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Tezos rimpiazzerà Ethereum?

Il destino di Tezos è quello di rimpiazzare Ethereum? In effetti Tezos appare proprio come una specie di alternativa ad Ethereum, visto che nasce specificatamente come una blockchain decentralizzata per smart contract più spiccatamente finanziari. 

Il successo della finanza decentralizzata, l’ormai celebre DeFi, sta rendendo Ethereum molto più comune e diffusa, pertanto l’eventuale concorrenza diretta di Tezos in questo ambito potrebbe danneggiare Ethereum sul lungo periodo? 

Il fatto è che, mentre la blockchain di Ethereum è ancora basata su Proof of Work, e quindi non facilmente scalabile, quella di Tezos è già basata su Delegated Proof of Stake (dPOS), quindi già ad oggi risulterebbe scalabile. 

Tuttavia va detto che anche Ethereum ha in programma, sul medio periodo, si integrare PoS e risolvere i propri attuali problemi di scalabilità. 

Non è ancora stato deciso con precisione quando ciò avverrà, ma sembra sempre più probabile che nel giro di qualche mese, o al massimo qualche anno, anche Ethereum si doterà di un algoritmo di consenso basato su Proof of Stake, colmando questo gap.

Attualmente comunque questo non risulta essere ancora un grosso limite, visto che per ora la rete Ethereum sembra essere in grado di supportare il volume di transazione attuale, sebbene qualora questo dovesse incrementarsi in modo significativo potrebbero iniziare a presentarsi i primi diffusi problemi di lentezza delle transazioni. 

Tezos ultimamente è entrata tra le prime 10 criptovalute al mondo per capitalizzazione di mercato, superando Tron, ma con i suoi 900 milioni di dollari circa è ancora ben lontana dagli oltre 14 miliardi di ETH. 

Tuttavia nel corso del 2019 il prezzo dei token XTZ è passato da meno di 0,5$ di inizio anno, agli oltre 1,3$ di dicembre, con un picco di quasi 1,8$ il 12 dicembre. 

ETH invece al contrario sta chiudendo l’anno con un valore inferiore a quello di inizio anno, quando valeva più di 140 dollari. Attualmente supera di poco i 130, ma nelle ultime settimane è sceso anche solo poco sopra quota 120. 

Quindi il trend sembra favorevole a Tezos, e sfavorevole ad Ethereum, ma non bisogna dimenticarsi che ETH è più il token di riferimento della rete Ethereum che non un asset rappresentativo del valore dell’ecosistema stesso. Pertanto il confronto tra ETH e XTZ potrebbe non risultare realmente utile per stabilire se Tezos stia pian piano sostituendo Ethereum. 

Inoltre, nel corso di questo stesso 2019 il numero di transazioni giornaliere in ETH non è diminuito, essendo a dicembre mediamente superiore a quello di gennaio, mentre il numero di indirizzi attivi risulta essere solo leggermente inferiore

Per ora quindi le differenze, soprattutto in termini di utilizzo, sono ancora troppo evidenti per immaginare che Tezos possa realisticamente sostituire Ethereum sul breve o sul medio periodo, mentre sul lungo periodo è troppo difficile fare previsioni di questo tipo. 

Un punto che potrebbe anche giocare a favore di Tezos sul lungo periodo è la governance on-chain, mentre quella di Ethereum è off-chain. Ovvero il protocollo di Tezos integra anche un sistema di voto che consente di gestire ad esempio l’evoluzione del progetto in modo trasparente e decentralizzato, e riduce i rischi di scissione della catena, come successo in passato ad esempio con Ethereum Classic. 

A parte le differenze più prettamente tecniche, sono proprio la scalabilità e la governance il terreno su cui potrebbe giocarsi in futuro lo scontro tra questi due protocolli, con Ethereum tuttavia che parte in netto vantaggio a causa di un’adozione già molto più diffusa, ed uno storico di utilizzo decisamente maggiore. 

Ad oggi non è possibile affermare che Tezos stia rosicchiando significative quote di mercato ad Ethereum, ma non è nemmeno possibile affermare che non potrebbe farlo in futuro. Tuttavia non è possibile nemmeno fare previsioni certe a tal riguardo, quindi il fatto che Tezos possa soppiantare Ethereum in futuro rimane per ora solo una suggestiva ipotesi in teoria possibile, ma in pratica non ancora particolarmente probabile.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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