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Craig Wright, Satoshi Nakamoto alla CFTC: “Bitcoin è un progetto del governo australiano”

Craig Wright ha ribadito di essere Satoshi Nakamoto, inventore di Bitcoin in un documento inviato all’ente federale americano CFTC, la Commodity and Future Trade Commission.

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L’imprenditore australiano, rispondendo ad una richiesta di informazioni pubblica emessa dalla CFTC circa il funzionamento della blockchain di Ethereum, non ha esitato ad affermare di aver lavorato a Bitcoin con il nome di Satoshi Nakamoto all’interno di un programma nazionale australiano portato avanti da AusIndustry, ente federale di Canberra.

Wright scrive:

“Il mio nome è Dr. Craig Wright e sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto ho completato un progetto che ho iniziato nel 1997 e che è stato sottoscritto con il governo australiano, in parte nel registro dei progetti AusIndustry, con il dipartimento dell’innovazione con il nome di BlackNet”.

In questa affermazione il sedicente creatore di Bitcoin non solo conferma di essere Satoshi Nakamoto, ma addirittura fa apparire BTC come una parte di un progetto che coinvolge il Governo federale australiano.

AusIndustry era in quel periodo una filiale del Dipartimento australiano per l’industria che, dal 1994, si occupava  dello sviluppo dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo del business in Australia.

Successivamente questa iniziativa è confluita nel più ampio business.gov.au, portale di informazione ed assistenza generale alle attività di impresa di cui costituisce ancora oggi una componente.

Se le parole dello scienziato dovessero essere prese come buone, avremmo un coinvolgimento del governo di Canberra nella creazione di Bitcoin.

Inoltre, non si capisce come mai un cittadino australiano, legittimamente coinvolto in un progetto governativo o con appoggio governativo, dovrebbe utilizzare uno pseudonimo per firmare le proprie creazioni, anche se questo spiegherebbe le difficoltà che il nostro ha avuto con la polizia federale di quel Paese.

Craig Wright afferma che la blockchain di Bitcoin fu creata come strumento per evitare le frodi nei sistemi di pagamento e per questo si dichiara a disposizione per un’audizione personale da parte del board della CFTC.

Il suo documento prosegue affermando che l’implementazione della tecnologia DLT non verrebbe a limitare le attività di front end del mercato di scambio di beni o dei future, ma renderebbe più sicure ed efficienti tutte le operazioni di back office, e che la gestione dei beni e dei diritti relativi potrebbe essere gestita tramite emissioni di ICO.

Fabio Lugano
Fabio Lugano
Laureato con lode all'Università Commerciale Bocconi, Fabio è consulente aziendale e degli azionisti danneggiati delle Banche Venete. E' anche autore di Scenari Economici, e conferenziere ed analista di criptovalute dal 2016.
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