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Facebook: l’Unione Europea indaga su Libra

L’Unione Europea sta indagando su Libra per comportamenti potenzialmente anticoncorrenziali da parte di Facebook. 

Per la precisione, ad indagare è l’antitrust della Commissione Europea, che teme che il sistema di pagamento proposto possa tagliare fuori ingiustamente i concorrenti

Secondo quanto riferisce Bloomberg, le indagini sono iniziate già due mesi fa, ovvero poche settimane dopo l’annuncio della stablecoin e sarebbero ancora solamente nella fase iniziale, quella della raccolta di informazioni.

I funzionari dell’antitrust affermano di essere preoccupati per il fatto che Libra potrebbe creare “possibili restrizioni della concorrenza”, in particolare riguardo le informazioni che verranno scambiate sull’utilizzo da parte dei consumatori. 

L’antitrust si sta concentrando sulla possibile integrazione di Libra nelle App di Facebook già esistenti, come WhatsApp e Messenger e sulla governance dell’Associazione Libra. 

Anche i supervisori per la protezione dei dati della UE sono preoccupati per il modo con cui Libra condividerà l’immensa quantità di dati sensibili che inevitabilmente raccoglierà. La preoccupazione sta nel fatto che Facebook possa sfruttare queste informazioni per combinarle con quelle già in suo possesso, amplificando le preoccupazioni riguardo la privacy degli utenti. 

Facebook, inoltre, insieme a Google e Apple, è già sotto indagine, sempre da parte dell’antitrust UE, per quanto riguarda la sua attuale posizione dominante sul mercato ed in particolare sul fatto che potrebbe usare ingiustamente il suo enorme potere per sfavorire o eliminare dal mercato app concorrenti. 

Quello della privacy è forse uno dei problemi più grandi che Libra dovrà affrontare, perchè già ora Facebook detiene una quantità smisurata di dati che riguardano i propri utenti. 

Quando la stablecoin verrà lanciata c’è il concreto rischio che le informazioni che possano essere raccolte, in particolare riguardo le abitudini di spesa dei consumatori, diventino realmente eccessive. 

Infatti, le rassicurazioni date a riguardo dal direttore del progetto, David Marcus, ad oggi sono solo parole, ovvero soltanto promesse di non condividere i dati, ma senza alcun vincolo concreto che possa spazzare via ogni dubbio. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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