dal 2016.
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