Poche ore fa il fondatore di Ethereum (ETH), Vitalik Buterin, con un post su Twitter ha proposto a EOS di adottare lo sharding.
Honestly I think EOS should adopt sharding and assign each block producer to a random shard so that there are little-to-no gains from two validators sharing infrastructure as they'd have different data to validate. Would increase their TPS too.https://t.co/pmmXJSbjUK
— vitalik.eth (@VitalikButerin) November 28, 2019
Lo sharding permette di dividere la rete in piccole parti affinché si velocizzi la blockchain stessa: questa soluzione, quindi, permetterebbe di aumentare il numero di transazioni al secondo (tps) gesiste da EOS.
Ma che senso avrebbe un sistema del genere sulla blockchain di EOS, se questa blockchain ha già la capacità di gestire 1000 volte le tps di Ethereum?
Buterin con questa proposta vorrebbe che si arrivasse ad avere una blockchain di EOS più decentralizzata, dato che come sappiamo ci sono 21 Block Producer (BP) che gestiscono la rete e si possono verificare casi in cui un solo utente o un solo BP controlli gli altri BP all’insaputa della comunità.
La soluzione dello sharding permetterebbe a EOS di dividere i dati che i BP devono validare e permetterebbe una decentralizzazione maggiore, visto che i dati sarebbero diversi per tutti i BP.
Ovviamente questa è solo un’idea che si potrebbe applicare, ma come scritto in diversi commenti, è difficile prendere seriamente questa proposta visto che nemmeno Ethereum l’ha messa in pratica.
È interessante notare come alcuni si chiedano anche se Buterin voglia fare solo marketing allo sharding.
Altri invece propongono che Buterin vada a lavorare insieme a Daniel Larimer, CTO di Block.one, per creare una blockchain EOS ancora più potente, dato che sono forse due delle menti più esperte in materia.
Solo pochi giorni fa lo stesso Larimer ha proposto una soluzione per poter risolvere il problema della CPU che sta affliggendo da diverse settimane la blockchain di EOS.
Per questo problema, infatti diverse dApp attualmente basate su EOS, come per esempio EarnBet, hanno minacciato di lasciare questa blockchain, mentre altre come Karma hanno già deciso di passare ad un’altra blockchain.