REBO è una nuova bottiglia smart che sfrutta la tecnologia blockchain al fine di salvaguardare l’ambiente. La società finanziaria svizzera che investe nel settore blockchain, Swiss Crypto Advisors (SCA) ha incubato la startup, scommettendo su REBO al fine di provare a salvare l’ambiente dall’inquinamento dovuto ai materiali plastici.
Oltre 500 bottiglie REBO sono state acquistate nelle prime 24 ore di pre-vendita negli scorsi giorni, a dimostrazione che i problemi ambientali sono sempre più sentiti.
Swiss Crypto Advisors ha supportato la startup REBO nell’ideazione, commercializzazione e lancio internazionale del nuovo prodotto.
Nello specifico, si tratta di una bottiglia realizzata in acciaio inossidabile che, grazie a un sensore laser incorporato nel tappo e connesso alla blockchain, traccia l’acqua bevuta dall’utente e la plastica risparmiata, generando dei token green credits che premiano il risparmio di plastica e quindi di inquinamento.
I crediti vengono monetizzati e utilizzati per finanziare il costo della raccolta della plastica da spiagge e oceani ad opera di alcune organizzazioni partners attive in questo ambito, come Plastic Bank.
La blockchain, anche se non è chiaro quale sia stata usata, ha quindi permesso di verificare e di certificare che tutti i crediti siano usati esclusivamente per questa missione e che per ogni bottiglia REBO bevuta ce ne sia sempre un’altra di plastica riciclata.
Francesco Abbate, CEO di Swiss Crypto Advisors e membro del CDA della stessa REBO, ha commentato:
“REBO è l’esempio di come la blockchain applicata al business e, in questo caso, alla sostenibilità, generi valore in termini economici e vantaggi certificati per il nostro ambiente. La nostra società sviluppa attività di Venture Capital in startup che hanno un business model basato su blockchain, perché riteniamo che tale tecnologia possa rappresentare un vantaggio competitivo in molte industrie e proporre agli utenti soluzioni più veloci, più efficaci, più economiche e più sicure”.