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Ripple: oggi il prezzo di XRP sale dell’8%

Oggi la crypto che risalta e si fa notare è Ripple (XRP), il cui prezzo non ha beneficiato del movimento rialzista con la stessa intensità delle altre criptovalute.

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Ma oggi a scoppio ritardato XRP mette a segno un rialzo del prezzo che si attesta sul 6-8% su base giornaliera.

Grafico Ripple by Tradingview

La fondazione Ripple ha annunciato la partecipazione alla rete xCurrent, protocollo che viene utilizzato da molti istituti finanziari.

Nelle ultime ore, l’adesione ad xCurrent di un istituto bancario tedesco, sta dando positività e fiducia ai possessori di Ripple che stanno sostenendo il rialzo del prezzo di XRP.

Un piccolo ritracciamento

A parte Ripple, si possono notare alcuni segnali rossi che però sono più che altro movimenti di presa di fiato dopo i forti rialzi degli ultimi giorni, in cui è stato percorso lo spazio che in passato ha impiegato anche mesi per essere tracciato.

Questa è una presa di fiato per la maggior parte delle criptovalute, così come per bitcoin che ritraccia dai 5.300 dollari visti nelle ultime ore per dare un forte segnale di consolidamento attorno alla soglia dei 5.000 dollari.

Grafico settimanale, fonte: COIN360.com

La settimana si appresta a chiudersi con rialzi a doppia cifra evidenti. Bitcoin supera il 20% su base settimane, mentre Ethereum arriva a sfiorare il 15%.

La capitalizzazione, dopo aver quasi toccato i 180 miliardi di dollari, oggi si attesta sui 172 miliardi. Anche la massa dei volumi diminuisce, ma si ferma su valori decisamente più elevati della media scambi delle ultime settimane, con 70 miliardi di dollari scambiati.

La dominance di bitcoin riesce a rimanere oltre il 50%. Del recente rialzo ne beneficia Ripple che è compresa tra il 9 e 10%, dopo il brutto scivolone dei giorni scorsi che ha visto la sua quota di mercato andare sotto il 9%. Stabile invece Ethereum al 10%.

Grafico bitcoin by Tradingview

Bitcoin (BTC)

Bitcoin, dopo essere salito oltre i 5.300 dollari, livello dove sono iniziate le prese di profitto, ha visto tornare il suo valore a ridosso dei 4.800 dollari.

Chi è salito su un treno in corsa tra martedì e mercoledì ora sta soffrendo. Quando si registrano impulsi così forti è sempre bene lasciare andare il treno perso e non tentare di seguire il movimento iniziato incappando in posizioni in perdita, nonostante il trend principale continua a mantenersi al rialzo.

Il ribasso accusato nelle ultime 12 ore vede i prezzi testare la soglia dei 4.800 dollari, l’ex resistenza ora diventata supporto. In questi primi sprazzi di giornata i prezzi tornano a quota 5.000 dollari, confermando che il livello, oltre ad essere psicologico, cerca di attestarsi come area di consolidamento e ciò sarà molto importante anche nel weekend e in particolare nei prossimi giorni.

Una tenuta dei 4.800-5.000 dollari è un ottimo segnale rialzista in un’ottica di medio periodo e in vista del prossimo mese. Dopo un rialzo di oltre 1.000 dollari il consolidamento dei prezzi oltre i livelli di medio periodo è un segnale che supporta il toro e l’entrata di nuovi acquisti.

Se il trend continuasse a dare conferme anche nelle prossime settimane sarà necessario rivedere una spinta dei prezzi ad aggiornare i massimi di periodo, sopra i 5.400 dollari, una resistenza di medio e lungo periodo. Al ribasso diventa importante la tenuta di area 4.500-4.300 dollari. Un eventuale ritorno dei prezzi sotto questa soglia è un segnale negativo.

Grafico Ethereum by Tradingview

Ethereum (ETH)

Il segnale della rottura dei 165 dollari ha proiettato Ethereum ad aggiornare i massimi in area 170 dollari, livello che non si registrava dallo scorso novembre.

Nelle ultime ore però i prezzi sono tornati nuovamente all’interno della congestione, sotto i 165 dollari, che aveva caratterizzato le ultime tre settimane. Per Ethereum è necessario nel fine settimana chiarire se riesce a superare nuovamente i 165 dollari e attestarsi con l’apertura di lunedì oltre questo livello.

Oscillazioni sotto i 165 dollari, a all’interno della congestione della scorsa settimana creerebbe una falsa rottura del precedente doppio massimo (i massimi registrati a inizio gennaio e fine febbraio) creando una figura tecnica da triplo minimo. Sarebbe un segnale tecnico preoccupante in un’ottica di medio periodo.

Per Ethereum è necessario confermare la soglia dei 165 dollari e spingersi nei prossimi giorni oltre la soglia dei 180 dollari, o meglio ancora a 185 dollari, condizione che permetterebbe a Ethereum di arrivare in area 200 dollari, livello cruciale in un’ottica di lungo periodo.

Al contrario un movimento al ribasso sotto i 135 dollari sarebbe per ETH un segnale tecnico preoccupante in quanto il movimento rialzista non è stato in grado di spingersi con i prezzi oltre soglie di resistenza cruciali. Il ritorno sotto i 135 dollari attirerebbe probabilmente la speculazione al ribasso anche di breve e medio periodo.

Ascolta qui il podcast di Federico Izzi in collaborazione con Fintech24:

Federico Izzi
Federico Izzi
Analista finanziario e trader indipendente – Socio S.I.A.T. & Assob.it. Opera attivamente sui mercati azionari e dei derivati (futures ed opzioni) dal 1997. Precursore dell’analisi ciclica-volumetrica è noto per aver individuato i più importanti movimenti al rialzo ed al ribasso sui mercati finanziari degli ultimi anni. Partecipa annualmente come relatore all’ ITForum di Rimini dall’edizione del 2010 ed InvestingRoma e Napoli dalla prima edizione del 2015. Interviene come ospite ed esperto dei mercati durante le trasmissioni “Trading Room” e “Market Driver” di Class CNBC, Borsa Diretta.tv e nel TG serale di Traderlink. Da luglio 2017 è ospite fisso su LeFonti.TV nell’unico spazio nazionale settimanale dedicato alle criptovalute insieme ai più importanti esperti internazionali del settore. Periodicamente pubblica articoli su ITForum News, Sole24Ore, TrendOnLine, Wall Street Italia. E’ stato intervistato in qualità di esperto di criptovalute per: Forbes Italia, Panorama, StartupItalia, DonnaModerna. E’ stato riconosciuto come primo analista tecnico italiano ad aver pubblicato la prima analisi ciclica secolare sul Bitcoin. Federico Izzi è… Zio Romolo
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