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A Napoli il voto va sulla blockchain

È in dirittura di arrivo il sistema di voto del progetto blockchain per la città di Napoli, che dall’aprile del 2018 ha allo studio un ampio e articolato piano per innovare la macchina comunale anche con l’ausilio dei sistemi distribuiti decentralizzati.

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L’informazione è riportata in un dettagliato post Facebook pubblicato da uno dei membri del tavolo Votazioni Napoli Blockchain.

Il progetto, si apprende dal post, ha inteso “realizzare un sistema di voto elettronico in simbiosi con la tecnologia blockchain” che sin dall’inizio ha escluso l’opzione del voto online per ovviare al problema del voto di scambio.

Il sistema di voto su blockchain a Napoli si sviluppa su due piani: quello normativo nel rispetto della privacy degli utenti anche alla luce del recente GDPR; quello tecnologico che fa uso di varie tecnologie informatiche esistenti, tra cui la blockchain Ethereum per la registrazione immutabile dei dati di voto.

Dal post si apprende anche che verranno “pubblicate le specifiche funzionali del progetto” entro fine settembre 2019, per fornire a tutti la possibilità di studiare il sistema di eVoting messo a punto dal gruppo di lavoro sulle votazioni elettroniche decentralizzate del progetto Napoli blockchain.

Sempre facendo riferimento a quanto riportato nel post Facebook, entriamo nel dettaglio del sistema di votazione elettronica decentralizzato.

Il rispetto della privacy

Un sistema di votazione elettronica basato su blockchain pubblica, necessita come noto di rispettare la privacy del voto degli elettori e di evitare che il voto stesso possa essere associato all’elettore.

Il software sviluppato, ha quindi tenuto conto di tre fattori importanti legati alla riservatezza dei dati dell’elettore:

  1. non trattare o elaborare dati sensibili e personali dell’elettore;
  2. anonimato completo per il voto espresso dall’elettore;
  3. virtualizzazione del sistema elettorale tradizionale.

Per quanto riguarda il primo punto, esso viene risolto demandando l’identificazione dell’elettore ai membri della sezione elettorale, quindi mantenendo l’attuale gestione di identificazione del cittadino. Infatti, il voto si svolgerà all’interno della cabina elettorale, come avviene oggi per il voto su carta.

Passando al punto due, l’associazione tra timestamp della transazione di voto registrata in blockchain e il voto espresso dall’elettore è stato risolto con un metodo articolato che sarà reso noto nelle specifiche tecniche.

La virtualizzazione è demandata alla piattaforma ideata dagli specialisti.

Lo sviluppo tecnologico

La piattaforma software garantisce “una fedele riproduzione dei ruoli e delle responsabilità attribuite agli attori coinvolti, secondo le attuali direttive del sistema di votazione tradizionale”.

E in effetti, come si può notare dagli screenshot che accompagnano il post Facebook, l’intero sistema di votazione ed anche la scheda elettorale, sono del tutto simili a quanto si verifica solitamente nel seggio elettorale al momento della votazione.

Questa soluzione, che non sconvolge l’attuale sistema di voto, è voluta per evitare una complessa formazione del personale del seggio e per mettere a proprio agio il cittadino elettore.

Da un punto di vista strettamente tecnico, il sistema di voto elettronico si avvale delle seguenti tecnologie ed applicazioni web:

  1. web application multilanguage realizzata in PHP e Java Script, supportati da data base MySql;
  2. blockchain Ethereum (in questa fase di test è in uso Ropsten);
  3. eDiscovery per eseguire il recupero delle transazioni di voto registrate in blockchain e per eseguire lo spoglio elettorale.
Fabio Carbone
Fabio Carbone
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso. Scrive dello stesso argomento su vari siti web di settore. Scrive di Industria 4.0 ed economia digitale in generale.
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