Ieri il Resource Exchange (REX) basato sulla blockchain di EOS è andato online, realizzando di fatto la proposta dell’agosto 2018 di Daniel Larimer riguardo alla possibilità di utilizzare le proprie crypto EOS per avere delle entrate passive e allo stesso tempo permettere agli sviluppatori di avere più disponibilità di EOS a prezzi vantaggiosi.
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Uno degli aspetti negativi della blockchain di EOS è che, per poter fare operazioni sulla blockchain, serve potenza, rappresentata da CPU, RAM e NET.
Questi tre fattori permettono agli account di operare senza problemi mettendo in stake un numero tale dei propri token da permettere un certo numero di operazioni alla volta. Questo sistema inevitabilmente si traduce in una carenza di EOS in generale, perché sono in gran parte fisicamente bloccati (attualmente quasi la metà degli EOS in circolazione sono messi in stake) e quindi è difficile recuperarli a buon prezzo, soprattutto per gli sviluppatori.
Con REX, invece, questo sistema diventa molto più economico: attualmente, pagando 1 EOS, si ricevono in prestito 1095,83 EOS.
Ad oggi, oltre 22 milioni di EOS sono già sul Resource Exchange, in meno di 24 ore dal lancio avvenuto nel primo pomeriggio del primo maggio.
Tutti gli account possono usare REX: l’unico paletto è che l’account deve aver votato almeno per 21 Block Producer oppure per un Proxy. Una volta soddisfatta questa condizione si possono sfruttare o gli EOS liquidi dell’account, aspettando 4 giorni affinché il tutto venga processato, oppure utilizzare direttamente gli EOS in stake. In questo ultimo caso gli EOS inizieranno a maturare per un periodo di 30 giorni e non potranno essere venduti prima di 4 giorni.