Sorbillo, famosa pizzeria di Napoli, ha iniziato ad accettare pagamenti in bitcoin per le proprie pizze d’autore. L’iniziativa fa parte del lavoro dell’associazione Napoli Blockchain ETS che sta aiutando le aziende ed i negozi della città ad accettare le crypto come metodo di pagamento.
Sorbillo, quindi, ad oggi, nella sede Pizze d’Autore di Via Palepoli n. 8, offre la possibilità di pagare il proprio conto in bitcoin usando il POS Napay, l’app realizzata dall’associazione Napoli Blockchain ETS su richiesta del Comune di Napoli, proprio per facilitare l’adozione crypto nella città partenopea.
Il fine ultimo sarebbe quello di aumentare la trasparenza nei confronti del cittadino, ma anche ad evitare eventuali frodi e di scovarle.
L’associazione, nata nel 2019, ha infatti in programma di far diventare Napoli la “Capitale” delle crypto, con l’idea anche di creare una propria stablecoin, il TTS, basata sulla blockchain di Ethereum.
Il token è stato testato lo scorso maggio durante una riunione pubblica dell’associazione.
Proprio qualche giorno fa si è riunita per la prima volta nel 2020 per discutere la strategia per rendere sempre più evidente il lavoro dell’associazione e le iniziative da conseguire per i nuovi progetti e per migliorare quelli in corso.
Tra l’altro, già nell’estate del 2019, nel cosiddetto Napoli Pizza Village, era stata data la possibilità ai clienti di comprare i menù con pagamenti in bitcoin.
Il Pizza Day di Bitcoin
Impossibile non ricordare in questa occasione che il primo pagamento della storia della blockchain di BTC è stato proprio per acquistare una pizza. Infatti, ancora oggi il 22 maggio si celebra il Pizza Day per ricordare questo avvenimento. Il 22 maggio del 2010 negli Stati Uniti erano state acquistate due pizze a domicilio da Papa John’s pagando 10mila bitcoin, che ad oggi valgono quasi 80 milioni di euro.