Ieri 6 febbraio 2019, il CEO di Ethereum, Vitalik Buterin, ha invitato la comunità di Twitter a valutare l’utilizzo degli smart contract come strumento per i pagamenti ricorrenti “al secondo”, specificando la possibilità di poter impostare e modificare il tasso di pagamento con una singola transazione.
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Buterin ha anche fornito un elenco di servizi per cui questa tecnologia potrebbe essere implementata come gli abbonamenti, donazioni, dividendi e stipendi ai dipendenti.
Proprio in merito agli stipendi, Vitalik ha poi aggiunto:
“Se ci pensate in una moderna società cibernetica in cui esistono gli strumenti tecnologici per gestire i flussi come oggetti di prima classe, non c’è alcun motivo per cui esistano i “giorni di paga” bisettimanali o mensili”
Un’idea, un invito che ha scatenato diverse risposte.
Alcuni commenti si trovano decisamente in armonia con il post, alcuni sottoscrivono le impossibilità per via degli aumenti nei costi di transazione che ne diventano quindi l’ostacolo economico e altri, invece, puntualizzano la concezione del tempo nel mondo “naturale” che non è il secondo.
Tra i tanti, troviamo anche un tweet che invita a considerare la teoria dei micropagamenti citando un articolo redatto dall’informatico americano Nick Szabo: “The Mental Accounting Barrier to Micropayments” che descrive la teoria della granularità dei prezzi.
Infine, un ultimo tweet più filosofico:
“Questo mi sembra una di quelle piccole cose che potrebbero o non potrebbero rivelarsi un enorme colpo alla povertà, se le banche non fossero impantanate nel diciannovesimo secolo. Nessun “giorno di paga” che colpisce i soldi-dopamina, solo una goccia di centesimi al minuto che stabilisce un livello spendibile di soldi / tempo.”