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IOTA lancia lo Unified Identity Protocol

Ieri IOTA, progetto che utilizza Tangle e che è dedicato al settore IoT (Internet of Things), ha comunicato ufficialmente di aver sviluppato lo Unified Identity Protocol.

Come possiamo leggere dal whitepaper in questione, la mancanza di strumenti decentralizzati preposti per l’identificazione dei soggetti può portare a informazioni errate ed inaccurate o addirittura fraudolente perché l’interlocutore può aver celato, nascosto o preso l’identità di un altro soggetto.

Non a caso nel mondo della blockchain e delle crypto sempre più spesso bisogna interfacciarsi con procedure come il KYC (Know Your Customer) e l’AML (Anti Money Laundering) proprio per limitare ed identificare i soggetti che operano in questo settore in modo fraudolento.

Se ad esempio uno rubasse oltre $ 50 milioni in crypto, come accaduto recentemente su UpBit, e volesse prelevare, dovrebbe necessariamente passare da quelle procedure, sempre che non vengano congelati prima i fondi, e a quel punto sicuramente non ci riuscirebbe.

IOTA sottolinea che il World Wide Web Consortium (W3C) ha già diverse bozze di un sistema simile, ma che è basato su DLT, quindi sistemi permissioned che possono essere modificati da malintenzionati.

Al contrario, utilizzando una blockchain pubblica, questo non accade, dato che si tratterà di un algoritmo basato su IOTA stessa e con il codice open source.

Ovviamente un sistema identificativo del genere è adatto non solo alle persone, ma anche alle macchine perché, come sappiamo, non c’è un protocollo universale che i vari prodotti IoT adottano, e quindi nella maggior parte dei casi non comunicano tra loro e non possono identificarsi, mentre con un sistema unico e decentralizzato che sfrutti il protocollo Tangle ci potrebbe essere una rivoluzione per il settore.

Di recente IOTA ha anche aumentato la protezione da eventuali attacchi Sybil.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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