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Tether: smentito l’aumento di capitalizzazione

Il CTO di Tether, Paolo Ardoino, ha smentito la voce di un aumento di capitalizzazione di 500 milioni di Tether (USDT) su Twitter, invitando Coindesk a verificare nel dettaglio le informazioni ed i dati prima di scrivere un articolo. 

Secondo un articolo pubblicato da Coindesk, infatti, Tether aveva aumentato la propria capitalizzazione di ben 500 milioni in 5 minuti e che la causa di questo fenomeno era da ricondurre al recente aumento del prezzo del bitcoin, quindi chi aveva scritto l’articolo aveva preso in considerazioni i dati di CoinMarketCap, facendo dei due avvenimenti causa e conseguenza.

Purtroppo per il giornale, la realtà è ben diversa da come è stata raccontata ed ovviamente Tether (USDT) non c’entra nulla con il recente aumento del prezzo di bitcoin. Ma adesso vediamo anche perché.

Tether e Bitcoin: un legame inscindibile? 

Come sappiamo, la stablecoin di Tether (USDT) è molto versatile e nel tempo ha fatto diversi progressi per raggiungere il supporto a diverse blockchain partendo da quella di Omni per espandersi su EOS, TRON e così via.

Ovviamente essendo presente su diverse blockchain ci sono diverse tipologie di Tether, ognuna segue lo standard della blockchain cui fa riferimento e, dato che per il momento non c’è l’interoperabilità diretta tra le varie blockchain, non si possono spostare Tether da una blockchain all’altra se non vengono prima convertiti.

Questo comporta il fatto che, per ogni blockchain, debbano essere creati diversi Tether in misura diversa in base alla richiesta del mercato.

Come è possibile vedere dai dati ufficiali di Tether, anche se la total supply si trova spalmata su diverse blockchain, queste devono essere sommate per avere il numero complessivo di USDT effettivamente in circolazione.

Ed è qui che CoinMarketCap aveva commesso un errore, non avendo aggiunto i dati anche della blockchain di Tron (TRX). Per questo motivo, accortasi del problema, la piattaforma aveva aggiornando i dati con nuovi 500 milioni di Tether.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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